STOCCAGGIO LO UTTARO: LE ASSOCIAZIONI INCONTRANO L'ASSESSORE


Maietta: “Stanno riducendo a un letamaio il nostro territorio...

Le associazioni e i comitati ambientalisti di San Nicola la Strada, Caserta, Maddaloni e San Marco Evangelista incontrano l’assessore all’Ambiente di Caserta, Maria Laura Mastellone e si dichiarano nettamente contrari alla realizzazione di un industria insalubre per il trattamento e stoccaggio di 87.000 tonnellate di rifiuti. Presenti all’incontro Gianfranco Tozza e Nicola Santagata di Legambiente di Caserta, Giancarlo Liccardo di Legambiente Calatia di Maddaloni, Giovanna Maietta e Giovanni Murgia di Caserta Bene Comune, Antonio Cuomo e Michele Venturino dei comitati civici di Maddaloni, Elio Bove dell’associazione Civitas è di Maddaloni e Francesco Silvestre del Comitato emergenza rifiuti di San Nicola la strada.  
Sul sito di stoccaggio e di trattamento dei rifiuti a Lo Uttaro permangono i dubbi. Dubbi che riguardano la Conferenza di servizi del 21 di agosto e soprattutto la decisione della Regione di intervenire sull’area, che necessita di sola bonifica e di una riqualificazione. E’ questa la richiesta principale venuta dai sodalizi.
E’ vero -sostiene Giovanna Maietta- che l’assessore ha mostrato di avere a cuore quell’area di interesse nazionale per i disastri ambientali del passato, ma la situazione, a causa di vari ostacoli, non è cambiata per nulla e siamo ancora in alto mare sulla messa in sicurezza della discarica. Del cosiddetto panettone sono stati rimossi solamente i rifiuti. Dei 15 milioni deliberati da Caldoro per gli interventi di bonifica nemmeno a parlarne. La situazione è molto chiara. Caldoro sta riducendo a un letamaio il nostro territorio, che nemmeno conosce. Non conosce la sua storia, non conosce il dramma che vivono i cittadini dei quattro comuni dell’area Lo Uttaro”.
La proposta che viene fuori dall’incontro è quella di individuare un altro posto. Le parti presenti hanno garantito massima collaborazione, perché la filiera dei rifiuti possa realizzarsi nel casertano, ma Lo Uttaro va tutelato, anche se il calendario dei lavori per la sanificazione non può più essere rispettato dalla Regione.
Siamo disposti ancora ad aspettare -ha precisato Maietta- per rimettere in piedi Lo Uttaro, ma non faremo sconti a nessuno per i nuovi insediamenti. La Regione continua a decidere arbitrariamente, questa volta con l’adozione della procedura ordinaria che scavalca gli enti locali. Tutti i nodi stanno venendo al pettine e c’è una chiara volontà politica a volere il sito dei rifiuti speciali  a Lo Uttaro, ma soprattutto il rischio che Lo Uttaro sia destinato ad essere il nuovo sversatoio regionale. Per tale motivo abbiamo chiesto di incontrarci con il sindaco di Caserta. Alla Conferenza di servizi, in cui si è deciso di portare sul territorio altra monnezza, il Comune di Caserta  risultato assente, si è limitato a dare parere negativo motivato dalla mancata classificazione di industria insalubre spettante allo stesso Comune. Comitati e Associazioni sperano che il fax del Comune sia solo il primo paletto, seppur flebile, che si ponga a decisioni apparentemente prese dall’alto; per questo si rende necessario un confronto con il sindaco, unico ad avere ampie  possibilità di riuscita nell’evitare un altro disastro ambientale”.