Santa Maria della Pietà ha riaperto le porte 

Dopo l’inaugurazione celebrata martedi dal vescovo, Sabato 1 maggio ci sarà la prima messa festiva nella ristrutturata cappella della Rotonda. 

 

Momenti di grande gioia per il parroco Don Filippo Frattolillo, per il diacono Don Alessandro Augusto, per tutti i fedeli della Rotonda e per l’intera comunità religiosa sannicolese.
Terminati i lavori di riparazione del tetto e di pitturazione delle mura, dopo che da qualche anno le celebrazioni eucaristiche si erano svolte esclusivamente nel salone parrocchiale, la storica chiesa della Parrocchia di Santa Maria della Pietà riapre le sue porte.
Il ristrutturato piccolo tempio è stato benedetto martedi 27 aprile dal vescovo di Caserta Mons. Pietro Lagnese (per la seconda volta a San Nicola la Strada dopo la “Messa di Ringraziamento” al Santo Patrono del 7 aprile) assistito dai parroci Don Filippo Frattolillo e Don Franco Catrame e dai diaconi Don Alessandro Augusto e Don Lino Tiscione (per anni in Santa Maria della Pietà e momentaneamente "rimpatriato" da San Marco Evangelista, dove oggi svolge la sua missione).

Presenti autorità comunali, tra cui il sindaco Marotta, la presidente del consiglio comunale Santucci, alcuni assessori e consiglieri comunali nonché il comandante della polizia locale Negro. 

Sabato 1 maggio, alle ore 19, ci sarà la prima messa festiva del dopo-lavori.
Data la non eccessiva capienza della chiesa, peraltro anche in considerazione delle distanze previste dalle norme anti-Covid (45 posti a disposizione), Don Filippo ci ha riferito che le cerimonie per le quali è prevista una maggiore affluenza di pubblico (come le prime comunioni che inizieranno domenica 2 maggio) continueranno a svolgersi nel salone parrocchiale. 

Intanto, proseguono a buon ritmo i lavori per la ristrutturazione anche della canonica, residenza del parroco.

La chiesa dedicata a Santa Maria della Pietà divenne sede della omonima parrocchia nel 1967 e ha avuto sinora cinque parroci: Don Giuseppe Bartolucci, Don Giovanni Argenziano, Don Pasquale Lunato, Don Oreste Farina e, dal 14 giugno 2015, Don Filippo Frattolillo.
Il modulo architettonico dell’edificio -come scrive su Top Guida Tuttosannicola lo studioso di storia dell’arte Renato Ciaramella- richiama nel disegno la derivazione neoclassica del tempio greco “in antis”. Le pareti laterali del corpo di fabbrica (la cella) sono prolungate a sostenere l’atrio (pronao) chiuso frontalmente fra due colonne di ordine ionico.

©Corriere di San Nicola