Il Narcisismo: maschile o femminile?

-per la rubrica "silenziosaMente" a cura della D.ssa Graziella Vingelli, psicologa psicoterapeuta-



Chi non ha raccontato, almeno una volta, ad un bambino la favola di Biancaneve, una delle più conosciute dei fratelli Grimm?

E quanti bambini hanno imparato ad identificare il “cattivo” nella figura antipatica della regina boriosa, che ogni giorno interrogava il suo specchio magico per sentirsi ripetere che “al mondo non c’è nessuna che sia più bella di te”? La figura della regina cattiva, superba e vanitosa, identifica un disturbo di personalità a cui è stato dato il nome di una figura mitologica dell’antichità: Narciso. Quel Narciso che si innamorò perdutamente delle sue immagine e cadde e morì specchiandosi nel fiume che rifletteva la sua immagine. Erroneamente si ha la credenza che i narcisisti siano prettamente gli uomini. In realtà la personalità narcisista e il disturbo narcisistico riguardano anche le donne ma le narcisiste donne restano maggiormente nell’ombra e sono meno facilmente riconoscibili. Restano nell’ombra perché i loro partner sono restii a parlare delle difficoltà della coppia e ancora di più a chiedere aiuto per “liberarsi” da una relazione malata, provando vergogna e imbarazzo, figlio di un clichè socialmente ancestrale: l’istinto di conservazione dell’immagine del maschio alfa che non concepisce la “perdita” e la prostrazione a favore del sesso opposto (più debole fisicamente e che non si confà alla prestanza costituzionale del maschio). Mentre le donne che vivono una relazione insoddisfacente sono più propense e abituate a chiedere un aiuto professionale, spinte da una legittimazione sociale, gli uomini emotivamente abusati da un partner narcisista tentano di risolvere da sé (per paura di apparire deboli o per il timore di non essere creduti). Pertanto le relazioni disturbate in cui è la donna a presentare caratteristiche narcisistiche vengono alla luce con più fatica. L’immagine che la donna narcisista patologica : è quella di una persona gentile e disponibile, fino ad essere una vera martire che si sacrifica per altri che non la ricambiano mai abbastanza. Nella dimensione della coppia opera invece un abuso emotivo dell’altro, non considerandone i bisogni, denigrandolo costantemente e minacciando continuamente di ritirare il proprio affetto per punizione.  Il partner o la partner restano perciò invischiati nella paura di perderla, paura di cui la narcisista nutre la propria fragile immagine di sé, sentendosi più forte. I partner tentano disperatamente quanto inutilmente di soddisfarla perché temono di ritrovarsi persi senza una personalità così (apparentemente) forte e sicura accanto, o perché, essendo molto spesso persone profondamente empatiche, vogliono a tutti i costi salvarla, quando la narcisista si presenta come vittima bisognosa.  La relazione diventa perciò un luogo di sofferenza in cui si susseguono distacchi, ricongiungimenti, tradimenti, furiose liti e gesti di riappacificazione grandiosi, in cui la narcisista pretende di cambiare l’altro senza mai riconoscerne e apprezzarne gli sforzi, e l’altro a sua volta non riesce ad abbandonare uno schema relazionale in cui deve tollerare tutto e mettere da parte le proprie necessità.

I principali sintomi del narcisista

  • Crede di essere speciale
  • Non è empatico/a nella fattispecie: è poco capace o non riesce a “mettersi nei panni altrui”
  • Si pone sempre al centro dell’attenzione, pretende che l”occhio di bue” sia sempre puntato su di sé, come se lui/lei fosse il/la protagonista di un film in continua proiezione nel proprio “cinema multisala” mentale.
  • Si aspetta sempre un trattamento speciale, privilegiato. Si sente il naturale destinatario di ogni lode e di ogni premio.
  • Tende a reagire in maniera eccessiva alle critiche o all’ abbandono.

Disturbo narcisistico di personalità

Al narcisista, in un certo senso, manca il contatto con la realtà. Il bisogno di sentirsi speciale, grandioso, lo porta ad avere difficoltà a vedere razionalmente la realtà, coglierla in maniera obiettiva, soprattutto in relazione a comportamenti o tratti della sua persona negativi.

Perché si dice che il narcisista è un manipolatore affettivo?

Il narcisista affronta il rapporto con gli altri in maniera non sincera, si comporta in un modo o in un altro, a seconda delle situazioni, per suscitare impressioni positive. Poiché desidera ardentemente suscitare ammirazione, simula interesse per il prossimo, maschera il disprezzo per gli altri con molta abilità, sa come mostrarsi simpatico e attraente. Si atteggia per raggiungere il suo scopo, non è una persona autentica. Utilizza abilmente comportamenti seduttivi, comportamenti atti a ottenere simpatia, benevolenza, maschera emozioni negative. È talmente abile che anche le persone a lui più care, come il partner, possono pensare che il rapporto vada bene, anche se non è così. In realtà, spesso solo dopo un po’ di tempo chi gli sta vicino e gli vuole bene conosce il dolore che il narcisista può provocare.

 

Come uscire da una relazione con un narcisista

Un partner narcisista condizionerà per sempre la vostra vita: crea una relazione di dipendenza affettiva (per saperne di più leggi l’articolo precedente: “La dipendenza affettiva-come riconoscere il mal d’amore”) .Il/la narcisista si nutre delle energie del proprio partner, mette in campo strategie “manipolatorie” volte a tenere sotto controllo l’altro. Messaggi, pianti, ricatti morali, minacce:il manipolatore è disposto a tutto! Allora cari lettori, sia uomini che donne, facciamo attenzione perché il narcisismo non è qualcosa che riguarda solamente gli uomini ma che purtroppo si sta diffondendo a macchia d’olio anche nell’universo femminile. Avrete bisogno di molta forza morale e fermezza per non cedere ai suoi tentativi. Non sarà facile affrontare questa fase da soli, il pensiero spesso ricadrà su di lei/lui e sembrerà una montagna insormontabile. Una giusta strategia psicologica può aiutarti ad affrontare tutto questo e ad uscire da questa situazione “malata”. Rivolgiti ad un esperto: il narcisismo può attecchire tendenzialmente un po’ in tutti noi perciò dobbiamo saperlo riconoscere, evolverlo e starne alla larga. 

Dott.ssa Graziella Vingelli
Psicologa- Psicoterapeuta in formazione
Esperta in Disturbi Specifici dell'Apprendimento
Iscritta all'albo dell' Ordine degli Psicologi della Regione Campania n°8491 Instagram: @psicologagravingelli
Tel: 3517009985
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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