La "Manna di San Nicola"

Diramato il calendario delle celebrazioni in onore del Santo Patrono.
Accorato messaggio di Don Antimo, che invita i fedeli a pregare per le vocazioni. 
Ma che cos'è la Manna di San Nicola?...

 


"La festa liturgica del nostro Patrono San Nicola -ha scritto il parroco Don Antimo Vigliotta nella locandina diffusa a mezzo pagina facebook di Santa Maria degli Angeli- vuole aiutarci sempre di più ad aprirci alla speranza. Quest'anno vogliamo in modo particolare pregare per le vocazioni: la messe è abbondante ma sono pochi gli operai. Questi giorni di preghiera e di animazione vocazionale possano risvegliare in tutti, ma soprattutto nei giovani, la gioia di seguire Gesù, così come ha fatto San Nicola. Tra le tempeste della vita non abbandoniamo la nave, ma restiamo saldi nella fede perché abbiamo la certezza che Gesù è al timone".

Con questo sentito messaggio, Don Antimo Vigliotta ha rivolto a tutti i cittadini e fedeli sannicolesi auguri di vera pace e comunione in occasione della prossima ricorrenza del 6 dicembre, festa liturgica di San Nicola, Patrono della città di San Nicola la Strada. 

E' la premessa all'importante programma che il parroco di Santa Maria degli Angeli ha diramato, in cui campeggiano il tema della vocazione e il Solenne Triduo.

Al termine di tutte le celebrazioni, ci sarà la benedizione con la "Manna di San Nicola".  

La "Manna di San Nicola"... forse non tutti sanno cos'è.  
Una storia tra devozione e leggenda...
In molti non riescono a spiegarsi il perché di questo fenomeno strabiliante che ha dell’inverosimile, la “manna”, ossia l’acqua che si forma nella tomba del Santo, già ritrovata anticamente nella Basilica di Mira.
Data l’incredibilità dell’evento e la presenza di molti superstiziosi, sono varie le teorie a riguardo. C’è chi dice che si tratta di un vero e proprio miracolo, dove il liquido proverebbe proprio dalle ossa del Santo. Altri dicono che la manna uscirebbe dai marmi della tomba nella quale è riposto il santo. Altri ancora che la manna sia prodotta da un fenomeno chimico di condensazione vaporosa, di origine naturale.
Tra le varie opinioni si può affermare con certezza, data dal laboratorio di chimica di Bari nel 1925, che la manna è un’acqua di particolare e intensa purezza.
Il fenomeno strabiliante ha dell’inverosimile; in realtà, le ossa restano chiuse nella tomba durante tutto l’anno fino alla sera del 9 maggio, quando davanti a tutta la folla viene aperto il foro dal quale fuoriesce la manna di San Nicola, la cui raccolta è resa possibile grazie alla conformazione della tomba, leggermente scoscesa verso il centro. 

Come ogni anno, la festa liturgica di San Nicola vivrà il suo momento centrale con la messa celebrata dal Vescovo Mons. Pietro Lagnese, il 6 dicembre, alle ore 18 in Santa Maria degli Angeli. 

©Corriere di San Nicola