Fossa Mastroianni, un “aiuto” dal Forum regionale


In alto, la Cava Mastroianni e Giovanna Maietta. In basso, l'assessore Ganapini e la vasca inutilizzata di Parco Saurino

Emergenza rifiuti: l’ente istituito da Ganapini insiste sulla necessità di “rispolverare” gli impianti già esistenti. Maietta (ComER) “Il super capiente Parco Saurino è la valida alternativa allo Uttaro-bis!


“Gli impianti esistono ed è necessario renderli disponibili!”: questa la ricetta suggerita dal “Forum campano sul ciclo dei rifiuti” al termine dell’ultima riunione, svoltasi alla fine di luglio, incentrata sulla ricerca di una soluzione concreta alla grave emergenza tuttora in corso.
Il nuovo organismo (istituito un paio di mesi fa per volere dell’Assessore all’Ambiente della Regione Campania Walter Canapini) che, come noto, persegue l’obiettivo di promuovere la partecipazione democratica al processo di riorganizzazione del ciclo dei rifiuti in Campania, garantendo la massima informazione e trasparenza nel processo di gestione, ha orientato sin dall’inizio della sua attività l’attenzione su proposte praticabili e sugli strumenti per attuarle, in modo da raggiungere una tangibile riduzione dell’immondizia ed elevati livelli di raccolta differenziata.

Sono intervenuti all’incontro numerosi rappresentanti di enti locali (gli assessori provinciali al ramo o loro delegati di tutte le province campane, oltre ai sindaci di Caivano, Villa Literno e Mercato San Severino), associazioni (coldiretti, confindustria, sindacati, comitati civici, ecc.) ed istituzioni (consorzio Napoli e prefetto). Essi tutti hanno concordato sulla necessità di eseguire in tempi brevi le bonifiche per il risanamento ambientale, di richiedere una verifica del dimensionamento degli impianti di smaltimento, nonché di  individuare azioni concrete per ridurre la produzione di rifiuti e raggiungere qualificati obiettivi di raccolta differenziata.

La relazione conclusiva redatta dall’assise invita sostanzialmente ad utilizzare attrezzature e impianti già realizzati o acquisiti, segnalando opportunamente alcune strutture ed opere inutilizzate tra cui:

-la discarica perfettamente attrezzata sita in località Parco Saurino (CE) della capacità complessiva di circa 300.000 tonnellate, ma facilmente potenziabile fino al doppio di questa volumetria;
-quattro rotovagliatori mobili mai utilizzati, rinvenuti nello stesso luogo e che avrebbero potuto essere abbinati ad altrettanti impianti cosiddetti CDR, consentendo una effettiva separazione della frazione umida da quella secca;
-due impianti di compostaggio della capacità di 30.000 tonnellate all’anno a San Tammaro (CE) e di 8.000 a Caivano (NA), resi inservibili per essere stati destinati a stoccaggio provvisorio di ecoballe e rifiuto talquale; 
-due impianti di compostaggio, siti a Molinara e Teora (AV), rimasti bloccati nonostante le analisi eseguite dall’IPLA di Torino li abbiano giudicati perfettamente corrispondenti ai requisiti di legge;
-un ulteriore impianto di compostaggio nel comune di S. Maria La Fossa;
-un numero imprecisato di impianti mobili di stabilizzazione della frazione organica  per una capacità di almeno 30.000 tonnellate all’anno.

“Quelle del Forum di Ganapini sono proposte molto concrete”, ha affermato la rappresentante del ComER Giovanna Maietta (certamente tra gli attivisti anti-Uttaro più impegnati in questi giorni di torrida estate), che ha così aggiunto: “L’unanime scopo dei rappresentanti ambientalisti è quello di conciliare la gestione del ciclo dei rifiuti con il diritto inviolabile della tutela della salute pubblica e dell’ambiente oltre che di evitare altro sperpero di denaro pubblico già fortemente dissipato a danno del cittadino. Di Ganapini e dei comitati civici va lodato soprattutto il capillare e meticoloso lavoro ispettivo svolto attraverso una serie di sopralluoghi laddove si aveva sentore dell’esistenza di impianti per la trasformazione dei rifiuti”.

Inevitabile, ovviamente, ma è proprio quello che ai sannicolesi interessa maggiormente, la citazione di una delle più importanti “scoperte” fatte dall’assessore regionale all’ambiente, e precisamente “ la vasca già attrezzata con una spesa pubblica di ben 3 milioni di euro che si trova in località Parco Saurino con una capacità di circa 300.000 tonnellate: un impianto già pronto che potrebbe rappresentare la vera alternativa alla cava Mastroianni ma che i nostri amministratori non hanno voluto rafforzare. Tant’è che il sindaco si chiede dove si sverserà dopo Ferrandelle e il presidente della provincia che avrebbe dovuto trovare l’alternativa alla cava Mastroianni fa finta di niente. Cosicché la scelta deliberata dal governo di centrodestra trova pieno sostegno dal centrosinistra casertano che non solo non ha capacità di individuare soluzioni alternative ma si fregia anche di ripudiare quelle altrui. La proposta della discarica di Parco Saurino non può essere accantonata con la giustificazione dell’inidoneità di un luogo già oltremodo inquinato dove attualmente si continua a sversare. E’ risaputo che Santa Maria la Fossa detiene il primato del maggior carico di rifiuti sversato, ma Caserta non è da meno. L’area Lo Uttaro-Mastroianni conta numerose discariche a poche centinaia di metri dalle abitazioni. In un ragionamento logico a parità di inidoneità o inquinamento  e in sintonia con la fase emergenziale il buon senso dovrebbe portare alla scelta di Parco Saurino almeno per  due validi motivi, il primo dei quali lo sperpero di denaro già speso e quello che si spenderà per attrezzare la Mastroianni. Una valutazione dettata da un buon senso che non sembra riguardare chi dovrebbe contribuire con solerzia a risolvere l’emergenza rifiuti. Eppure il gruppo tecnico-istituzionale che scelse Lo Uttaro, oltre alle falsate volumetrie e assenza di rifiuti addusse tra le motivazioni quella della immediatezza dell’utilizzo del sito perché già attrezzato precedentemente dal proprietario nell’abusiva cava Mastropietro...”.

“In una fase di stasi in cui il problema discarica sembra essersi allontanato”, conclude l’esponente ambientalista, “continua l’attività del Comitato Emergenza Rifiuti, che porrà in essere tutte le azioni per scongiurare l’apertura della discarica nella cava Mastroianni!”.

Giovanna Maietta, una garanzia di forte e sveglia presenza per i cittadini sannicolesi e casertani preoccupati, specialmente per le vacanze ancora lunghe, che .... si addormenti la creatura...

nc