Dieci anni fa volò in cielo Gaetano Piccirillo

Il 7 gennaio 2014 un giovane dagli occhi luminosi fu improvvisamente strappato alla vita. Studiava Ingegneria, era appassionato di musica, fu allievo dell’accademia musicale di San Nicola la Strada.



Sono passati dieci anni.
Il 7 gennaio 2014 Gaetano non ne aveva ancora compiuto venti.
Era di pomeriggio.
Gaetano aveva appena sostenuto il suo primo esame presso la facoltà di Ingegneria di Napoli. Si sentì improvvisamente mancare e cadde a terra. I suoi compagni lanciarono subito l’allarme. Arrivarono i soccorsi. Non ci fu nulla da fare. La luce dei suoi occhi si era già spenta. 

Il ricordo della sua bara composta il giorno dopo nella cappellina della sala mortuaria del Policlinico è tra i più atroci che io abbia mai provato. Un dolore sempre presente. Lo stesso dolore di dieci anni fa.
Ero appena uscito da una visita di controllo al Pascale, dove poco tempo prima ero stato operato. Il mio fisico non si era ancora ripreso completamente. Percorsi a piedi tutto il tratto da Via Mariano Semmola all'obitorio del Policlinico, dove rimasi per molte ore. Faceva freddo, ma non lo sentivo; me ne accorgevo dalla gente incappottata che incontravo. C'era sicuramente Qualcuno che mi sosteneva.
Tina Serino, la sua mamma, funzionaria dell’Inps, mia adorata cugina, con quella forza che solo il suo dolore incredibile poteva donarle, gli parlava accarezzandogli il viso che sembrava sorriderle. Gli raccomandava le ultime cose prima della partenza verso l’eternità. Lui la ascoltava, con serenità sconvolgente; nei suoi occhi c’era lo splendore della sua giovinezza.
Giovanni Piccirillo, il suo papà, sottufficiale della Guardia di Finanza, era seduto lì, a poca distanza da quel corpo che solo il suo strazio riusciva a muovere, nell’attesa di risvegliarlo per tornare a casa insieme.

Sono trascorsi 10 anni.

Gaetano amava la musica. Aveva studiato all’Accademia Musicale di San Nicola la Strada, che nel mese successivo alla sua scomparsa, il 22 febbraio, nella ricorrenza del suo compleanno, gli dedicò un concerto.

Gaetano, non mi stancherò mai di tenere accesa la fiamma del tuo ricordo. Gaetano, mi sei sempre davanti agli occhi. Sei parte del mio cuore. E' eterno lo splendore del tuo sorriso.

Nicola Ciaramella
©Corriere di San Nicola