Spaventoso incendio nel Sannio

Rischi anche per la popolazione del napoletano e del casertano

Nella giornata di mercoledi 13 ottobre le fiamme hanno avvolto un capannone di un’azienda di logistica ad Airola, nel Beneventano. Da ieri il forte vento ha trasportato fumo e sostanze tossiche amche sulle provincie di Napoli e Caserta, e gli appelli alla popolazione a chiudersi in casa sono stati immediati.

Lo stabilimento di Airola è stato devastato da un violento incendio - si legge nel documento inviato dall'azienda anche a tutti di tutti i dipendenti di Arpaia - oltre ai gravi danni strutturali sono andati distrutti i contenitori sussidiari, i semilavorati, gli imballaggi e le materie prime destinati allo stabilimento di Arpaia.

Le squadre dei vigili del fuoco sono arrivate sul posto anche da Napoli e Caserta e si è riusciti ad evitare un disastro ancora più grande. Benevento ha deciso di tenere le scuole chiuse e anche le amministrazioni comunali di Santa Maria a Vico, Arienzo, Cervino e San Felice a Cancello, nella provincia di Caserta, a ridosso del Sannio, hanno deciso in via precauzionale di tenere chiuse le scuole.

Probabilmente nell’aria sono finite sostanze tossiche per questo dal Comune di Airola è partita una segnalazione all’Arpac che ha risposto con una nota:

Dal tardo pomeriggio odierno, tecnici del Dipartimento Arpac di Benevento sono al lavoro per svolgere indagini ambientali a seguito dell’incendio che si è sviluppato nelle ore immediatamente precedenti nella zona industriale di Airola (Benevento), interessando i capannoni di un’azienda che produce componenti in plastica per settore automotive.

Il personale dell’Agenzia ha effettuato una attenta ricognizione dello stato dei luoghi, nel corso della quale ha individuato la tipologia di materiale assoggettato all’incendio, le modalità costruttive dell’edificio coinvolto, nonché il contesto antropico e ambientale in cui è ubicato il sito colpito dalle fiamme. Di conseguenza, sono state impartite ai soggetti competenti le prescrizioni tecnico operative finalizzate a minimizzare gli impatti ambientali derivanti dalle attività di spegnimento.

Nei prossimi giorni, l’Arpac, attraverso il suo sito renderà noti i risultati delle attività.

Il Presidente dell’ordine nazionale dei Biologi ha affidato a facebook un appello ai sindaci delle zone limitrofe che riportiamo integralmente:

Ai Sigg. Sindaci ed alla cittadinanza dei comune della Valle Caudina ricadenti in un territorio di 10 km da Arpaia. Carissimi, l’incendio che ha devastato il deposito di materiale plastico della Ditta SAPA, oltre che un dramma per gli imprenditori e le maestranze di quella Azienda, rappresenta un grave pericolo per la popolazione. La nube tossica che si è sviluppata e successivamente estesa nel raggio di alcuni Km dal sito dell’incendio ad Arpaia, comune beneventano al confine con la provincia di Caserta, è altamente tossica nell’immediato e Nociva (tossicità da accumulo nel tempo) per le popolazioni del circondario. Nella giornata di domani i Sigg. Sindaci si coordinino per coinvolgere le Prefetture di Caserta e Benevento, la Regione e le due Province, l’Agenzia Regionale Per l’Ambiente ( Arpa ), il Nucleo Operativo dei Carabinieri ( Noe ) e Le Università di Caserta e Benevento, nelle persone dei Rettori e dei Dipartimenti di Tossicologia Ambientale, l’Istituto Zooprofilattico ed la Facolta di Agricoltura di Portici. La Nube rilascerà verosimilmente materiale di ricaduta sui terreni e le culture agricole circostanti, gli allevamenti animali e quelli da pascolo. Milioni di micro particelle di plastica, diossine, polveri sottili, prodotti di degradazione chimica e metalli pesanti si spargeranno lungo il percorso della nube. Queste sostanze vanno ricercate ed identificate da equipe di esperti nei vari rami ambientali interessati. L’assunzione per via Alimentare, acqua, suolo e aerosol, sono cancerogene nel medio lungo termine, modificando Epigeneticamente l’espressione dei geni e del metabolismo cellulare. Chiedete le scuole lavate con acqua e solventi le strade e le piazze. Monitorare per i prossimi sei mesi le derrate alimentari presso i mercati, chiedete l’intervento dei Ministeri della Salute e dell’Ambiente. Avvisate la popolazione. Per quanto mi riguarda metterò a disposizione delle pubbliche amministrazioni equipe di Biologi esperti nel ramo per ogni utile consiglio e suggerimento, comunicando ufficialmente i recapiti dell’Ordine dei Biologi. Grato per l’attenzione Ringrazio Dr. Vincenzo D’Anna Presidente dell’Ordine Nazionale dei Biologi.

Intanto la Procura indaga sulle origini del disastro, e in queste ore la popolazione teme ricadute sui terreni e sul futuro delle coltivazioni, ma anche sui prodotti alimentari e la qualità dell’aria. Molte sono, infatti, le sostanze tossiche sprigionate dall’incendio di materie plastiche, fra cui diossina. Si attendono in queste ore le analisi dell’Arpac.

Giovanna Angelino 
©Corriere di San Nicola