Il ritorno dell’acqua



Dopo un calvario durato un anno e mezzo, dai rubinetti dei sannicolesi non sgorga più la sabbiosa e calcarea “acqua dei pozzi dell’Acquedotto Campano”. Riparati i guasti, è di nuovo in funzione la condotta del Torano.


E’ ritornata dal 18 luglio nelle case dei cittadini sannicolesi l’acqua proveniente dalle sorgenti molisane del Torano-Biferno.
«Si è finalmente conclusa –dice una nota stampa diramata dal Gabinetto del sindaco- una tormentata vicenda iniziata nella primavera del 2010, quando, a causa di un crollo di parte della volta nella galleria fra Limatola e Castelmorrone, fu interrotta l’erogazione della condotta idrica “Terra di Lavoro” proveniente dalle fonti del Molise al fine di consentire i lavori di ripristino della volta crollata. A fine giugno i lavori di ripristino della condotta nel tratto in galleria sono terminati e tre settimane dopo l’acqua proveniente dalle sorgenti molisane del Torano-Biferno, è tornata a scorrere dai rubinetti delle nostre abitazioni».

Naturale la soddisfazione di Delli Paoli, che così si è rivolto alla cittadinanza: “Personalmente ed a nome della intera amministrazione comunale, chiedo scusa a tutti i cittadini per l’inconveniente causato non dalla nostra volontà . Quello del ripristino dell’acqua delle fonti del Molise è stato uno dei primi impegni che presi con gli elettori, per i quali ho lavorato intensamente in questi primi due mesi da primo cittadino di San Nicola la Strada”.

Come noto, durante i lavori di riparazione, la rete idrica della città di San Nicola la Strada era stata alimentata con acqua dei pozzi proveniente dell’Acquedotto Campano,  caratterizzata da un’altissima concentrazione di sabbia e calcare, che ha costretto gli utenti ad esporsi al rischio di danni alla salute, oltre ad accollarsi spese riguardanti riparazioni e manutenzioni straordinarie degli impianti idrici domestici.


Quella del Torano (a sin. nella foto) è la principale sorgente del versante tirrenico del Matese. Di natura carsica, con condotto a bacino interno, convoglia nell’area di Caserta e Napoli le acque captate dalle sorgenti del Biferno sul versante adriatico del massiccio del Matese in Molise e dalle sorgenti del Torano e del Maretto, che scaturiscono sul versante tirrenico dello stesso massiccio.
L’acqua del Torano alimenta uno dei due rami dell’ acquedotto campano, il così denominato “Acquedotto di Terra di Lavoro”, che serve una cinquantina di comuni, tra cui San Nicola la Strada. L’altro ramo, non del lago di manzoniana memoria, ma sempre dell’acquedotto campano, è l’acquedotto aversano.