Inizia il Triduo Pasquale

Stasera nelle due parrocchie sannicolesi la "Messa in coena domini" del Giovedi Santo. 
I PROGRAMMI delle celebrazioni pasquali.

 

Giovedi Santo 14 aprile. Questa sera nelle chiese parrocchiali di Santa Maria degli Angeli e Santa Maria della Pietà avrà luogo la celebrazione della “Messa in cena domini”.

Con questa funzione, che dà inizio al Triduo Pasquale, si ricorda l'Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli, consumata prima della sua passione, nella quale egli consegnò ai discepoli il Comandamento dell'amore ("Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi", Gv 13,34), dopo aver lavato loro i piedi ed istituendo il sacramento dell'Eucaristia.

Al termine della celebrazione, come vuole la liturgia cattolica, inizia la venerazione dei “Sepolcri”, così impropriamente definiti, allestiti sull'Altare della Reposizione, che è, invece, il luogo in cui viene riposta e conservata l’Eucaristiail Pane eucaristico per la comunione del Venerdì Santo.

«La liturgia vespertina del Giovedì Santo -spiega Don Francesco Catrame nel suo scritto sulla storia, spiritualità e liturgia della Santa Pasqua pubblicata sul Corriere di San Nicola (https://www.corrieredisannicola.it/varie/notizie/varie/come-vivere-la-santa-pasqua-2022-momento-per-momentoè caratterizzata dalla commemorazione dell'ultima Cena, durante la quale Gesù istituì l’Eucaristia; e del rito della lavanda dei piedi, svolto in quella circostanza: simbolo dell'amore di Gesù, che si esprimeva nel servizio. In questo giorno non si celebrano altre Messe tranne quella che il Vescovo celebra al mattino in cattedrale con tutti i sacerdoti La comunità cristiana comincia a celebrare il nucleo centrale della sua fede: Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo. In questa Messa si celebra l’istituzione dell’Eucaristia, l’istituzione dell’ordine sacerdotale e il comando del Signore sulla carità fraterna.
La pellegrina Eteria racconta che nel secolo IV, in Gerusalemme, alla prima ora della notte (vale a dire alle ore 19,00), si celebrava, nella chiesa del Martyrium, dietro la Croce, una messa tutta speciale. La lavanda dei piedi (portata nel VII secolo in Spagna ed in Gallia e, solo nel XII secolo, nella liturgia romana) era il simbolo del servizio, inteso come iniziazione alla sequela totale di Cristo servo, e sia come segno di accoglienza. Concepita come solennità, al canto del Gloria si scioglievano le campane (il loro silenzio, dopo la Messa e fino al Gloria della Veglia pasquale, ebbe inizio nel secolo IX) poi, veniva riposto il Santissimo Sacramento. Al riguardo, è bene precisare che il luogo della reposizione del Santissimo Sacramento non è un sepolcro! E' solamente un luogo ove conservare il Pane eucaristico per la comunione del Venerdì Santo. La confusione al riguardo è nata verso la fine del Medioevo, allorché le celebrazioni del Triduo vennero anticipate al mattino, compresa la veglia Pasquale. Nel Medioevo era sorta la devozione di stare in preghiera per quaranta ore dopo l'adorazione della Croce al Venerdì. Anticipando la Veglia Pasquale al mattino, anche questa adorazione presso il “sepolcro” venne anticipata al Giovedì, dando così origine al malinteso
».  

Questi gli ORARI delle celebrazioni eucaristiche che si terranno nelle due parrocchie di San Nicola la Strada.
Il Triduo Pasquale ha il suo fulcro nella veglia pasquale e termina con i Vespri della Domenica di Risurrezione.

SANTA MARIA DEGLI ANGELI



SANTA MARIA DELLA PIETA’



Come vivere la SANTA PASQUA momento per momento

-a cura di Don Franco Catrame-


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