La diatriba Calatia-Jacorossi penalizza il servizio di raccolta rifiuti a San Nicola e Maddaloni: il sindaco Pascariello, determinatissimo nel richiamare le parti in causa al senso di responsabilità, invita i cittadini a servirsi esclusivamente delle tre stazioni ecologiche.
Il consiglio comunale è chiamato intanto a rispondere sul basso livello della differenziata...
“Che fine fanno i rifiuti che i cittadini sannicolesi differenziano? Perché la percentuale di differenziata a San Nicola è attestata al 13,17 per cento appena?”.
Alla specifica interpellanza presentata, come noto, dal capogruppo del Pd Giuseppe Celiento, ha fatto seguito nei giorni scorsi un volantino diffuso dall’indomito Com.ER. che, temendo una nuova ondata di “emergenza”, lancia l’allarme alla cittadinanza sensibilizzandola a presenziare in massa l’importante seduta del massimo consesso civico.
«Nonostante la massiccia partecipazione di migliaia di cittadini sannicolesi che da mesi si sacrificano per portare i rifiuti nelle Stazioni Ecologiche "provvisorie" allestite dai Comune» -così recita il testo- «questo è il magro risultato raggiunto in un anno. E da una settimana il servizio di raccolta è fermo perché l'Unione dei Comuni non paga
Esplicite, oltre che legittime, le “conclusioni” a cui giunge il Comitato: “Vogliamo il rispetto dei nostri diritti e il commissariamento del Comune inadempiente!”.
La cronaca, comunque, dice anche che Pascariello è tra i più dispiaciuti e rammaricati per i disagi e l’inefficienza del servizio di raccolta a cui è costretta la popolazione in seguito al perdurante stato di agitazione indetto dagli operatori ecologici e nonostante l’intervento della Prefettura e l’accordo raggiunto con le segreterie provinciali dei sindacati di categoria.
Non c’è dubbio che egli si stia prodigando per studiare le soluzioni alternative più efficaci per superare quest’altro, ennesimo, momento delicato in tema di smaltimento dei rifiuti: non gli farà certamente piacere assistere all'increscioso spettacolo che rappresentiamo nella foto scattata a pochi metri dalla sua abitazione.
Il primo cittadino, lo ha comunicato a chiare lettere, è deciso ad intraprendere ogni tipo di provvedimento consentito dalla legge nei confronti della ditta Jacta e dell’Unione dei Comuni Calatia per ripristinare in tempi brevi la normale situazione.
Nel frattempo, si susseguono gli inviti -ai quali ci associamo- rivolti all’utenza affinché collabori allo stato di emergenza evitando di conferire rifiuti nei cassonetti stradali e utilizzando, ora più che mai sino al ripristino del regolare servizio, esclusivamente i tre centri di raccolta differenziata istituiti sul territorio.
Fumata nera con ...toni di grigio, intanto, sul fronte dello sciopero indetto dai dipendenti del gestore del servizio che non ricevono lo stipendio dal mese di ottobre. Venerdi in prefettura c’è stata una riunione presenziata dal prefetto Provolo, dal sindaco di Maddaloni Michele Farina, dal consigliere dell’Unione Calatia, Giuseppe Russo, in rappresentanza del sindaco di San Nicola
Le due parti in causa, comunque, si incontreranno di nuovo nei prossimi giorni per cercare, dopo una pausa di riflessione, di trovare un accordo “bonario” che possa soddisfare tutti.
Nel frattempo, l’esempio più significativo e responsabile lo hanno dato gli operatori ecologici, i quali, pur non percependo ancora le dovute spettanze, hanno deciso di riprendere il lavoro.
Una lezione di grande correttezza diretta soprattutto all’amministrazione comunale di Maddaloni, i cui debiti nei confronti di Calatia sono semplicemente vergognosi e fuori di ogni “logica” che possa essere addotta a giustificazione.