Il mondo a scale - PARTE III


 -Racconto di Gerardina Rainone- 

TERZA PARTE

Certo non poteva immaginare che di lì a poco quegli stessi argomenti avrebbero riguardato la vita del suo caro Eros.
Lui stava bene, in piena salute e con un incarico già da giornalista sportivo che gli avrebbe aperto le porte del mondo di cui voleva far parte.  Al termine di una riunione  stava tornando a casa per cena, attraversò una strada con il semaforo verde, sulle strisce pedonali... All’improvviso sentì una parete di metallo contro la spalla destra, che lo buttò a terra con una violenza indicibile: era un bus di grandi dimensioni, che nello svoltare non l' aveva visto e gli era giunto alle spalle. Lo aveva scaraventato per terra. Con  lucidità cercò di non cadere supino, mettendosi in posizione fetale; con tutta la sua forza tirò indietro il più possibile la gamba destra. Intanto la ruota posteriore del pullman gli compresse la gamba ustionandola, poi finalmente si  fermó.  

Avvertì subito che la sua vita sarebbe cambiata. Cominciò una dolorosa trafila: ambulanza, pronto soccorso, ricovero, diagnosi e l’operazione. Anche una brutta infezione, così al trauma dell’incidente se ne aggiunse un altro: quello di perdere la gamba.
Furono mesi di lotta dura: contro il dolore, poi il periodo in carrozzina, la lotta per riuscire a camminare di nuovo, le continue medicazioni alla gamba, la lotta per riprendere una vita normale. Fu un crollo totale, gli episodi di panico erano frequenti e si sentiva incapace di affrontare qualsiasi cosa. Diana non lo lasciava da solo nemmeno un momento. Si era subito attivata con gruppi di sostegno delle persone con forti traumi.
Certo lei conosceva bene il senso di impotenza dovuto alla paura e poi  la  consapevolezza della realtà. Ci aveva lavorato per se stessa su quelle emozioni e non voleva fallire proprio con lui.
Eros sembrava frastornato, nulla lo interessava più. Diana dal canto suo non si sentiva bene; da un pò di tempo avvertiva nausea e mal di stomaco. Forse per questo un pomeriggio cominciò ad inveire contro di lui.

"Credimi, non é stata certo dolce la vita con me. Non ho scelto io di nascere così, ma non mi sono mai arresa. Ho cercato il bello in un tramonto, in qualsiasi cosa la vita mi proponesse. Se vuoi arrenderti, fai pure, nemmeno il mio amore può salvarti."

Era la prima volta che gli parlava in modo così duro. Eros stava per replicare, ma lei accusò un malore.
Seguirono giorni concitati. Diana non andò da lui per un po'.
A quel punto qualcosa si sbloccò dentro di lui. A sette mesi dall'incidente sentì la necessità di mettere da parte la sua fragilità emotiva perchè non voleva perderla, aveva ancora vuoti di memoria, ma una cosa la ricordava bene: lui l'amava teneramente.
Era arrivato sul pianerottolo della casa di Diana, quando sentí il brano che lei suonava sempre per rilassarsi: la Primavera di Beethoven. Aveva anche una buona notizia da riferirle e bussó più volte prima che la madre di lei lo accogliesse in casa. La donna alla sua vista scoppió a piangere. Diana arrivó trafelata.
Parlarono contemporaneamente.
"Non perderò la gamba, l'ho saputo ieri!"
E lei tutto d'un fiato "Aspetto un bambino!"
Era troppo.
Si appoggió alla stampella solo un attimo, poi la lanciò in aria e la abbracciò delicatamente, quasi avesse paura che si rompesse. Capì allora anche le lacrime della mamma di Diana, come le sue, che scendevano copiose. Erano lacrime di gioia. Era la vita che si affacciava prepotente e avrebbe scritto altre pagine per loro, le più belle.

(Disegni di Virginia Cioffi)

Gerardina Rainone nasce a Salerno. Diplomata in Violino e Viola, ha sviluppato un percorso che l'ha portata ad eseguire repertori poco frequentati ma interessantissimi, quali il duo violino-chitarra, il duo violino-violino e violino-viola, il trio e il quartetto d’archi e il quartetto barocco (due violini e basso continuo).

È attualmente docente della cattedra di Violino presso la Scuola Media ad Indirizzo Musicale di Caserta.

E’ artista poliedrica, spaziando dalla musica alla letteratura ed ora anche al giornalismo. La sua passione per la poesia nasce in età adolescenziale ma è solo negli ultimi anni che la incanala in brevi ma intensi componimenti.

Ha pubblicato a novembre 2016 il suo primo libro di poesie per Monetti Editore dal titolo “Il Pentagramma delle parole”. La pubblicazione più recente risale al 2019 con la silloge "Frammenti" per la Paradigma Nouu.

E' anche eccellente narratrice, dallo stile molto originale e fuori dagli schemi, premiata in vari concorsi letterari. La sua arte si percepisce come i clic di una macchina fotografica alla ricerca spasmodica degli attimi da raccontare, senza fronzoli formali e con tutta l'essenza concreta del loro snodarsi.

Da circa un anno collabora con il Corriere di San Nicola, dove conduce la rubrica “Ecologia e salute” e si occupa prevalentemente di problematiche ambientali con un occhio, molto particolare, anche alla scuola.

©Corriere di San Nicola