Il nuovo modello di valutazione nella scuola primaria

Dal 2020/21 sono tornati i giudizi descrittivi al posto dei voti in decimi
-PIANETA SCUOLA di Annalisa Cavaccini-

La cultura della valutazione scolastica ha subìto negli anni diverse modificazioni, legate soprattutto ai vari cambiamenti dei titolari del Ministero dell’Istruzione.
Insomma, cambiano i Ministri e ognuno apporta innovazioni e modifiche, togliendo, modificando, aggiungendo elementi significativi e aspetti nei programmi, nei criteri e negli indirizzi della scuola italiana.
Quando pensiamo alla nostra esperienza scolastica, tra i ricordi non mancano mai i voti: alti o bassi, temuti e fonte di delusioni e soddisfazioni, i numeri dall’uno al dieci sono parte integrante dell’idea di scuola che ci portiamo dentro.

Ma si può immaginare una scuola primaria senza voti?

A pochi giorni dal termine del primo quadrimestre, molti genitori riceveranno una
nuova scheda di valutazione. Tornano i giudizi descrittivi alla scuola primaria, al posto dei voti in decimi. È quanto stabilito nella Ordinanza n.172 del 4 dicembre 2020 e le Linee Guida emanate dal Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina.
Quindi, dal corrente anno scolastico 2020/2021, la valutazione periodica e finale degli apprendimenti sarà espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento di educazione civica, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione.
Ma cosa cambia con il nuovo sistema? Ma si può immaginare una scuola primaria senza voti?
Innanzitutto sparisce il voto, ma cambia anche la filosofia complessiva dell’intero processo di valutazione, che dovrà servire non a classificare gli alunni (o peggio ancora a selezionare) ma a fornire elementi utili per farli progredire negli apprendimenti.
La valutazione sarà riferita non alla disciplina nel suo complesso, ma ai diversi obiettivi di ciascuna di esse. Il nuovo assetto ha come obiettivo che la valutazione dei piccoli studenti sia sempre più trasparente e coerente con il percorso di apprendimento di ciascuno.
In coerenza con la certificazione delle competenze per la quinta classe della scuola primaria, si useranno 4 livelli (avanzato, intermedio, base e in fase di acquisizione), che però non dovranno essere in alcun modo fatti corrispondere ai voti.
Ma soprattutto i risultati raggiunti dagli alunni dovranno essere accuratamente illustrati dai docenti mediante giudizi descrittivi.
Insomma, il ritorno dei giudizi descrittivi porterà benessere alla scuola primaria?
Il benessere nella scuola significa creare le migliori condizioni per consentire a ogni studente di raggiungere appieno il proprio potenziale, in un percorso di apprendimento e di sviluppo personale caratterizzato da autonomia e responsabilità. 

Annalisa Cavaccini 
(Docente. Laureata in Scienze dell’Educazione all’Università di Cassino con Master di I Livello in “Evoluzione e Sviluppo delle Scienze Pedagogiche”, “Dinamiche relazionali e metodologie didattiche nei gruppi di apprendimento“ e “Progettazione didattica di sistema e d’aula”.
Ha operato più volte come Funzione Strumentale, in diverse aree, Referente della Qualità, Referente Invalsi, Commissione Qualità per l’autovalutazione di istituto con l’impianto del RAV e del PdM.
Animatore Digitale, è Responsabile e Coordinatrice di Progetti ERASMUS. Impegnata con Avanguardie Educative per una formazione a largo spettro sulla didattica innovative e nella sperimentazione di Aule Laboratori Disciplinari).

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