Famiglia Betania al primo incontro diocesano per il Sinodo

Il gruppo costituito da Don Franco Catrame ha rappresentato, con le due coppie di coniugi Tranquillo e Serino, la parrocchia di Santa Maria degli Angeli. 



Si è tenuto domenica 24 ottobre, presso il Teatro Città di Pace adiacente la Chiesa del Buon Pastore in Caserta-Puccianiello, il primo incontro diocesano delle famiglie nell’ambito della preparazione al Sinodo dei Vescovi 2021/2023.
Alla presenza dei rappresentanti delle famiglie di circa 23 parrocchie della Diocesi di Caserta, ed a quella paterna del Vescovo di Caserta Mons. Pietro Lagnese, si è delineata la programmazione del percorso che impegnerà i convenuti, nell’arco di diversi mesi, per essere preparati ad affrontare tematiche abbastanza delicate riguardanti la famiglia e che sfocerà nell'Incontro Mondiale dal 22 al 26 giugno 2022 a Roma.
Presente anche la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli di San Nicola la Strada con i coniugi Stanislao e Giusy Tranquillo e Antonio e Bruna Serino, rappresentanti del Gruppo Famiglia Betania costituito tre anni fa dal parroco Don Franco Catrame.
Si è trattato di un incontro ben organizzato, sviluppato con presentazione, canti, indicazioni ed anche una apprezzata “gag” sulla base delle direttive espresse dal beneamato Papa Francesco che, a distanza di cinque anni dalla pubblicazione dell’enciclica Amoris Laetitia, ha indetto un anno speciale da dedicare alle famiglie, un anno particolare in cui le famiglie appartenenti al popolo di Dio dovranno confrontarsi con la realtà che le circonda, seguendo un percorso in cui confrontarsi, esaminarsi, valutare ed intervenire per creare un tipo di relazioni che siano utili per una nuova pastorale familiare.
Non a caso Papa Francesco invita tutti i partecipanti ad essere “vivaci, attivi, creativi”.
Ad introdurre le varie formulazioni c’è stato Don Sivo, al quale hanno fatto seguito due coppie di sposi, che hanno molto chiaramente esposto le linee guida del percorso proposto.
I concetti espressi in questo primo incontro, infatti, vertono sulla necessità di rivoluzionare un po’ la naturale considerazione che in genere si conduce: è la famiglia stessa e non altri soggetti ad incamminarsi verso una nuova vita comunitaria, per cui è fondamentale che sia la famiglia stessa a rendersi conto di una necessaria inversione di tendenza.
Orami è chiaro il cammino dinamico in corso nella Chiesa, che sotto l’azione dello Spirito Santo sta ossigenando il respiro della Chiesa. La famiglia avrà una missione speciale: dovrà rivalutarsi, dovrà darsi forza per poter essere in grado di poter interagire con altre famiglie, in modo che tutte insieme possano edificare una nuova realtà, una nuova comunità parrocchiale.
Il cammino intrapreso, quindi, diventa missione e, alla fine, condivisione. La Chiesa, dunque, si muove. Le famiglie e tutte le organizzazioni presenti nella comunità dovranno iniziare a interagire fra loro, allo scopo di portare frutti concreti, fatti non di ideologie o ovvie dietrologie, ma di progetti, iniziative e solidarietà. Questo fraterno incontro è terminato con l’omaggio fatto da S.E. Lagnese con la distribuzione del testo dell’Amoris Laetitia a tutti i partecipanti ed un ben rivederci al 23 novembre per il secondo incontro.

Antonio Serino 
©Corriere di San Nicola