Con "Don" Antonio nel Cinquantenario della Marcia della Fratellanza

Santa Maria degli Angeli ricorda la manifestazione organizzata nel 1972 dal Movimento Giovanile Missionario.
Venerdi 21 ottobre Santa Messa, con S.E. Pietro Lagnese, e poi l’intervento dell'amatissimo cittadino onorario di San Nicola la Strada, Mons. Antonio Pasquariello, allora Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano e giovane guida della parrocchia.
Antonio Serino, coordinatore del Gruppo Famiglia Betania, accoglie l'invito di Lucio Bernardo, che fu tra i fautori del movimento: “Bisogna dare aiuto concreto ai giovani, forza prorompente della società, che siano desiderosi di voltare pagina e di dare una impronta alla propria esistenza”.


Cinquant’anni fa, nel primo pomeriggio di un sabato di ottobre, si svolse la "Marcia della Fratellanza", organizzata dai giovani dell’MGM (Movimento Giovanile Missionario) diocesano, espressione della Pontificie Opere Missionarie.
Il corteo, partito da Piazza Parrocchia in San Nicola la Strada, si snodò attraverso via Santa Croce, via Acquaviva, via Roma, via Don Bosco, via Colombo e Piazza Mercato, via Crispi per concludersi nel piazzale antistante la Cattedrale di Caserta, con raccolta di fondi in base ai chilometri percorsi dai partecipanti.

Per ricordare e celebrare la manifestazione del 1972, che, come recita un comunicato stampa del giornalista Lucio Bernardo, è stata inconsapevole antesignana della marcia della pace che si svolge ogni anno ad Assisi (e a Caserta per la nostra diocesi), Venerdì 21 ottobre, alle 18, nella chiesa parrocchiale di Santa Maria degli Angeli a San Nicola la Strada, si terrà una celebrazione eucaristica alla quale interverrà il Vescovo S.E. Mons. Pietro Lagnese.
Al termine della messa, sono previsti gli interventi dell’amatissimo Mons. "Don" Antonio Pasquariello, cittadino onorario di San Nicola la Strada dal 15 maggio 2021, allora Direttore dell’Ufficio Missionario Diocesano e parroco di Santa Maria degli Angeli. 

Su invito del caro amico Lucio Bernardo, uno dei fautori della costituzione del gruppo sannicolese dell’M.G.M., anche la nostra Famiglia Betania della parrocchia di Santa Maria degli Angeli aderirà all’iniziativa e ciò personalmente mi rallegra non poco vista anche la mia partecipazione all’epoca in quel Movimento di cui ancora oggi avverto una certa nostalgia, certamente dovuta alla emotiva adesione alle attività allora svolte o forse per il comune senso di appartenenza che ci spingeva tutti, giovani animati da puro spirito missionario, a fare qualcosa che potesse aiutare le popolazioni in difficoltà (allora, come oggi, ce n’erano, con problemi diversi ma pur sempre esistenziali)”.

A riferirci è Antonio Serino, coordinatore del Gruppo Famiglia Betania, preziosa realtà parrocchiale fondata negli anni passati dall’ex Parroco di Santa Maria degli Angeli, Don Franco Catrame.
La famiglia Betania di San Nicola la Strada, infatti, -continua Serino- si presta all’accoglienza delle problematiche di tanti ma, in particolare della propria comunità laddove si riscontra, nonostante i sistemi assistenziali, un livello di sopravvivenza abbastanza pericoloso. Non a caso la formazione impartita finora dal caro Don Franco Catrame e ripresa, fin da subito, dal dinamico Don Antimo, nuovo parroco di San Nicola la Strada, spingono il gruppo parrocchiale ad interessarsi non solo della parrocchia ma a prestare orecchio anche alle necessità di altro genere di cui abbisogna la società di oggi: ascolto, partecipazione e condivisione. E così, in armonia con quanto prevede il cammino sinodale voluto da Papa Francesco e in aderenza alle richieste del nostro Don Antimo, la Famiglia Betania parteciperà a tutte le iniziative volte ad accentuare l’interesse per un cammino univoco, fraterno e per una maggiore presa di coscienza della famiglia. Per questo motivo Famiglia Betania si sta dedicando sempre più alla propria formazione per essere pronta alle necessità che ne richiedano l’intervento. Già in sede di incontro sinodale, infatti, ha opportunatamente richiesto la necessità di una pastorale che ponesse nuove basi per rivitalizzare il tessuto sociale, che non prevedesse solo interventi statali o simili, ma anche una adeguata politica ecclesiale che tenesse conto della necessità di dover intervenire a livello centrale per far fronte allo spopolamento delle chiese, dovuto a tanti fattori che adesso si sta cercando di individuare e risolvere ma che richiedono l’unità e l’adesione di tutti. Prendendo a prestito le parole del Vangelo, bisogna farsi servi inutili se si vuole portare a casa risultati positivi per il benessere dell’intera società. I progetti della Famiglia Betania di San Nicola riguardano innanzitutto la famiglia, piccola chiesa domestica, primo nucleo sociale, struttura di primaria educazione: termini che hanno perso il significato visto che proprio la famiglia oggi è posta nell’angolo del dimenticatoio in tema di politiche che salvaguardino la sua funzione istituzionale. E poi i giovani, questa forza prorompente della società che è vistosamente lasciata a sé stessa, e quindi alla sua necessità di trovare una soluzione ai propri bisogni senza poter contare sull’aiuto o sull’assistenza di organi votati a questa funzione. La Famiglia Betania vuole dare un aiuto concreto alle famiglie ed ai giovani che siano desiderosi di voltare pagina e di dare una impronta alla propria esistenza, che vogliano farsi assorbire dall’indifferenza e dall’apatia che caratterizza l’intera società. Forse è proprio per questa umiltà e per la sua attività, molto spessa nascosta dietro al palcoscenico, che il piccolo nucleo della famiglia Betania sta crescendo e speriamo continui a crescere, nella speranza di poter affrontare le sfide che pervengono dal mondo esterno”. 
 
©Corriere di San Nicola 
diretto da Nicola Ciaramella