Complesso Borbonico al “centro” della rinascita culturale

Il Comune ha ottenuto un contributo statale a fondo perduto di 4.985.000 euro per il recupero del monumento più importante della città.
Tra gli obiettivi del progetto, la sicurezza strutturale, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la fruizione pubblica degli spazi interni a scopo scolastico, sociale e culturale.
Della candidatura del Comune di San Nicola la Strada all’importante tranche di finanziamenti statali aveva dato notizia, UNICO GIORNALE, il CORRIERE DI SAN NICOLA, nel giugno dello scorso anno.
Legittima la soddisfazione dell’assessore proponente Antonio TERRACCIANO: “E’ un risultato storico che abbiamo raggiunto a compimento di un lungo e meticoloso lavoro”.




Il Dipartimento Finanza Locale del Ministero dell'interno, con elenco pubblicato il 30 dicembre 2021, ha concesso al Comune di San Nicola la Strada un contributo finanziario di 4.985.000 euro ai sensi della legge n.160 del 2019 (“Bilancio di previsione dello Stato per l’anno Finanziario 2021 e bilancio pluriennale per il triennio 2020-2022”) destinato ad “investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti alla riduzione di fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale, nonché al miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale ed ambientale”.

Della candidatura del Comune di San Nicola la Strada all’importante tranche di finanziamenti statali aveva dato notizia, UNICO GIORNALE, il CORRIERE DI SAN NICOLA diretto da Nicola Ciaramella, nel giugno dello scorso anno (QUESTO IL LINK DELL’ARTICOLO: https://www.corrieredisannicola.it/progetti/notizie/progetti/approvato-studio-di-fattibilita-per-il-recupero-del-convitto-borbonico).

Della vicenda abbiamo seguito passo passo l’evolversi dell’iter burocratico, attraverso continui contatti con l’assessore proponente Antonio Terracciano. Non foss’altro perché si tratta di un contributo di importanza storica, considerato soprattutto l’importo e la relativamente ristretta cerchia di beneficiari (poco più di 400 comuni italiani), ottenuto dal nostro Comune nell’ambito della realizzazione di uno dei punti più importanti -un vero e proprio cavallo di battaglia- del programma dell'amministrazione guidata da Vito Marotta.

“Miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale – Recupero del complesso borbonico Santa Maria delle Grazie”: questo l’oggetto della DELIBERA di giunta, di cui il Corriere di San Nicola diede notizia il 6 giugno dello scorso anno, approvata in data 3 giugno su proposta dell’Assessore all’Urbanistica Antonio Terracciano e dell’Assessore ai Lavori Pubblici Raffaele Della Peruta.

Determinante ai fini della concessione del cospicuo finanziamento è stato certamente lo studio di fattibilità a cui preventivamente aveva provveduto l’amministrazione, nel quale sono previsti lavori di miglioramento sismico della struttura e di efficientamento energetico, l'abbattimento delle barriere architettoniche e il miglioramento della qualità degli spazi, oltre che del decoro urbano e della fruizione pubblica del complesso storico monumentale più importante di San Nicola la Strada, da tempo in stato di semiabbandono dopo la centralità culturale che gli fu dedicata agli inizi degli anni duemila in virtù di altri finanziamenti all’epoca ottenuti.
Più specificamente, come leggiamo nel capitolo dello studio di fattibilità riguardante le caratteristiche del progetto, l’intervento proposto avrà questi principali obiettivi: garantire la sicurezza strutturale ed impiantistica dell’edificio; migliorare la distribuzione degli spazi interni per renderli meglio rispondenti anche alle esigenze della moderna didattica, visto l’uso prevalentemente scolastico; migliorare le condizioni di comfort ambientale (interventi di efficientamento energetico e superamento delle barriere architettoniche).
Le ipotesi progettuali contenute nel progetto di fattibilità risultano, naturalmente, coerenti con le previsioni urbanistiche del PRG e del PUC in via di definizione nonché con gli studi di settore posti a base dello stesso e sono funzionali ad un progetto d’uso condiviso con gli organi della struttura scolastica ospitata e con le associazioni che operano sul territorio nei settori sociale e culturale nonché dell’educazione e della tutela delle persone svantaggiate.

Entrando un po’ nel dettaglio economico di questo studio di fattibilità, vediamo che il calcolo sommario della spesa è per alcune voci così ripartito: 1.881.900 per lavori di adeguamento sismico; 625.260 per lavori di adeguamento impiantistico; 1.186.669 per lavori di accessibilità ed efficientamento energetico.

Legittima la soddisfazione di Terracciano, che abbiamo raggiunto telefonicamente: “E’ un risultato storico che abbiamo raggiunto a compimento di un lavoro che io personalmente insieme all’assessore ai lavori pubblici Della Peruta, al sindaco Marotta e all’intera squadra di governo abbiamo fatto a partire dal mese di marzo del 2021. Abbiamo favorito la produzione di uno studio di fattibilità che i nostri uffici, ai quali va grande merito, hanno realizzato nonostante la immensa mole di lavoro ordinario quotidiano. Sono contento che questo studio sia stato ritenuto meritevole di finanziamento. Come per tutte le altre occasioni, anche qui come metodo di comunicazione ci siamo proposti di non fare proclami, ma di annunciare i risultati una volta che essi sono realmente compiuti”.

Si è ora in attesa dell’adempimento delle formalità per dare via libera all’applicazione della prevista procedura di erogazione.
In queste ore -ci ha detto Terracciano- stiamo firmando un atto d’obbligo che ci porrà come soggetto attuatore di questo intervento, dopo di che il sindaco in primis, con noi assessori al suo fianco, darà la notizia alla stampa in maniera più diffusa e dettagliata, spiegando come siamo giunti a questo tipo di progettazione, quali idee abbiamo e quali finalità avranno gli interventi”.

Io sono molto orgoglioso -ha concluso Terracciano- di aver raggiunto questo risultato storico. Si tratta, per la precisione, non di finanziamento, ma di contributi a fondo perduto, cioè di soldi che la comunità non deve restituire e quindi di interventi che non graveranno sulle tasche dei contribuenti. Siamo fiduciosi, devo aggiungere, visto che abbiamo partecipato a vari bandi come questo, di ottenere risultati simili anche in altre materie”.

©Corriere di San Nicola  
diretto da Nicola Ciaramella