BONIFICA ARENATA


Il ComEr (comitato civico per l'emergenza rifiuti) chiede a Delli Paoli di sigillare i pozzi confinanti con Lo Uttaro


“Per limitare i rischi per la salute umana dovuti all’inquinamento dell’acqua di falda, chiediamo ai sindaci dei comuni confinati con Lo Uttaro di procedere alla sigillatura dei pozzi. Solo così, infatti, si potrà essere ragionevolmente sicuri che non vengano violate le ordinanze già emesse dal Comune di Caserta e San Nicola la Strada nel giugno 2010 che vietano l’utilizzo dell’acqua di pozzo e che gli inquinanti non finiscano sui prodotti della terra e quindi sulle nostre tavole”.
È uno dei passaggi fondamentali della lettera che il Comitato civico contro l'emergenza rifiuti di San Nicola La Strada, che ha in Lorenzo Tessitore il suo portavoce, ha scritto al sindaco della città capoluogo chiedendo la bonifica dell'area su cui insiste la discarica Lo Uttaro. Il Comitato ha atteso per lungo tempo che iniziasse finalmente la bonifica, alla quale era stata data ampia risonanza mediatica da parte della Regione Campania agli stanziamenti per la bonifica. Stanchi di aspettare hanno preso carta e penna ed hanno chiesto di conoscere tempi e disponibilità dei fondi per la bonifica dell’area di Lo Uttaro.
“Dopo la rimozione del Panettone e lo stanziamento di ben 25 milioni di Euro da parte del Governo e della Regione Campania” - è scritto nella missiva - “sembrava che il procedimento destinato alla bonifica dell’area avesse finalmente imboccato un strada in discesa. E invece, come temevamo, tutto si è nuovamente arenato. E resta ad incombere sulla salute dei cittadini (oltre alle tre discariche già esistenti) non solo la discarica pericolosa di Cava Mastropietro che, all’approssimarsi dell’estate, ribolle di percolato non raccolto, ma anche le circa 20.000 tonnellate di rifiuti del sito di trasferenza dell’ex consorzio ACSA. Un’altra bomba ambientale che continua a rilasciare percolato nel terreno e ad inquinare la falda. Così, mentre i casertani sono riusciti a liberarsi del Panettone, dovranno convivere ancora per altro tempo con quella che potremmo definire la Colomba. Un regalo che i nostri amministratori ci hanno fatto ormai più di 5 anni fa e che rappresenta oggi uno dei simboli della cattiva gestione in materia di rifiuti. Chiediamo, perciò, al Sindaco Del Gaudio di attivarsi sia per la rimozione del sito di trasferenza, peraltro già prevista nel Protocollo d’intesa del 2006 in cambio della realizzazione della discarica di Lo Uttaro, e sia per la messa in sicurezza dell’invaso di Cava Mastropietro”.
A questo punto la lettera chiude chiedendo al sindaco Delli Paoli di sigillare i pozzi confinanti con Lo Uttaro.

Nunzio De Pinto