La nonviolenza è l'unica arma della Pace

E' uscita l'ultima canzone di Agnese Ginocchio, una delle più famose peace-singer italiane: ennesima testimonianza di impegno artistico e sociale nel nome del più grande ideale umano. 


E' tutto spiegato in modo sublime nel testo di YouTube a corredo del suo capolavoro. Agnese Ginocchio offre un'altra ampia dimostrazione di quanto sia incessante, sempre più crescente, insostituibile il suo impegno nel mondo della musica al servizio della Pace. 

«Un colpo allo stomaco alla vigilia delle festività natalizie, un “augurio scomodo” come lo ricordava don Tonino Bello profeta di Pace».

Così afferma la presidente della sezione casertana del "Movimento Internazionale per la Pace e la Salvaguardia del Creato - III Millennio" nelle note di presentazione del suo ultimo brano, corredato di video, dedicato al dramma palestinese, attraverso il quale intende denunciare l’ennesima violazione dei diritti umani». 

«A 75 anni dalla dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo a che punto siamo? In Palestina  -continua Agnese Ginocchio- si sta assistendo all’inferno in diretta, a qualcosa di catastrofico, come lo ha definito il segretario generale dell’ ONU Guterres; non è più accettabile umanamente parlando, non è più tollerabile, si sta assistendo a un genocidio dove ogni diritto umano viene calpestato, siamo di fronte alla violazione di tutti i trattati e delle convenzioni internazionali, volti a salvaguardare le popolazioni civili dalle guerre e da ogni forma di occupazione». 

«Il brano dal titolo “La Nonviolenza è l’unica arma della Pace” culmina con un impellente inciso in cui si implora il “Cessate il fuoco”. Testo e musica composti già nell’anno 2006, sì, perché il dramma palestinese va avanti da oltre 75 anni, ma che adesso, alla luce del riacutizzarsi degli eventi, è stato ripreso, aggiornato e completato infine con arrangiamenti curati dal maestro Niki Saggiomo di Napoli, che ha realizzato come solo lui sa fare, un encomiabile lavoro interpretando alla lettera il mio stato d’animo. Al brano ha partecipato nel suono delle percussioni eseguite dal vivo anche il maestro Massimiliano Monachello di Napoli».

Il brano inizia con una frase recitata da Agnese, in cui ricorda che ”un disastro non colpisce un solo popolo ma tutti indirettamente perchè parte dello stesso popolo, dell’unico popolo, che è il mondo… siamo tuti la stessa umanità e che di fronte agli scontri di civiltà occorre scegliere la strada risolutiva che è la “Nonviolenza”, l’unica forza della Pace”.

La cantautrice vuole far comprendere che non si può voltare lo sguardo altrove, perché il dramma di un popolo è il dramma dell’intera umanità, è il dramma di ciascuno e come tale “ci deve interessare”, come ricordava don Milani.

«L’ “I Care” di don Lorenzo Milani, che fu obiettore di coscienza e di cui quest’anno ricorre il 100° anniversario della nascita, deve divenire il nostro stile di vita. Nel video si alternano scene di sofferenza, di guerra, madri che piangono i loro figli morti, le donne in nero che manifestano in solidarietà con le donne palestinesi e immagini di bambini dilaniati e traumatizzati dalle bombe con l’immagine del bambinello Gesù palestinese che si erge sopra le macerie provocate dalla guerra, a quelle dei volti e degli amici della Nonviolenza, i costruttori e i partigiani di Pace, ovvero, coloro che ogni giorno dal basso, nonostante l’indifferenza e i muri della civilissima Europa, continuano a mobilitarsi e a scendere nelle piazze per la causa della Pace, senza la quale non potrà esserci un futuro».

Il video riprende momenti tratti dalle mobilitazioni della “Fiaccola della Pace”, svolte nella provincia di Caserta, nel napoletano e in Campania, terra di cui l’artista è originaria e dove opera mobilitando in primis le scuole e gli enti locali, le associazioni e realtà sensibili, incitando tutti ad aderire a questo importante progetto educativo attraverso i percorsi della memoria storica dei 100 anni dalla prima guerra mondiale.

Le marce con la Fiaccola della Pace sono delle vere e proprie fiumane di bambini e giovanissimi che rappresentano la “Città del futuro”, ossia i volti della Nonviolenza che abbiamo il dovere di proteggere e di consegnare a loro un futuro non impossibile che sarà possibile solo se agiremo ogni giorno con la parola Pace.

Inoltre marce per la Pace e presidi di Pace contro la guerra, presidi nelle piazze a sostegno dei diritti umani e del popolo palestinese e la “Staffetta dell’umanità”.

Tra i volti del video, Mons. Raffaele Nogaro, vescovo, maestro della Pace, che a Caserta ha dato e fatto tanto per questa causa.

«Alla sua Scuola ho imparato la Pace, a lui confido le mie ansie, le mie imprese, i muri che devo talvolta affrontare per amore della Pace; ogni volta che vado a trovarlo mi infonde speranza, sicurezza, mi incoraggia, mi sostiene. La sua azione carismatica è per me balsamo che lenisce tutte le ferite procurate dai seminatori di tenebra. Ed è proprio a lui  -conclude Agnese Ginocchio-  che sento di dedicare questo mio ultimo progetto musicale».

©Corriere di San Nicola