Il ComER chiede ufficialmente a Bertolaso e al ministro dell’interno il commissariamento delle amministrazioni di San Nicola e Maddaloni
A San Nicola la strada e Maddaloni è di nuovo emergenza rifiuti. E anche questa volta, la responsabilità è tutta delle Amministrazioni Comunali. Le migliaia di sacchetti che in questi giorni hanno invaso le strade e ingolfato i centri di raccolta, vere e proprie discariche in pieno centro, sono infatti la dimostrazione più lampante dell’inefficienza del sistema di raccolta gestito dall’Unione dei Comuni Calatia e delle ripetute e gravi inadempienze dei due enti locali. Questo Consorzio, creato dai due Comuni per la gestione del servizio di raccolta degli RSU, si è sin da subito rivelato un inefficiente carrozzone mangiasoldi voluto probabilmente soltanto per favorire le varie clientele. Nel Comune di San Nicola il costo di gestione del servizio, già a partire dal 2006 (anno di nascita del consorzio), è raddoppiato rispetto all’anno precedente, a fronte di un servizio assolutamente carente, anche a causa dei continui scioperi del personale che giustamente rivendica il pagamento degli stipendi arretrati. Tant’é che il contenzioso aperto tra l’Unione e la ditta appaltatrice ha obbligato il sottosegretario Bertolaso ad intervenire affidando alla ditta ASIA (che presenterà regolare fattura), il compito di provvedere ad una parziale rimozione dei rifiuti.
Da oltre un anno il Comitato Emergenza Rifiuti, il Comitato per
La tanto sbandierata isola ecologica di San Nicola, la cui realizzazione doveva essere approvata nel consiglio comunale del 4 febbraio scorso, e che tanti sospetti di possibile speculazione ha destato tra i presenti alla riunione, è sparita dalle priorità del Comune.
E a Maddaloni sono stati completamente disattesi gli impegni di realizzazione dei punti di conferimento e gli incontri con il Comitato per la pianificazione della campagna di informazione alla cittadinanza sulla raccolta differenziata.
Cosicché ci ritroviamo, a distanza di ben 10 mesi, con dei centri di raccolta “provvisori”, istituiti a suo tempo su sollecitazione del Comitato Emergenza Rifiuti per mitigare gli effetti dell’emergenza, che ancora oggi non rispettano nessuno dei requisiti previsti dalla legge a tutela della salute pubblica e della sicurezza sui luoghi di lavoro. La differenziazione dei rifiuti, che i cittadini fanno con molto impegno, viene vanificata da scelte a dir poco discutibili come quella di distribuire sacchetti per l’umido non del tutto biodegradabili; segno inequivocabile del fatto, che a differenza di quanto sostiene il Sindaco Pascariello, la frazione umida non viene affatto recuperata. Non si spiegherebbe infatti come mai la percentuale di raccolta differenziata nel Comune di San Nicola si aggira su di un misero 13,07% su base annua o perché i dati per Maddaloni non sono né disponibili ne attendibili. Se a distanza di tanti mesi è di nuovo necessario l’intervento dell’esercito per rimuovere i rifiuti e restituire ai cittadini un minimo di dignità e il diritto alla salute vuol dire che è arrivato il momento che qualcuno paghi per questo immobilismo.
Per questi motivi, il Comitato Emergenza Rifiuti e il Comitato per
Fonte: Comunicato congiunto di ComEr - Comitato Emergenza Rifiuti e Comitato Vivibilità Maddaloni