NO AI RIFIUTI DI NAPOLI !

Secca presa di posizione dell’Udc, che in un pubblico manifesto condanna la decisione della Regione di portare in provincia di Caserta l’immondizia della città partenopea...


Manifesti stampati a cura dell’Udc sono stati affissi su tutto il territorio sannicolese e della provincia per dire NO ai rifiuti della città di Napoli, che viene a scaricare ancora una volta in Terra di Lavoro avvalendosi di un’ordinanza del Governatore Caldoro.
Il provvedimento del presidente della Regione, che autorizza lo sversamento dei rifiuti prodotti dalla città di Napoli a San Tammaro (CE), Savignano Irpino (AV) e Sant'Arcangelo Trimonte (BN), “è uno schiaffo in pieno volto ai cittadini casertani ed è la dimostrazione del completo fallimento della Regione Campania di Caldoro, della politica nazionale di Berlusconi che non trovano di meglio che utilizzare la provincia di Caserta come l'immondezzaio della città di Napoli”.
“Bene aveva fatto e continua a fare la Provincia di Caserta  -continua il testo del manifesto-  “ad opporsi fermamente alla possibilità del conferimento nella discarica di San Tammaro dei rifiuti giacenti a Napoli. La provincia di Caserta è stata già ampiamente vessata e trascurata da passate gestioni che hanno determinato veri e propri disastri ambientali. Le tante discariche disseminate sul territorio della provincia di Caserta sono riempite per i due terzi da rifiuti provenienti da Napoli. L’enorme sacrificio ambientale e sociale richiesto alle popolazioni di Terra di Lavoro con l’apertura di discariche  (prima la Migliore Carolina di San Marco Evangelista, poi Lo Uttaro, in un recente passato, che tanti guasti ambientali ha provocato al Comune di San Nicola la Strada e Ferrandelle) non è stato riconosciuto e rispettato. È ora che la politica si assuma le proprie responsabilità. Fino a oggi la filiera dei rifiuti è ritenuta da tutti sbagliata. La rabbia, come quella dei cittadini dove sono allocate le diverse discariche, è unanime tra cittadini e amministratori, perché tutti sono sempre stati rispettosi delle istituzioni, hanno sempre fornito la  massima disponibilità, ma le soluzioni devono essere immediate, perché si è messo a rischio la salute di intere popolazioni con esiti devastanti a breve e lungo termine”.

NdP