Corpus Domini 2022: in cammino con Gesù nelle vie della città

Si è svolta, partecipata da una folla di fedeli, la “Regina delle Processioni”. 
Il VIDEO con tutti i momenti più emozionanti del rito: Grotta delle Madonnelle, Cappella di San Nicola e l’omaggio conclusivo sul sagrato della chiesa della Rotonda con il gonfalone dell’Arciconfraternita che si inchina davanti al Santissimo Sacramento. 
GALLERIA FOTOGRAFICA



Il VIDEO 
https://youtu.be/wnmdEb5odiU


Gesù che percorre le strade dell’uomo. La processione del “Corpo del Signore” è sicuramente una solennità religiosa molto sentita dal popolo dei fedeli. Vuoi per il suo significato, che richiama la presenza reale di Cristo nell’Eucaristia, vuoi per lo stile della funzione. Dopo i due anni in cui le restrizioni per la pandemia l’avevano costretta ed essere celebrata sui sagrati o nelle pertinenze delle chiese, è tornata, domenica 19 giugno, a ripercorrere le vie della città di San Nicola la Strada la “Regina di tutte le Processioni” (la meravigliosa definizione fu del compianto vescovo Mons. D’Alise).
Il corteo è stato naturalmente presieduto dai parroci Don Franco Catrame e Don Filippo Frattolillo, con i diaconi e gli accoliti e collaboratori delle due parrocchie, e preceduto dagli associati dell’Arciconfraternita di San Nicola, dell’associazione Accollatori e di altri sodalizi religiosi.
Ad esso hanno partecipato una folla di fedeli e autorità cittadine: oltre al sindaco Vito Marotta, che ha retto l’ombrellino del Santissimo Sacramento, il comandante della polizia locale Alberto Negro, la presidente del consiglio comunale Eligia Santucci, assessori e consiglieri comunali.
A percorrere con Gesù le vie della nostra città, anche il Corriere di San Nicola, grazie alle riprese e alle foto di Nicola Ciaramella e Biagio Pace.
Nel video si possono rivedere tutte le fasi della processione, che si è snodata da Santa Maria degli Angeli a Santa Maria della Pietà attraverso Via Appia, Via Marconi, Via Rossini, Via Leonardo da Vinci, Via IV Novembre, Via Santa Croce, Via De Gasperi, Via XX Settembre, Piazza Parrocchia, Via Bronzetti, Via Cairoli, Largo Rotonda.
Particolari momenti del video sono dedicati alle celebrazioni avvenute presso la Grotta delle Madonnelle e nella Cappella dell’Arciconfraternita in Via Bronzetti.
Infine, l’omaggio conclusivo sul sagrato della chiesa della Rotonda con le emozioni del gonfalone dell’Arciconfraternita che si inchina davanti al Santissimo Sacramento.
Tutto da vedere. Con fede e devozione.

«La solennità del Corpus Domini  -come spiega Don Franco Catrame, parroco di Santa Maria degli Angeli-  nacque nel 1247 nella diocesi di Liegi, in Belgio, per celebrare la reale presenza di Cristo nell'eucaristia in reazione alle tesi di Berengario di Tours, secondo il quale la presenza di Cristo non era reale, ma solo simbolica. Il papa Urbano IV, con bolla Transiturus dell'11 agosto 1264, da Orvieto dove aveva stabilito la residenza della corte pontificia estese la solennità a tutta la Chiesa. All'anno precedente si fa risalire tradizionalmente anche il Miracolo eucaristico di Bolsena. La venerazione del Santissimo Sacramento nacque in Belgio nel 1246 come festa della diocesi di Liegi. Il suo scopo era quello di celebrare la presenza reale di Cristo nell'eucaristia. L'introduzione di questa festività nel calendario cristiano la si deve principalmente a una donna, suor Giuliana di Cornillon, una monaca agostiniana vissuta nella prima metà del tredicesimo secolo. Da giovane avrebbe avuto una visione della Chiesa con le sembianze di una luna piena, ma con una macchia scura, a indicare la mancanza di una festività. Nel 1208 ebbe un'altra visione, ma questa volta le sarebbe apparso Cristo stesso, che le chiese di adoperarsi perché venisse istituita la festa del Santissimo Sacramento, per ravvivare la fede dei fedeli e per espiare i peccati commessi contro il sacramento dell'eucaristia. Dal 1222, anno in cui era stata nominata priora del convento di Mont Cornillon, chiese consiglio ai maggiori teologi ed ecclesiastici del tempo per chiedere l'istituzione della festa. Scrisse una petizione anche a Hughes de Saint-Cher, all'arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaléon (futuro Urbano IV) e a Roberto de Thourotte, vescovo di Liegi. Furono proprio l'iniziativa e le insistenti richieste della monaca a far sì che, nel 1246, Roberto de Thourotte convocasse un concilio e ordinasse, a partire dall'anno successivo, la celebrazione della festa del Corpus Domini. All'epoca i vescovi avevano infatti la facoltà di istituire festività all'interno delle loro diocesi. Si dovette aspettare però il 1264, poco dopo l'elezione al soglio Pontificio proprio dell'Ex Arcidiacono di Liegi, Jacques Pantaleon de Troyes, che già contribui' alla Prima Festa del Corpus Domini in Belgio, ed alcuni anni dopo la morte di suor Giuliana e di Roberto de Thourotte, perché la celebrazione fosse estesa a tutta la Chiesa universale».  

©Corriere di San Nicola  





 





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