Don Franco, primo incontro sul Sinodo

In Santa Maria degli Angeli a poche ore dall’apertura ufficiale della fase diocesana.




Il parroco di Santa Maria degli Angeli, Don Francesco Catrame, membro della commissione preparatoria diocesana del Sinodo 2023, ha tenuto, Venerdì 15 ottobre, il primo incontro con rappresentanti di gruppi parrocchiali e associazioni religiose per porgere alla comunità il significato del Sinodo dei Vescovi 2023, la cui fase diocesana  - sulle parole del vescovo Mons. Pietro Lagnese “La chiesa siamo tutti noi, popolo di Dio in cammino. Insieme vogliamo invocare lo Spirito, perché attraverso l’ascolto reciproco, illuminati dalla Parola, sappiamo comprendere ciò che Dio vuole da noi”-  si aprirà ufficialmente domenica 17 ottobre alle ore 16.30 nel Duomo di Caserta.  

“La sinodalità, il cammino che Dio si aspetta dalla Chiesa del terzo millennio” e “Partecipare tutti al sinodo è un impegno ecclesiale irrinunciabile”: questi i temi essenziali del percorso informativo che Don Franco ha posto all’attenzione degli intervenuti.

Egli ha rappresentato dapprima quale sia il programma di tale sinodo che inizierà in ambito locale il 17 ottobre per concludersi nel mese di aprile 2022, basato tutto sulla consultazione del popolo cristiano al fine di elaborare un documento di preparazione al Sinodo stesso, nel quale dovranno essere esaminati gli aspetti emergenti dalle problematiche esposte dai fedeli.  

Non a caso, infatti, l’argomento principale su cui Don Franco si è soffermato è stata la ferma decisione di Papa Francesco di dover intervenire per una Chiesa che sia di partecipazione, comunione e nello stesso tempo missione, con una particolarità: l’attività sinodale deve partire dalla base ovvero il popolo stesso, per auto esaminarsi e proporre tutto quanto necessario per la rivitalizzazione del tessuto cattolico.

La Chiesa di Dio quindi sarà impegnata per i prossimi due anni per interrogarsi sulla sua situazione attuale e delle effettive necessità di cui soffre e che causa problematiche talvolta anche gravi da causare un notevole allontanamento dei fedeli dalla casa di Dio.
Quindi, la Chiesa di Dio si mette in moto per conoscere senza alcuna remora dai suoi stessi figli quali siano i suoi limiti, i suoi difetti, i suoi peccati per poter rinnovare quelle importanti risorse che in tanti hanno costituito il suo patrimonio.

Data la vastità degli argomenti, Don Franco ha proposto, e l’assemblea ha subito accettato, di poter fissare un calendario mensile al fine di poter verificare l’andamento dello stesso cammino sinodale in ambito parrocchiale, riservando di comunicare in seguito le date di incontro. 

Antonio Serino 
©Corriere di San Nicol


 

 

 


DA “VATICAN NEWS”:

"Ribadisco che il Sinodo non è un parlamento, non è un’indagine sulle opinioni”, ha affermato Papa Francesco nell’Aula Nuova del Sinodo sabato 9 ottobre, nel suo discorso nel Momento di riflessione che ha preceduto l'apertura del Sinodo 2021-2023, dedicato al tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”.
Lo stesso concetto è stato ribadito dal Pontefice l’indomani, domenica 10 ottobre, nell’omelia della Santa Messa che ha aperto il Sinodo sulla Sinodalità. Non deve essere una “convention” ecclesiale, un “convegno di studi” o un “congresso politico”, ha aggiunto Francesco, per sottolineare come si tratti di un evento di grazia, un “processo di guarigione condotto dallo Spirito”. 

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