40 anni fa volò in cielo Gerardo Cante

Esempio di bontà e di amicizia, dedicò la sua vita ai valori della famiglia e alla gloriosa arma della Polizia.
Il suo funerale fu l'ultima funzione che si svolse in Santa Maria degli Angeli, prima della sua chiusura per i danni del tragico terremoto.


Quarant'anni anni fa, il 22 novembre 1980, lasciò questo mondo Gerardo CANTE.

Uomo semplice, buono, educato, modello di integrità morale, genitore e marito esemplare, egli fu umile servitore, per oltre quattro decenni, del glorioso Corpo della Polizia di Stato.

Nato nel 1919 a Giugliano, reduce da un lungo servizio svolto a Cagliari, fu trasferito presso la Questura di Caserta, scegliendo di vivere a San Nicola la Strada, che amò tanto e dove si conquistò l’amicizia di tutti, in virtù della sua forte carica umana e della dedizione ai valori del rispetto e dell’innato senso civico.
Chissà in quanti, nonostante il tempo trascorso, lo ricordano al Bocciofilo Maddalena, circolo dove egli amava spesso trascorrere parte del suo tempo libero, soprattutto durante gli anni della meritata pensione.

Morì all’età di appena 61 anni, lasciando nello sconforto la moglie Marianna Chianese (che gli è sopravvisuta fino a pochi anni fa) e i figli Francesca e Raffaelina. Troppo presto per un uomo che amava tanto la vita, le sue gioie e i suoi valori. Che ha saputo trasmettere in tutte le sue genuine essenze a chi ora lo rimpiange continuando a sorridergli.

Il parroco Don Antonio Pasquariello gli tributò l’ultimo saluto nel pomeriggio di quella domenica 23 novembre 1980… Fu l’ultima cerimonia religiosa che si svolse, allora, nella Chiesa di Santa Maria degli Angeli… Pochissime ore dopo, il drammatico terremoto che sconvolse la vicina Irpinia. Tremò paurosamente anche San Nicola la Strada, e con essa la nostra Chiesa Madre. Che rimase chiusa, per il restauro dei danni subiti, per moltissimo tempo. Fino a riaprirsi, sei anni dopo, per ricominciare quel cammino di fede cristiana a cui Gerardo Cante aveva saputo ispirarsi per l’intera sua esistenza. 

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola