Giugliano: Villa comunale sempre in quarantena

…sognando Central Park 


 

Sono passati circa vent’anni dalla costruzione della villa comunale a Giugliano, finalmente un po’ di verde in una città tanto grande, ma non è come sembra. Le amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni hanno fatto della villa comunale un trofeo o un simbolo, utile per la campagna elettorale e per prendere voti. Negli anni passati sono arrivate denunce su denunce, perché la villa, incustodita, era meta di personaggi di ogni sorta: Rom, spacciatori, bulli e anche altro. Cosa ci voleva a capire che c’era bisogno di una vigilanza fissa?
Questa volta, l’apertura della villa comunale, avvenuta con grandi propositi e promesse, è durata meno di un anno. L’ex sindaco Antonio Poziello aveva fatto i lavori, per renderla sicura, installato cestini per rifiuti, giochi per i bimbi. Di mattina, lavoratori socialmente utili pulivano. Cosa è successo ancora? La storia si ripete, senza che ci sia qualcuno che provi a cambiarla. Oggi il comune di Giugliano è commissariato; qui vuol dire una sola cosa: che non si è amministrati, o, almeno, i cittadini non percepiscono segni di vita dall’alto, e questo è desolante.
Quando la villa è stata riaperta per l’ennesima volta, cosa ci voleva a capire che incustodita non avrebbe avuto lunga vita? Chiunque entra in uno spazio abbandonato, si sente in diritto di fare i propri comodi, questo si sa, e si sa da qualche tempo a Giugliano, lo sanno tutti, anche i bambini.
A pochi metri da Giugliano in Campania, c’è Villaricca, un piccolo comune della provincia che ha due ville comunali. All’interno vi è un chiosco e alcuni custodi che vigilano; certo non si tratta di Central Park, magari il verde andrebbe curato di più, però i cittadini hanno uno spazio verde, dove passeggiare e correre o semplicemente dove portare i bambini a giocare.
Le domande sono tante e restano senza risposta: i lavoratori socialmente utili non potrebbero diventare custodi? E quelle persone che percepiscono il reddito di cittadinanza non potrebbero essere impiegate all’interno della villa? In vent’anni si sono spesi molti soldi (troppi) dei contribuenti, che oggi non hanno uno spazio verde, ma che continuano a pagare le tasse. Non è giusto, non è onesto, a Giugliano si applica una delle aliquote più alte per l’IMU, i contribuenti pagano cara la tassa sui rifiuti e tutte le altre tasse comunali che Dio comanda, però senza il diritto a uno spazio verde custodito. Tanti euro spesi per una villa che da oggi è chiusa per l’ennesima volta e suona come una sconfitta per tutti; con quei soldi si sarebbero costruiti altri dieci spazi per il verde.
Il destino dei Giuglianesi, forse è quello di pagare e basta, e magari sognare uno spazio come Central Park, dove si trovano parchi giochi e laghi, piste di pattinaggio, un parco aperto 365 giorni all’anno. Qui i laghetti offrono uno spettacolare gioco di luci, qui le specie di piante sono 160 e provengono da tutto il mondo, qui gli architetti hanno progettato romantici ponti e spazi per la quiete. A Central park puoi suonare, cantare, fare pic-nic, puoi sdraiarti accanto ad un laghetto e prendere il sole.
Vi stavate abituando vero? Tranquilli, siamo ancora a Giugliano in Campania.


Giovanna Angelino 
©Corriere di San Nicola
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