Il sindaco spreme i cittadini, nessuna riduzione neanche dopo la pandemia.

 

Con verbale di deliberazione nr. 20 del 28 gennaio 2021, avente ad oggetto: piano di estinzione delle passività,

la Commissione straordinaria di liquidazione ha ufficialmente depositato il piano di estinzione dei debiti comunali evidenziando un saldo positivo pari ad €. 959.920,58.

Siamo liberi, la nostra città non dovrà più sottostare ai vincoli imposti dal dissesto finanziario.

Significa uscire da una condizione di sotto tutela.

Significa soprattutto poter ridurre la tassazione locale portata al massimo in seguito alla dichiarazione di dissesto finanziario.

“Per la verità, secondo la norma per la chiusura del dissesto, siamo usciti da tale condizione già il 31 dicembre 2018”.

Quindi l’amministrazione ben poteva intervenire per la riduzione di quei tributi comunali di propria competenza le cui aliquote sono state portate al massimo a seguito della dichiarazione di dissesto.

Niente, neanche mezza tassa ridotta, nemmeno in un momento così difficile per tutti, mentre il comune di Napoli azzera per tutte le Imprese e i cittadini i tributi del 2020. Il Comune di Napoli approva la delibera "Napoli Riparte" con gli sgravi per cittadini e imprese. Attività commerciali, artigiane, culturali e turistiche potranno non pagare le tasse locali come Tari, Imu e Cosap, per il 2020.

La funzione di chi si assume l’onere di amministrare una città dovrebbe essere quella di trovare strumenti alternativi in grado di comporre le crisi che non comportino una ricaduta sulle tasche dei cittadini.

In tanti mesi di dolore e difficoltà per il coronavirus dalla Giunta comunale solo belle parole. 

Nessuna sostanziale riduzione dei tributi, neanche di mezza tassa! 

Rimangono tutti al massimo. 

Meno servizi al massimo prezzo.

Eppure l’amministrazione avrebbe potuto e dovuto fare qualcosa in più, attraverso i Fondi europei, nazionali e regionali.

Utilizzando i fondi europei, nazionali e regionali, il dissesto sarebbe stato meno doloroso.

Sono tante le opportunità perse in questi anni. Addirittura incapace di accedere a finanziamento già attribuito nel 2019, sostegno a progetti di efficientamento energetico e sviluppo territoriale sostenibile, cosiddetta norma Fraccaro.

Contributi destinati a opere di efficientamento energetico, quali interventi di illuminazione pubblica, di risparmio energetico degli edifici pubblici, di installazione di impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili, e di sviluppo territoriale sostenibile, quali interventi per la mobilità sostenibile, l’adeguamento e la messa in sicurezza di scuole ed edifici pubblici, l’abbattimento delle barriere architettoniche. 

Tantissime occasioni di crescita per la città e i suoi cittadini,

Bandi, avvisi pubblici, da ultimo “fermenti in comune” un progetto locale in favore e rivolto ai giovani, scaduto il 29 gennaio 2021, nell’ambito delle quali sono stati finanziate più di 50 progettualità comunali, quali:

1) Uguaglianza per tutti i generi; 2) Inclusione e partecipazione; 3) Formazione e cultura;

4) Spazi, ambiente e territorio;

5) Autonomia, welfare, benessere e salute, con importi massimi finanziabili, che variano in base al numero di abitanti, dai 60 mila a 200 mila euro, una pioggia di risorse per il territorio e i cittadini che l’amministrazione non è in grado di utilizzare.

Fondi Ue, “a Modena è vietato perdere un solo euro dall’Europa”: così il Comune è tra i più virtuosi d’Italia.

Staff dedicato e nessun consulente esterno nella squadra che in Comune gestisce tutte le fasi dei bandi per ottenere i finanziamenti. Una formula che gode del pieno sostegno di sindaco e giunta e che dal 2014 al 2019 è riuscita a conquistare 29,7 milioni di contributi.

Eppure nei programmi e nelle promesse elettorali di questa amministrazione è ed era previsto un ufficio europeo, tutto lettera morta.

Mentre dilaga la seconda ondata della pandemia da Coronavirus e molte persone sono sempre più in difficoltà economica nell’affrontare il vivere quotidiano il Comune di San Nicola, ha inviato in questi ultimi mesi una serie di fatture e bollette (tributi comunali), alcune addirittura risalenti al 2012, mantenendo ostinatamente le tariffe più alte della regione se non d'Italia, imposte comunali per le quali avrebbe potuto, invece, a sua discrezione, in un momento di così acuta gravità economica, applicare riduzioni venendo incontro ai bisogni della gente. Imu, tasi, IRPEF, tari, tributi comunali con aliquote mantenute al massimo anche dopo i 5 anni previsti dalla norma per la chiusura del dissesto.

Nel pieno della prima crisi dovuta alla pandemia da coronavirus, è stato ripetutamente chiesto da alcune parti; giornalisti in primis e cittadini, un immediato abbassamento di quelle imposte e tasse sulle quali il Comune ha il potere di deciderne l’importo: in particolare dell’IMU, della TASI, della TARI, dell’addizionale IRPEF; questi tributi invece, sono richiesti in pagamento nel loro massimo possibile (perché di piu’ la legge non lo consente). 

Nessuna riduzione delle tasse: 

“quindi non c’è proprio nessuna giustificazione al fatto che la Giunta è il Sindaco si ostinino a voler tenere al massimo la pressione fiscale, ‘spremendo’ i cittadini al massimo del possibile e continuando a “macinarli” e ‘spremerli’, con indifferenza, anche in un momento così economicamente drammatico”.

Sicurezza stradale, strade e marciapiedi impraticabili.

Sicurezza stradale non vuol dire solamente indossare il casco in moto, o mettere la cintura in auto, ma significa abbracciare tutte le tematiche e le conseguenze che possono essere connesse, non solo ad un incidente, ma alla circolazione stradale in generale. Tra i principali fattori di rischio derivante dalla circolazione dei veicoli è dovuto anche al cattivo stato di manutenzione delle strade, infatti, a causa del dissestamento la strada risulta molto pericolosa per i veicoli e motocicli circolanti e conosciamo bene lo stato delle nostre strade. 

Con la chiusura del dissesto in saldo positivo, questa amministrazione non ha più alibi e/o giustificazioni, occorre intervenire immediatamente in tutti quegli ambiti più urgenti: riduzione dei tributi; sistemazione delle strade e dei marciapiedi non più praticabili.

Corrado Mandati, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
7/2/2021