“Pressing” di Terracciano per la bonifica della “piscina rossa”

Grazie all’interessamento dell’assessore all’urbanistica e del sindaco di San Nicola la Strada, ottenuto dalla regione un congruo finanziamento per riportare alla vita una delle zone (attualmente sotto sequestro) più inquinate del territorio.



Riportare l’attenzione della politica sannicolese sull’argomento “piscina rossa” non può che suscitare interesse nella popolazione, non solo della zona Appia Nord ma di tutto il territorio.
Parliamo del “pressing”, e non solo perché lui è un uomo di sport, che l’assessore all’Urbanistica Antonio Terracciano sta facendo sulle istituzioni (attraverso i loro rappresentanti di riferimento) per raggiungere in maniera fattiva e concreta l’obiettivo di dare un nuovo volto alle aree più critiche della nostra città.
 E’ di pochissimi giorni fa la notizia che, a seguito anche del suo interessamento in sinergia con il sindaco Marotta e l’appoggio del gruppo consiliare Movimento Strada Nuova, è stato raggiunto un accordo che la Regione Campania (decisivo, al riguardo, si è rivelato il lavoro svolto dalla commissione ambiente regionale presieduta da G. Zannini) ha stipulato con il ministero dell’Ambiente, grazie al quale sarà destinato al comune di San Nicola la Strada l’importo di 1,6 milioni di euro per la bonifica dell’area super-inquinata, situata al confine geografico tra San Nicola la Strada e Caserta, comprendente la cosiddetta “piscina rossa” nonché l’ex mattatoio comunale, i cui risvolti, a causa del perdurante sequestro operato dalle autorità giudiziarie, hanno assunto in questi ultimi anni contorni di estrema necessità per la popolazione.
 
La storia certamente la ricorderanno tutti.  

Nel febbraio del 2019, a seguito di accurata indagine ambientale coordinata dalla Procura stessa e svolta dal Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale, Agroalimentare e Forestale Carabinieri di Caserta e dal NOE Carabinieri di Caserta,
la procura della repubblica sequestrò nell’area conosciuta anche come “ex SaintGobain” 12 pozzi utilizzati per uso domestico ed irrigazione, su cui fu riscontrata una severa contaminazione da metalli pesanti (soprattutto arsenico).


Questo accordo -ci ha detto l’Assessore Terracciano, legittimamente soddisfatto- segna solo il punto di partenza, dal quale dobbiamo essere bravi a porre in essere progetti ed azioni finalizzate a rendere le opere di bonifica cantierabili per il 2022 e concluse entro il 2023. Mi impegnerò con tutto me stesso per portare a compimento questa vicenda di vitale importanza per la popolazione sannicolese”.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola



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