Vaccino antiCovid, il parere della D.ssa Giuliana Ferreri: “Caserta aderirà in maggioranza”

La nota farmacista ci segnala un link molto esplicativo e ci spiega anche la natura dello “spray nasale” in uso in Israele.


Nel vaccino anti-Covid, ce lo spiega l'Agenzia italiana del farmaco, sono contenuti questi eccipienti: 1,2-Distearoyl-sn-glycero-3-phosphocholine; colesterolo; potassio cloruro; potassio diidrogeno fosfato; Sodio cloruro; Fosfato di sodio diidrato, saccarosio; acqua per preparazioni iniettabili.
Tutti i vaccini attualmente in studio sono stati messi a punto per indurre una risposta che blocca la famigerata proteina Spike, la quale agisce come una chiave di accesso per il virus, e quindi impedisce l’infezione delle cellule.
Il vaccino COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) è fatto con molecole di acido ribonucleico messaggero (mRNA) che contengono le istruzioni perché le cellule della persona che si è vaccinata sintetizzino le proteine Spike. Nel vaccino le molecole di mRNA sono inserite in una microscopica vescicola lipidica che permette l’ingresso del mRNA nelle cellule. Una volta iniettato, l’mRNA viene assorbito nel citoplasma delle cellule e avvia la sintesi delle proteine Spike.

La realizzazione del vaccino è stata approntata a tempo di record, ovvero in soli 11 mesi. Forse è questa la maggiore preoccupazione della gente, da cui nasce un certo dubbio sulla sua efficacia e validità.

Ma i medici assicurano che la vaccinazione, inoltre, attiva anche le cellule T che preparano il sistema immunitario a rispondere a ulteriori esposizioni a SARS-CoV-2

Il vaccino, quindi, non introduce nelle cellule di chi si vaccina il virus vero e proprio, ma solo l’informazione genetica che serve alla cellula per costruire copie della proteina Spike. Se, in un momento successivo, la persona vaccinata dovesse entrare nuovamente in contatto con il SARS-CoV-2, il suo sistema immunitario riconoscerà il virus e sarà pronto a combatterlo.
L’mRNA del vaccino non resta nell’organismo ma si degrada poco dopo la vaccinazione.
Nel giorno del Vaccino day, i primi sono stati somministrati allo Spallanzani. Per Conte è una data che resterà impressa, mentre il Papa ha dichiarato: "Sia opportunità per tutti".

Cosa c’è nel vaccino e come agisce, ovvero come permette di difendersi?
La conferma di quanto sopra riportato l’abbiamo chiesta alla Dott.ssa Giuliana Ferreri, titolare della Farmacia di via Caduti sul Lavoro di Caserta, nonché della parafarmacia "Chiedilo al Farmacista" sita in Via Patturelli, che si segnala, al riguardo, anche questo importante link di instagram: https://www.instagram.com/p/CJV-G8Sl8sP/


Calandoci, poi, un po’ nella realtà locale, le abbiamo chiesto il parere su come sarà la risposta dei Casertani alla somministrazione del vaccino.

"La popolazione, non solo casertana, -ci ha risposto la D.ssa Ferreri- è stanca di tante privazioni e condizionamenti della vita personale, per cui credo che aderiranno in maggioranza alla campagna vaccinale. E' un vaccino che ritengo ben strutturato e sicuro. Come tutti i vaccini deve essere prescritto e somministrato dal medico".

-In Israele arriva lo spray nasale contro il Covid. Funziona, secondo lei?

"Lo spray nasale che è stato prodotto in Israele non è un antivirale, ma è solo uno spray barriera, quindi niente di più di una protezione fisica. Il virus può colpire attraverso la bocca, il naso e gli occhi, quindi spruzzando il prodotto nelle narici si creerà solo una barriera fisica per l'ingresso del virus nel naso, ma occhi e bocca non sono protette".

-Lei si vaccinerà?

Per noi professionisti, sempre a contatto con altre persone, ritengo sia obbligatorio vaccinarsi e in ogni caso è necessario che le persone si vaccinino anche nel rispetto della intera comunità, che solo con una strategia collettiva potrà far uscire da questa drammatica pandemia”.

Gerardina Rainone

©Corriere di San Nicola
diretto da Nicola Ciaramella