Restauro del Museo nel segno del Volontariato

Grazie all’opera e all’ingegno di due cittadini appassionati in materia, il monumentale luogo delle memorie contadine voluto e realizzato dall’ex sindaco Francesco Nigro, abbandonato per anni, ha ritrovato l'immagine che meritava.


Grazie all’impegno, alla generosità e all’ingegno di due cittadini sannicolesi, Nicola Feola e Nicola Gentile, appassionati di bricolage e della lavorazione del legno, il “Museo della Civiltà Contadina” e il Salone Borbonico hanno ritrovato l'immagine che meritavano.
Con l’opera di restauro di due encomiabili volontari, in effetti, si è cercato di cancellare i segni del tempo e dell’ “abbandono” (proprio questa la parola usata nel comunicato stampa).
Nel pomeriggio del 3 luglio presso il Real Salone, i due volontari hanno ricevuto dal sindaco Vito Marotta una targa di ringraziamento per aver contribuito alla rinascita di questo sito.

Il “Museo della Civiltà Contadina” -è doveroso ricordare- fu istituito l’8 ottobre del 1993, ai sensi della Legge Regionale n. 4/83, grazie all’interessamento dell’allora Sindaco Francesco Nigro, storico e raffinato cultore della storia e delle tradizioni di San Nicola la Strada.
Per allestire il “luogo delle memorie”, egli si appellò al buon cuore dei sannicolesi, a loro chiedendo di raccogliere testimonianze storiche della civiltà contadina e delle tradizioni passate.
In breve tempo furono recuperati oggetti conservati nei sottoscala, nelle soffitte nei cortili, come ad esempio le zappe, le carrucole di legno, mozzi di carri e reperti anche di grande rarità e curiosità.
Il Real Salone Borbonico non a caso fu scelto come sede del museo, in quanto all’interno si respirava un’atmosfera che riportava indietro nel tempo.

“Un passato che non deve essere dimenticato; le nostre origini devono essere ricordate ed il museo della civiltà contadina è un patrimonio storico da tutelare”: con queste parole, ogni volta che capita l’occasione, Francesco Nigro è solito testimoniare il suo amore per il passato.

Negli anni, purtroppo, lo stesso Salone Borbonico è stato trascurato e lasciato all’usura del tempo; di conseguenza, anche il tanto apprezzato museo comunale ha risentito di tale incuria.
Purtroppo le varie amministrazioni comunali che si sono succedute negli anni poco hanno fatto per rinvigorire e dare lustro a questi luoghi ricchi di memoria, prediligendo come sempre il cemento al posto della cultura.

Felicissimi dell’opera di restauro realizzata dai soliti generosi volontari di San Nicola la Strada, ci si augura anche che la macchina comunale si adoperi nell’immediato futuro nello stanziare fondi per fare una più accurata manutenzione di questo sito di inestimabile valore.

Per la cronaca, insieme al sindaco Vito Marotta erano presenti anche altri rappresentanti ed operatori dell’amministrazione, tra cui alcuni consiglieri comunali. 
Insostituibile, come sempre, la collaborazione del coordinatore Ciro De Maio e di alcuni suoi volontari della Protezione Civile.


Giovanna Tramontano


©Corriere di San Nicola







L'opuscolo di presentazione del Museo che fece stampare nel 1995 Francesco Nigro, allora sindaco di San Nicola la Strada (a destra in una foto dell'epoca)











FRANCESCO NIGRO (attraverso una serie lunghissima di libri pubblicati a partire dal 1982) e NICOLA CIARAMELLA (attraverso tantissimi articoli e dossier pubblicati dal 1987 sul periodico "Il Ponte" e sul "Corriere di San Nicola" cartaceo e online) hanno impegnato gran parte della loro vita a far conoscere con testimonianze scritte e a difendere dall'oblìo il patrimonio storico, culturale, artistico e di tradizioni di San Nicola la Strada: il tutto con un contributo personale di travolgente passione e sviscerato amore per la loro città natìa.