L’Esercito chiude quattro aziende nella Terra dei fuochi

Importante operazione dei militari e delle forze dell’ordine a Palma Campania 
(notizie da altri comuni dalla ns. corrispondente Giovanna Angelino)

Militari dell’esercito italiano insieme alle forze dell’ordine, nell’ambito di controlli agli illeciti ambientali, hanno sequestrato a Palma Campania quattro attività imprenditoriali e commerciali.

312.822 euro sono il totale delle sanzioni amministrative comminate, nove persone identificate dai militari, quindici veicoli controllati e un’area di circa 4 mila metri quadri posta sotto sequestro: questi sono i numeri dell’ Operazione Terra dei Fuochi conclusa qualche giorno fa.

Già in passato, secondo le direttive stabilite dall’Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania nell’ambito della Terra dei Fuochi, sono state condotte operazioni di controllo straordinario contro lo smaltimento illecito e sulla prevenzione di roghi industriali, artigianali e commerciali nel comune di Palma Campania.

L’importante operazione è stata portata avanti da dodici equipaggi con un totale di ventinove militari, che fanno parte dell’8° reggimento bersaglieri, Polizia di Stato di Nola, Carabinieri forestali, Polizia Metropolitana di Napoli, Guardia di Finanza di Ottaviano, Polizia Municipale di Palma Campania e Guardia di Finanza R.O.A.N. di Napoli.

Sono soprattutto queste le azioni più efficaci per contrastare il fenomeno della Terra dei fuochi. Ogni giorno aziende, soprattutto illegali, commettono reati ambientali a danno di un’intera popolazione, alla quale viene sottratto il diritto alla salute. Lo Stato dovrebbe intensificare le attività di controllo e sequestrare le aziende che smaltiscono rifiuti tossici illegalmente, perché è l’unico modo che ci permetterebbe di sradicare il fenomeno dalle sue fondamenta.

Troppe sono state le iniziative e i fondi stanziati nella Terra dei fuochi, che non hanno mai prodotto i risultati sperati, una delle ultime riguarda i progetti avviati per iniziativa della Ministra Mara Carfagna, che punta a far diventare la Terra dei fuochi... giardino d’Europa. Obiettivo ambizioso, quello messo in campo, che però deve procedere con una forte azione militare di contrasto ai delinquenti che avvelenano il territorio. A chi commette illeciti ambientali non bisogna dare tregua e lo si deve fare impiegando tutte le forze e le risorse a disposizione.

I roghi s’intensificano, soprattutto con l’arrivo della stagione estiva, ma tutti gli sforzi fatti ogni anno dalle istituzioni, dai comitati e da liberi cittadini sembrano inutili. Non vi è una vera volontà a risolvere i problemi legati alla terra dei fuochi, per innumerevoli motivi, per cui il coordinamento delle forze, l’organizzazione degli interventi e di tutte le azioni necessarie a contrastare i roghi sono spesso lasciate al caso.

Oggi, il mondo intero guarda alla sostenibilità e alla salvaguardia dell’ambiente. Sono tanti i motivi, che ci spingono verso scelte ecologiche, e non si tratta solo di motivi di ordine economico, ma riguardano anche la sfera morale, sociale e civile. Grandi associazioni ambientaliste continuano a dare battaglie su temi importanti e a ribadire ai governi che è fondamentale abbandonare il fossile, trovare vere alternative al petrolio e a combustibili inquinanti. I giovani di FridayForfuture manifestano nelle piazze, mentre altri giovani si preparano per nuove professioni ambientali e legate ai boschi. Questa è la strada da seguire, da tanto tempo nota, ancora di più oggi, alla luce dei recenti avvenimenti e di futuri nuovi assetti europei, diventa l’unica percorribile.

Giovanna Angelino 
©Corriere di San Nicola