GLI SCENARI DELLE PROSSIME “POLITICHE”

In Campania è l'occasione per fare un po' di "pulizia"... 


La scelta di Veltroni  e del Partito Democratico di non fare coalizione con i partiti che avevano dato vita al precedente Governo di  centro sinistra, ha avuto il pregio di dare uno scossone salutare  alla politica italiana.

Innanzi tutto, in un paese come il nostro, la scelta della coerenza al posto della convenienza ha rappresentato uno shock per il sistema politico italiano, riformista a parole e conservatore nella sostanza.

Portare la crisi in Parlamento e chiedere un voto esplicito, spingere fino al martirio il tentativo di Marini di formare un Governo per le riforme e per il cambiamento della politica, è stato un cammino non capito e mal sopportato dall’insieme dei partiti e dei giornali.

Al termine di questo percorso la dichiarazione di andare da soli del Partito Democratico, ha rappresentato una svolta nel modo di pensare e di essere della politica italiana.

Infatti, Berlusconi, che dopo 14 anni di presenza nella politica italiana e dopo due governi fallimentari, dall’alto dei suoi 71 anni, non può presentarsi come una novità, ha dovuto prendere atto che doveva necessariamente cambiare registro, i sondaggi lo davano già in discesa.

Ed ecco che diventa realtà il Partito delle Libertà, nato per strada, in Piazza San Babila a Milano, per rispondere al grande movimento di elettori delle primarie del Partito Democratico, che avevano votato in massa il Segretario e la assemblea costituente del nuovo soggetto politico.

Il Partito delle Libertà sarà l’unico riferimento del Centro destra, a cui solo alla Lega è consentito di federarsi, mentre gli altri, senza discussione e senza perplessità devono aderire.

Di colpo sono scomparsi dalla scena politica Alleanza Nazionale, la Nuova Democrazia Cristiana di Rotondi, il movimento della Mussolini, i repubblicani di Giorgio La Malfa di cui nessuno si ricordava più, Dini ed i suoi tre senatori, mentre Mastella ha aperto una trattativa per sapere se gli verranno riconosciuti dieci deputati e cinque senatori.

Nel corso di queste ore si registreranno le scelte del Nuovo Partito Socialista  di Caldoro, mentre la Destra di Storace non aderirà al progetto di Berlusconi.

Scompaiono in questa fase della politica italiana, una serie di partiti politici che provenivano da una antica tradizione: gli eredi del Msi di Almirante, la vecchia Democrazia Cristiana , gli eredi del Partito Comunista  e del Partito Socialita Italiano , che si ritrovano sciolti dentro o affianco al Partito Democratico.

Lo scenario delle prossime elezioni sembra semplificato, una sinistra massimalista guidata da Bertinotti, in cui confluiranno i Verdi , la Sinistra nata dalla scissione dei Democratici di Sinistra , il Partito dei Comunisti Italiani di  Diliberto e Rifondazione Comunista; Il Partito Democratico a cui si federa il movimento Di Pietro e forse i socialisti di Boselli , il Partito delle Libertà con la Lega .

La crisi sta al centro, Casini deve scegliere, o si scioglie nel partito di Berlusconi, o corre da solo con i rischi di rimanere fuori dal Parlamento insieme a Mastella  che deve decidere anche lui di portare i voti alla destra senza più essere il leader di niente, sopportato da tutti per la sua inaffidabilità e per le sue pratiche politiche, che definire moralmente deplorevoli è  un apprezzamento .

Finalmente una resa dei conti seria nella politica italiana.

Questa campagna elettorale si annuncia lunga, complessa e non scontata.

La sfida di Veltroni comincia a fare paura al Centro Destra, anche perché il Partito Democratico  non vuole fare campagna elettorale nei salotti televisivi, dove la rissa fa spettacolo e non si possono spiegare con calma i propri programmi politici.

In questo frangente, al di là di Santoro e Marco Travaglio che ogni tanto lo evocano, di Beppe Grillo e dell’antipolitica  non si hanno notizie, mentre nasce un nuovo movimento che pensa di riorganizzare il centro della politica attorno a Pezzotta ed alcuni fuoriusciti dal movimento di Casini.

Per il momento siamo ancora alla geografia della politica, al posizionamento dei partiti, speriamo che passiamo presto ai programmi politici, ai valori ed alla costruzione di un progetto di futuro in cui si possa vivere tutti un poco meglio.

In Campania, la situazione politica è veramente drammatica, la scelta dei candidati è veramente decisiva  per il Partito Democratico e per le altre forze politiche,

La legge elettorale non è cambiata, pertanto i cittadini non possono scegliere il loro candidato, come si comporteranno i partiti?

Il Partito Democratico  come sceglierà i candidati alla Camera dei Deputati ed al Senato della Repubblica?  In Campania, dopo il disastro di questi mesi evidenziato dalla emergenza rifiuti, tutti si  augurano  che non siano candidate mogli e parenti dei responsabili dello sfascio del Centro Sinistra ed al tempo stesso che nessuno riproponga alcune  figure , che in Campania  non si sono mai ricoperti di grande onore e che non hanno  lavorato per il benessere della collettività.

Perché non pensare ad una lista di persone normali: Lavoratori, pensionati, giovani ,  al mondo del volontariato e del sociale ove ci sono persone eccellenti che ogni giorno costruiscono cammini di speranza?

Speriamo bene che  in Campania siano sconfitti i professionisti della politica, quelli che da 30 anni passano da incarico ad incarico senza mai rendere conto a nessuno e che non hanno mai rappresentato i veri interessi dei cittadini.

L’occasione è propizia per fare un po’ di pulizia. Togliere la spazzatura dalle strade e mandare a casa qualche politico incapace è un sogno di normalità  che stenta a diventare realtà. Adesso è l’occasione propizia: il 13/14 aprile si può fare.

Raffaele Pirozzi e Giuseppe Biasco