ABC DELLA “DIFFERENZIATA”

Prontuario per un corretto smaltimento dei rifiuti: attenti all'olio di frittura!!!

 

Accogliendo l'invito rivoltoci dal consigliere comunale Mimmo Russo, riteniamo utile sottoporre all'attenzione dei nostri lettori un interessante vademecum pubblicato dal quotidiano Il Sole 24 Ore che fornisce alcune risposte in merito ai dubbi più frequenti sollevati in tema di riciclaggio dei rifiuti. Eccone i punti più importanti da tenere presente.

Il tetrapak (i cartoni del latte e dei succhi di frutta) va buttato con la carta. Si tratta infatti di un cosiddetto imballaggio "accoppiato", cioè formato da diversi materiali (carta, polietilene e alluminio) che vengono separati meccanicamente in fase di recupero.

L'alluminio (lattine, scatolette ecc.) va insieme al vetro in alcuni comuni e alla plastica in altri. Dipende dal sistema di smaltimento (in ogni caso è facilmente separabile dai metalli ferrosi perché non è magnetico).

Tovaglioli e piatti di carta, cartoni della pizza ecc. non vanno messi con la carta perché sporchi. Finiscono dunque nell'indifferenziato. Lo stesso vale per piatti, posate e bicchieri di plastica, che non vanno nella plastica perché non sono involucri.

L'olio di frittura non va assolutamente versato nello scarico del bagno perché altamente inquinante. Dev'essere raccolto e portato alle isole ecologiche. Se non potete farlo è comunque meglio assorbirlo con materiali inerti (carta o segatura) e metterlo nell'indifferenziato.

La ceramica e la porcellana (piatti e tazze) non devono essere unite al vetro ma buttate con l'indifferenziato (un solo piatto di ceramica può rovinare la riciclabilità di un intero carico di vetro).

Le pile esaurite sono rifiuti pericolosi e vanno smaltite nei raccoglitori appositi che si trovano in alcuni esercizi commerciali o alle stazioni ecologiche. Lo stesso vale per i farmaci scaduti: mai buttarli nello scarico (neanche gli sciroppi) ma nei raccoglitori ad hoc presso le farmacie.

Gli abiti devono essere messi nei cassonetti di raccolta solo se in buone condizioni. Altrimenti possono andare nell'organico (anche conosciuto come "umido") se si tratta di fibre naturali (cotone, lana, lino ecc.) o nell'indIfferenziato se sono fibre sintetiche.

Ricordarsi sempre di separare i materiali compositi dove possibile: i tappi di alluminio dalle bottiglie di vetro, l'involucro di plastica dai giornali, i tappi di plastica dal tetrapak ecc.

Ridurre il più possibile il volume degli imballaggi: schiacciare bottiglie di plastica e lattine, rompere gli scatoloni.

Risciacquare i contenitori se sono sporchi.