20 anni di “A farsi male a Capodanno i ragazzi non ci stanno”

Continua, anche se gli impegni sono notevolmente cresciuti negli ultimi tempi a causa della pandemia, la superlativa campagna della Protezione Civile di San Nicola la Strada finalizzata ad addestrare i cittadini, giovani e adulti, sull’uso inappropriato dei botti di San Silvestro. 
DUE VIDEO ASSOLUTAMENTE DA GUARDARE: 
https://www.youtube.com/watch?v=nhmL0bfgotM&t=7s
https://www.youtube.com/watch?v=LMQgcyH2D1M&t=6s

 


Ogni anno, a metà ottobre, il Corriere di San Nicola, dove la parola volontariato è ragione di essere, chiama il volontario numero uno di San Nicola la Strada, Ciro De Maio, per avere informazioni, da pubblicare sul giornale e diffondere anche attraverso il proprio gruppo facebook e i social locali, sulla campagna di prevenzione “A farsi male a Capodanno i ragazzi non ci stanno”, portata avanti dal 2002 dalla Protezione Civile di San Nicola la Strada.

L’iniziativa, giunta in questo 2021 alla sua XX edizione, come si sa è promossa dal Gruppo Volontari guidato da Ciro De Maio e ha lo scopo di sensibilizzare i cittadini (giovani ed adulti) a comprendere i pericoli che può generare l’uso inadeguato dei fuochi di artificio, in particolare i tradizionali “botti di Capodanno”, compresa soprattutto l’accensione degli “ordigni” inesplosi.

In effetti, se vogliamo così definirlo, un “grido di battaglia contro l’uso scriteriato dei botti di San Silvestro”.
A dimostrare la bontà della campagna ci sono le statistiche, che dimostrano come il numero degli incidenti si riduce di anno in anno. E speriamo anche in questo approssimarsi 31 dicembre 2021, già, per i motivi che tutti sanno, reso difficile da altri problemi.
Al fianco della Protezione Civile, ci saranno, come sempre, il Comune, Polizia locale, Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, artificieri dell’Esercito, Croce Rossa e operatori sanitari.
La fase certamente più importante della campagna sono le lezioni teoriche e dimostrative sulla pericolosità dei petardi offerte agli studenti di tutte le scuole del territorio comunale.

Nella notte di Capodanno, infine, e durante l’intera sua durata fino alle prime ore dell’alba, sperando che la sensibilizzazione abbia avuto buon esito, c’è l’atto finale che vede impegnati i volontari della Protezione Civile, ovvero la perlustrazione delle strade della città allo scopo di individuare e segnalare agli artificieri della questura e ai vigili del fuoco botti inesplosi che potrebbero provocare gravi conseguenze.

-Pronto, Ciro? Sono Nicola. Vorrei rubarti qualche minuto, posso? So che sei molto impegnato e se non è possibile ti richiamo no problem.

-“Certo, Nicola, solo il tempo di mettere l’auricolare...”.

-Ciro, so che sei molto impegnato e se non è possibile ti richiamo no problem. Ok?

-“Nicola, non ti preoccupare, chiedimi tutto ciò che vuoi”.

-Ti ho chiamato in serata sperando che a quest’ora tu abbia un po’ di calma...

