BASILE RASSICURA I CITTADINI: “L’ACQUA DI SAN NICOLA È POTABILE!”


Nel perdurante silenzio degli organi regionali competenti, è la 4.a commissione consiliare a dare un primo conforto ai sannicolesi.
La "profezia" di Corona...


“L’acqua che sgorga dai rubinetti di casa di San Nicola la Strada è potabile!”.
La rassicurazione arriva direttamente dalla IV^ Commissione consiliare Igiene e Sanità/Ecologia/Nettezza urbana/Annona presieduta da Francesco Basile e composta da Agostino Zampella, Raffaele Russo Spena, Domenico Russo, Giuseppe esposito, Gabriella D’Ambrosio e Giuseppe Celiento.

“Abbiamo avuto modo di visionare nel corso dell'ultima riunione della commissione” - ha detto Basile - “la copia delle analisi sulla potabilità dell'acqua pervenuta al Comune e posso tranquillamente rassicurare tutti i cittadini di San Nicola in proposito”.
Come noto, sono innumerevoli le “perplessità” e i dubbi sollevati ultimamente sulla questione dai cittadini (vedi, tra l’altro, La Posta dei Lettori su questo sito), ma anche il sindaco si era già mosso al riguardo. Pascariello, lo scorso 5 giugno,
a seguito della nota dell’Arpac relativa agli esiti delle analisi effettuate sui campioni delle acque sotterranee prelevati dai pozzi ubicati nelle zone che eccedono i limiti di legge per quanto riguarda la concentrazione di arsenico e di metalli tossici, aveva vietato l’uso dell’acqua emunta dai pozzi siti nell’area ex Saint Gobain e aree limitrofe per uso irriguo e privato.

Per dovere di cronaca e per renderle giusto onore, non va comunque dimenticato quanto ebbe a scrivere al riguardo nel 2008 una cittadina sannicolese, la d.ssa Giovanna Corona, nella sua tesi di laurea in biotecnologie sulle acque di falda dell’area di San Nicola la Strada (pubblicata dal Corriere di San Nicola e richiestissima da enti e studiosi: consultasi il link Alle falde di SanNicola), in cui, a conclusione di una specifica allarmante analisi, lanciava un severo monito ai governanti affinché mai abbassassero la guardia.

Nel contempo, il primo cittadino sannicolese, a seguito delle diverse lamentele dei cittadini circa la diversa qualità dell’acqua erogata (temperatura, sapore e colore, rispetto a quella precedentemente erogata, nonché un notevole calo di pressione), aveva anche inviato una richiesta alla Regione Campania (Gestione Acquedotto ex Casmez e Servizio Acquedotto), e per conoscenza all’Azienda Sanitaria Locale CE/1 – Distretto 25 di Caserta, per chiedere notizie in merito e per conoscere quando si tornerà alla normalità.
Ma finora nessuna risposta è giunta, se non quella (peraltro non ufficialmente richiesta) del solerte e sempre attento Basile, non meno preoccupato dei suoi concittadini, che conferma che l’acqua erogata dall’acquedotto comunale rientra nei limiti previsti dalle norme in materia: essa è dunque potabile.
Speriamo in altre attesissime conferme da parte degli organi competenti in materia.