DATI UFFICIALI COVID: i social-imbecilli più pericolosi del virus

Chi ignora l’Unica Fonte Ufficiale dei Dati Covid (Dipartimento Nazionale della Protezione Civile), chi non capisce cosa significa decremento o incremento della crescita, chi non è in grado di calcolare una percentuale, chi non sa cosa sia la curva epidemica, eviti di fare commenti a testa di qualcosa ai nostri articoli su questo argomento e si legga Topolino (che, comunque, sia ben chiaro, non è alla portata dei cretini).
Oppure se ne vada al diavolo -è la cosa migliore!- per il bene della società sana ed intelligente che vuole capire come vincere, anche per gli ottusi, questa maledetta guerra.

E’ comprensibile che in questo momento di preoccupazione che si sta vivendo la gente ogni tanto dia anche i numeri.
Ma è assurdo che scienziatucoli e filosofetti, ovvero il peggior prodotto di facebook, diano commenti a testa di qualcosa anche ai dati ufficiali che l’ITALIA comunica ogni giorno ai cittadini ITALIANI.

L’articolo che ogni giorno pubblichiamo sull’aggiornamento relativo al monitoraggio sanitario della diffusione del nuovo Coronavirus Covid19 sul territorio nazionale è ricavato sulla base dei dati prodotti da ISTITUZIONI quali la Protezione Civile, il Ministero della Salute, il Ministero dell’Interno, l’Istituto Superiore di Sanità, il Consiglio Superiore di Sanità e il Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza.
I dati vengono comunicati ogni giorno alle ore 18 in conferenza stampa dal Capo Dipartimento della protezione civile nazionale Angelo Borrelli, al cui fianco siedono, volta per volta, rappresentanti istituzionali. Essi vengono ricavati dalla sommatoria di tutti i dati forniti, fino a quel momento, da Asl regionali e provinciali, il cui conteggio, ovviamente, poi continua separatamente fino alla comunicazione ufficiale del giorno successivo.

A chi, oltre ad essere ignorante e deficiente, è anche soprattutto maleducato, spieghiamo questo:
i dati forniti dall’UNICA FONTE UFFICIALE esistente, alla quale il Corriere di San Nicola fa riferimento, riguardano la “fotografia” al momento di ciò che succede dell’evoluzione del Covid19 e sono il riferimento quotidiano fondamentale per comprenderne lo sviluppo al fine di ricavarne possibili strumenti di intervento e possibili misure di contenimento.
Le percentuali in base alle quali si possono ipotizzare stabilità, crescita o decrescita del fenomeno in tutti i suoi aspetti statistico-scientifici e geografici (che fanno gli esperti e gli studiosi) sono ricavate da calcoli matematici (semplici per chi sa fare almeno una proporzione) raffrontati alle tabelle precedenti comunicate dalla Protezione Civile per tutto il periodo storico dall’inizio dell’epidemia (30 gennaio) alle ore diciotto di ogni giorno.

Altri aspetti, come, ad esempio, tasso di letalità, numero dei tamponi, pauci-sintomatici, cause effettive di morte, eccetera eccetera, sui quali vengono formulate domande dai giornalisti presenti alla conferenza stampa presso il dipartimento della protezione civile, sono oggetto di attività in corso e, come dicono i responsabili delle istituzioni, appena pronti saranno resi noti.

Insomma, CHI NON CAPISCE cosa significa decremento o incremento della crescita, chi non capisce come si ricava una percentuale, chi non sa cosa sia la curva epidemica, beh... si legga (sempre che sappia farlo) Topolino (che, comunque, non è alla portata di tanti cretini che commentano sul web) oppure, se è l’unica cosa che è in grado di fare, si diverta a guardarne i disegni.
Oppure, se proprio un grande favore a tutti lo vuole fare e un fattivo contributo alla società lo vuole dare, SE NE VADA AL DIAVOLO. Per il bene della società sana ed intelligente, che vuole capire come vincere questa maledetta guerra anche per loro.
E’ questa, molto probabilmente, la cosa migliore per tutti. Sì, perché i social-imbecilli sono più pericolosi del virus.
Al prossimo bollettino.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola