“PESSIMISMO O CONSAPEVOLEZZA?”


Il messaggio augurale del WWF Caserta


«Cari Amiche, Cari Amici,
nel sentire i discorsi, i comunicati e gli interventi dei nostri amministratori, sembra di vivere in uno stato di "ipnosi collettiva", in un contesto sociale ed ambientale in cui tutto va bene e se qualche disagio viene percepito dipende dai soliti pessimisti ....ovvero .......gli ambientalisti....nello specifico del WWF.
Proviamo a fare insieme qualche riflessione sui punti di criticità che riguardano il nostro territorio.

-Il 2010 è stato l’anno internazionale della biodiversità e, oltre all'impegno spasmodico del WWF, le ns. istituzioni hanno risposto molto freddamente come se la tematica riguardasse esclusivamente un club di fanatici nostalgici esperti del settore. Non abbiamo registrato nel corso dell’anno alcun segnale in positivo per la tutela della fauna, dei parchi, degli habitat naturali e del mare, che sarebbero invece assolutamente necessari in una provincia che divora ogni anno una percentuale preoccupante del patrimonio di biodiversità e di territorio. Tutti sordi davanti all'evidenza, testimoniata a livello mondiale, in cui proteggere e conservare la propria biodiversità rappresenta l'unico volano a costo e impatto zero di valorizzazione economica e sociale del ns. territorio. Ha fatto eccezione al deserto totale d’interesse, il Settore Foreste della Regione Campania, che, in collaborazione con l'assessorato regionale competente e il Liceo "Quercia" di Marcianise, ha fortemente voluto realizzare un percorso sulla biodiversità sul territorio dei Monti Tifatini.

-Rifiuti: E' sempre antipatico dire "l'avevamo detto", ma i documenti dimostrano che realmente "l'avevamo detto". Null'altro, se non una nuova emergenza, ci si poteva attendere da un ciclo "irrazionale" dei rifiuti, senza piattaforme per l'umido (in provincia di  Caserta attendiamo con trepidazione l’attuazione prevista dall’attuale Amministrazione che dovrebbe prevedere in tempi brevi la chiusura del ciclo dei rifiuti nella ns. provincia) con una raccolta differenziata spesso di "carta" e nelle migliori circostanze, imposta, nella diffidenza generale. La TARSU  (tassa sui rifiuti, calcolata su superficie abitativa) da noi pagata è la più alta d’ Italia e della TIA (tariffa igiene ambientale, calcolata sulla produzione reale di rifiuti) da abbinare alla premialità per le famiglie "virtuose", se ne è parlato solo in fase di start-up nei comuni in cui essa è partita. La raccolta differenziata, molto spesso, è stata banalizzata nella sola distribuzione di sacchetti di colore diverso da ritirare, più o meno puntualmente in vari giorni della settimana (frequenti le segnalazioni che gli auto-compattatori mischiano tutti i rifiuti insieme), che è condizione necessaria, ma assolutamente non sufficiente per la sua buona riuscita. La raccolta differenziata è stile di vita e, in quanto tale, va incentivata continuamente presso scuole, famiglie, incontri con comitati di quartiere... per diffonderne la cultura, per allargare la condivisione del progetto e raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi: le famose 5R del WWF: Riduci, Riusa, Ripara, Recupera, Ricicla . Ha fatto eccezione, in questo contesto, il comune di Camigliano, con tutti i problemi che tutti conosciamo. Quando abbiamo provato a proporre esperienze felicemente realizzate in altre regioni italiane di riduzione a monte dei rifiuti, a cominciare dai mega-centri commerciali, ci hanno guardato come dei marziani, eppure nell'evoluto Piemonte, così come in Lombardia, il sistema funziona e sono state create  nuove professionalità e, quindi, posti di lavoro. In Campania, invece, si progettano solo termovalorizzatori: a quello di Acerra sembra che ne aggiungeranno altri 4 e poi, come se non bastasse, si inizia a sentire qualche proposta, sottovoce, di costruire un altro mega-impianto "al plasma" per "incenerire" il pregresso accumulato nei 16 anni di gestione ordinaria di una crisi straordinaria, nelle colline di rifiuti imballati, le cosiddette ecoballe (6-8 milioni solo nel Comune di Giugliano di Napoli).  

-Rifiuti pericolosi: spesso la percezione visiva fa soffermare l'attenzione esclusivamente sui "panettoni" come quello de Lo Uttaro che, per fortuna, grazie all'impegno ostinato del Sindaco di Caserta, è stato rimosso. Non dimentichiamo però che la Provincia di Caserta è stata per anni considerata come sversatoio di rifiuti pericolosi, ma siccome questi non sono visibili spesso vengono dimenticati. Un tipico esempio è Masseria Monti (che ricade all'interno del Foro Boario di Maddaloni , in un crocevia di circa 200.000 abitanti), ove sono stati accumulati, per anni, innumerevoli fusti di sostanze estremamente tossiche e pericolose, con fuoriuscite di vapori che poi si sono depositati su terreni da pascolo per ovini e/o utilizzati per la coltivazione di ortaggi a foglia larga. Come per Masseria Monti, per la quale il Wwf ha chiesto una tempestiva bonifica, così è necessario identificare e, in attesa di interventi radicali, mettere almeno in sicurezza, tutti gli altri siti compromessi dai veleni dei trasporti illegali.    

-Cave: la V.I.A. (Valutazione di Impatto Ambientale) ha decretato che le attività estrattive sono incompatibili con il costruendo policlinico. In alternativa il Piano Regionale delle Attività Estrattive del 2006, al quale il WWF si è fortemente opposto insieme ad altre associazioni ambientaliste, offre agli impianti di estrazione la possibilità di delocalizzarsi e cavare per altri 50 anni indicando più di  20 alternative diverse in altrettanti comuni in zone, spesso, di ampio pregio naturalistico. Ma la Regione Campania nel sottoscrivere il protocollo d’intesa ha permesso di investire circa 300 milioni di euro per la costruzione del policlinico a Caserta; ebbene dopo ben 20 mesi di conferenze di servizi e di braccio di ferro tra i vari uffici legali e grazie all'inspiegabile assenza della Sovrintendenza di Caserta, che ha generato il silenzio assenso, si è arrivati al risultato che si può continuare a cavare in contrasto a quanto dalla stessa regione programmato e deciso per il policlinico, i cui lavori sono in stato di avanzata realizzazione: la Regione in pratica da una parte autorizza la costruzione del policlinico che viene dichiarato incompatibile con cave e cementifici, e dall'altra autorizza gli stessi a continuare a funzionare ed a cavare. Il Piano delle Attività Estrattive (PRAE) prevedeva anche la ricomposizione ambientale delle aree di cava dismesse: capitolo mai affrontato in maniera sistematica, salvo a proporre, come successo recentemente, di ricomporre le stesse cave con i rifiuti solidi urbani. In  una situazione in cui il rimedio potrebbe essere ancor più devastante del problema stesso, non ci resta che attendere l'esito del  ricorso del WWF  Italia attualmente al Consiglio di Stato.

-Vivibilità: se Caserta è risalita di qualche posizione nella classifica della vivibilità in Italia, è grazie alla discussa isola pedonale, nonostante siamo, ancora una volta, ultimi nella classifica nazionale per il numero dei mq. a disposizione di ogni cittadino di Caserta. Da anni è dimostrato che, se ben progettata e ben inserita, l'isola pedonale produce effetti positivi nell'immediato e nel lungo periodo: coniugare ecologia ed economia fornisce subito un incremento alle attività commerciali, una riduzione dei livelli di smog e rumore accompagnato da una crescita del numero di utenti del trasporto pubblico e poi una miglior tutela di monumenti e patrimonio storico-artistico, una valorizzazione turistica, un generale aumento della vivibilità cittadina. A questo si aggiunge il miglioramento della sicurezza stradale: in Italia, è nei centri urbani che si verifica il maggior numero di incidenti , più di tre quarti del totale, con 1.892 morti e 223.166 feriti nel 2009, pari rispettivamente al 44,7% ed al 72,6% del totale . Ma a Caserta, la ZTL resta un'utopia sotto assedio e già da qualche tempo alcuni futuri candidati alle prossime amministrative promettono, a coloro che ad essa sono contrari, un forte ridimensionamento. Di piste ciclabili si parla solo come occasioni perdute. La mobilità collettiva, in considerazione dei recenti scandali che hanno investito l'azienda di trasporto pubblico provinciale, è un sogno. Dopo l'esperienza positiva del Natale 2009, ci aspettavamo una successiva crescita della ZTL di Caserta in cui si dava maggior spazio alla creatività degli artisti casertani che avrebbero potuto riempire il contenitore "isola pedonale" di cultura e non solo di commercio e magari realizzare, al posto dell'albero di Natale di Piazza Dante, prendendo esempio dalle città europee a maggiore vivibilità, delle sculture ugualmente belle ma che avrebbero rappresentato la creatività natalizia casertana senza sacrificare "il grande albero". L'isola pedonale non è uno spazio da dedicare allo shopping di Pasqua e di Natale ma deve intendersi come uno strumento di miglioramento della vivibilità e un volano economico e culturale permanente.