-“Eh, si, diciamo di si, anche se non sempre accade. La mia è sempre una giornata molto movimentata a tutte le ore... Ti faccio una breve sintesi, approfittando di questo attimo di pausa... Permettimi di fare un po’ di cronaca... come se fossi un giornalista.
Ore 4,27 minuti del mattino. Come ogni giorno, ormai da più di due anni, giusto il tempo di lavarmi e sono pronto per andare in sede prendere la macchina di servizio e prelevare il volontario Roberto Ruocco. Un caffè veloce e subito ci mettiamo al lavoro per le persone affette da covid.
Alle 6,00 ci sentiamo con il sindaco per aggiornarlo sui nuovi casi o su situazioni particolari che richiedono un intervento mirato.
Alle 7,30 incontro con il comandante dei vigili e anche con lui e con la sua splendida squadra organizziamo i sopralluoghi presso le abitazioni dei cittadini affetti da covid (questo, quando l’Asl ci dà i recapiti telefonici o gli indirizzi giusti, altrimenti dobbiamo indagare noi...).
Poi, nella nostra sala operativa, con i nostri “bollenti” telefoni contattiamo e offriamo la nostra collaborazione a tutte le persone che in questo purtroppo ancora brutto periodo hanno bisogno di aiuto.
Al termine di una giornata particolare, forse più intensa ma più piacevole del solito, voglio raccontare questo episodio accaduto di recente. Due famiglie mi hanno comunicato che è terminato il loro “calvario“ e che la loro “carcerazione forzata“ finalmente è finita. Hanno vinto la battaglia contro il virus. Con gioia, cancelleremo i loro codici dal nostro report quotidiano sulla situazione covid nella nostra città, che inviamo giornalmente al sindaco, al comandante della polizia locale e al comandante dei Carabinieri, il quale, anche lui, con i suoi meravigliosi uomini, ogni giorno ci aiuta informandoci sulle numerose richieste di aiuto.
Senza dimenticare che molto spesso un’ altra squadra, con a capo il nostro meraviglioso volontario Emilio Oliva, si reca presso il banco della carità per ritirare pacchi viveri da distribuire a chi ne ha bisogno.
Insomma, questa è un po’ la nostra giornata che volontariamente facciamo da più di due anni a causa di questa pandemia; siamo a volte stanchi ma non per questo ci fermeremo e mai non attueremo quello che più ci piace: la “prevenzione”, Protezione Civile P come protezione, ma principalmente P come prevenzione».

-A questo punto, mi assale quasi un senso di colpa... Come potrei parlargli, ora, di quello che è il motivo della mia telefonata?...

Ma a togliermi dai pasticci è proprio lui: “Nicola, ti chiedo perdono per averti tolto io del tempo, ma ora ti prego, dimmi tutto”...

-...Ciro, volevo chiederti se, nonostante tutti questi impegni ulteriori che il covid vi ha creato, anche quest’anno la Protezione Civile farà la solita campagna anti-botti di Capodanno...

-“Certo, Nicola! Come ogni anno entreremo nelle scuole e chiederemo ai nostri “mini cittadini” di aiutarci a far capire a loro e ai loro genitori che “a farsi male a Capodanno i ragazzi non ci stanno “, una nostra iniziativa-campagna ormai ventennale che puntualmente ogni fine anno portiamo avanti per informare la popolazione, ragazzi, giovani e adulti, sulla pericolosità dell’uso inadeguato dei fuochi d’artificio. Una campagna che grazie anche al tuo formidabile aiuto inizia il 1° dicembre e si conclude con una telefonata alle sei del mattino del 1 gennaio con un mio amico giornalista, per tirare le somme sull’efficacia che hanno avuto le nostre “lezioni“ frontali nelle scuole e i suoi fantastici “appelli” sul Corriere di San Nicola on line”.

Niente lo ferma, niente ferma i suoi straordinari volontari. Sperando, per questa occasione, che il botto (l’unico che a tutti loro piace) di una bottiglia di spumante, con un brindisi che fanno ogni primo dell’anno in piazza dopo la “bonifica del territorio“ dai botti inesplosi, sia un botto augurale di un 2022 più sereno e felice per tutti.

©Corriere di San Nicola
diretto da Nicola Ciaramella

21 aprile 2005: Ciro De Maio, coordinatore del Nucleo della Protezione Civile di San Nicola la Strada, parla della campagna “A farsi male a Capodanno i ragazzi non ci stanno” nel corso del programma "L'Occhio su San Nicola" condotto da Nicola Ciaramella su Radio Prima Rete Stereo.
 https://youtu.be/nhmL0bfgotM

Lunedi 10/12/2018, LA "LEZIONE" DI CIRO DE MAIO AGLI STUDENTI della Scuola Elementare "Papa Giovanni" (Ist. Compr. E. De Filippo): 
https://www.youtube.com/watch?v=LMQgcyH2D1M&t=6s