Il 2010 è stato, però, anche un anno esaltante per la ns. associazione a Caserta:
-abbiamo organizzato Earth Hour 2010: per il terzo anno consecutivo a Caserta è l'Ora della Terra, con la partecipazione di molte  scuole della provincia;
-abbiamo partecipato alla manifestazione nazionale per l'acqua pubblica a Roma e a Napoli, alla raccolta di firme per il referendum contro la privatizzazione dell'acqua (gennaio-marzo 2010); in novembre abbiamo partecipato all'organizzazione di un riuscito convegno con la partecipazione di Alex Zannotelli;
- il 2 maggio il WWF Caserta ha partecipato alla campagna nazionale di monitoraggio dei fiumi: Liberafiumi 2010 in cui oltre 100 volontari organizzati in 22 squadre hanno censito e fotografato il Volturno da Capua alla foce, rilevando numerose situazioni di degrado, ma anche angoli di rara bellezza. Il 29 maggio i primi risultati sono stati presentati in un convegno presso il Comune di Grazzanise; 
-abbiamo denunciato frequentemente, tramite gli organi di stampa, le discariche illegali lungo le strade della provincia chiedendone la bonifica, il controllo e le opportune sanzioni;
-la soluzione all'emergenza rifiuti non è l'inceneritore: il WWF Caserta ed il Coasca hanno scritto al Presidente della Provincia di Caserta per invitarlo ad affrontare in maniera globale al questione rifiuti che, ormai è dimostrato, non si risolve con una impiantistica pesante;
-giugno 2010: il WWF ha realizzato un documento inviato alle istituzioni locali e regionale per sollevare la questione Masseria Monti (Maddaloni) e di tutti gli altri siti altamente inquinati da bonificare;
-agosto 2010: denuncia sulla stampa della situazione di degrado del Parco Reale di Caserta, percorso da automobili private e con diverse microdiscariche di rifiuti;
- settembre-novembre 2010: seminari di aggiornamento denominati "Incontri WWF : tra Natura e Territorio". Grande successo dei sei incontri di cui uno svolto via radio, con la collaborazione di Prima Rete Stereo di Caserta. I seminari si sono svolti presso la sede del Nucleo Comunale di Protezione Civile di San Nicola la Strada, con la partnership dell’Istituto “Manzoni” di Caserta e dell’Istituto “Quercia” di Marcianise ed hanno visto una ricca partecipazione, specie giovani delle scuole medie superiori e diversi docenti. Alla fine del ciclo sono stati distribuiti gli atti su supporto ottico, quindi con un basso impatto ambientale. Il materiale, incluse le registrazioni degli incontri, sono anche disponibili sul sito internet www.wwfcaserta.org;
-Scuole Aperte Campania 2009-2010: il WWF Caserta ha partecipato con i suoi esperti a sette progetti regionali in altrettante scuole di ogni ordine e grado della provincia;
-dicembre 2010: si conclude presso il Liceo Quercia di Marcianise il progetto "Biodiversità e Territorio: ecosistemi di pregio nel casertano", che ha visto la collaborazione delle associazioni ambientaliste con l'Assessorato Regionale all'Agricoltura, il Servizio Foreste della Regione Campania e il Corpo Forestale dello Stato e la partecipazione attiva dei ragazzi del Liceo di Marcianise.

-2011. Le sfide che ci attendono non sono poche e ancora una volta ambiziose. Ecco un breve elenco:
Progetti Nazionali e internazionali: il 2011 è stato proclamato dall'ONU "Anno Internazionale delle Foreste” e Anno internazionale della Chimica, speriamo  sostenibile, dall' UNESCO; ma è anche l'anno internazionale del volontariato e ricorrerà il ventennale della legge quadro delle aree protette; il 22 aprile ci sarà l'Earth Day. Progetti territoriali: continueremo a lottare per la bonifica delle aree avvelenate, a spiegare nelle scuole di quanto sia importante fare la raccolta differenziata, a promuovere l'energia sostenibile, la vivibilità cittadina, a difendere la biodiversità dei ns territori così come il Macrico, a cercare di ottenere Puc (piano urbanistico comunale) e Pec (piano energetico comunale) innovativi. 
Sfide importanti che richiedono energia e competenze per avere la consapevolezza che i problemi vanno affrontati al di fuori dello scoramento e del pessimismo. Il 2011 è anche l'anno di importanti appuntamenti elettorali: ci attendiamo ancora una volta dei programmi elettorali infarciti di promesse di ricchezza e posti di lavoro; noi chiederemo ai candidati, semplicemente, di impegnarsi a proteggere l'ambiente, a puntare sulla green economy, a far funzionare la macchina amministrativa e di investire per darci una scuola di eccellenza. Il Wwf, ancora una volta, è pronto a fare la sua parte per "costruire un mondo in cui l'uomo possa vivere in armonia con la Natura".

Buona fortuna a tutti e felice 2011».

(Fonte: Testo integrale del comunicato stampa diramato dal WWF Caserta in data 31/12/2010)