STOCCAGGIO LO UTTARO: LE ASSOCIAZIONI SCRIVONO A ZINZI

Si chiede l'intervento del presidente per scongiurare l'apertura dell'impianto


Da Zinzi ci aspettiamo un atto di coerenza con le azioni fatte finora, essendosi egli già  opposto in parlamento alla discarica Mastroianni e al decreto di Caldoro per San Tammaro”: questo il commento della responsabile di Caserta Bene Comune, avv. Giovanna Maietta, alla decisione presa da alcune associazioni ambientaliste (mancano, stranamente, firme sannicolesi) di inviare una lettera al presidente della Provincia, nella quale si chiede
di intervenire per scongiurare che si realizzi un impianto di stoccaggio a Lo Uttaro.
Eccone il testo integrale:
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Al Signor Presidente della Provincia di Caserta On.  Domenico Zinzi. Ill.mo Presidente Zinzi, all’esito  dell’ incontro avuto con l’assessore all’ambiente Maria Laura Mastelloni, durante il quale è stata approfondita la parte  tecnica, relativa al sito di stoccaggio di rifiuti da realizzarsi in Caserta e seppur vi siano degli aspetti procedurali che riteniamo illegittimi, è necessario che alle mere questioni tecniche si affianchi il parere politico. Un parere politico che non può esimersi dall’atto di coerenza nella difesa del nostro territorio con cui in particolar modo la Sua persona si è ben distinta. Un parere politico che non può non tener conto delle condizioni di una parte di territorio cittadino acclaratamente inquinato tanto da necessitare come unico intervento, il risanamento. Le comunità che rientrano nella martoriata area di Lo Uttaro ci chiedono a viva voce di intervenire, per scongiurare che si realizzi un impianto, che certamente non rientra in quel progetto di  bonifica, ne va in direzione di una più ampia riqualificazione del territorio, forma di riscatto di una cittadinanza che ha subito fin troppi danni causati da un emergenza di cui non ha colpa ma anche preludio del cambiamento per un capoluogo di provincia non più alla mercè del napolicentrismo e, dunque, meritevole di avere un polo ospedaliero, volano dello sviluppo socioeconomico di Caserta e provincia. Le precisiamo che non siamo contrari alla realizzazione degli impianti di filiera per lo smaltimento dei rifiuti, ben consapevoli che superare di fatto l’emergenza rifiuti significa  superare il ricorso alle discariche e ai siti di stoccaggio attivando quel ciclo completo di smaltimento che preveda l’impiantistica ma che privilegi la raccolta differenziata. Ma ribadiamo la nostra contrarietà alla localizzazione dello stoccaggio e trattamento di 87.000 tonnellate annue di rifiuti pericolosi e non pericolosi nell’area di Lo Uttaro, baricentro di una popolazione di circa 200 mila  abitanti nel comprensorio di Caserta, Maddaloni, San Nicola La Strada e San Marco Evangelista. Del resto non si può da un lato bonificare e dall’altro autorizzare all’inquinamento con una nuova industria insalubre, è una contraddizione in termini e di fatto! Ci aspettiamo di più dalla Provincia che non può nascondersi dietro un dovuto parere tecnico, ci aspettiamo dal nostro Presidente coerenza e continuità con le precedenti azioni a difesa di Lo Uttaro e della dignità di un popolo che non può continuare a subire decisioni dall’alto giustificate da una necessità contingente divenuta permanente. Siamo pronti a dare un contributo al progetto di smaltimento rifiuti pianificato dalla Provincia ma Le chiediamo di porre in essere qualsiasi azione di contrasto a decisioni che senza alcuna concertazione piombano come macigni  sulle nostre teste.Fiduciosi in un riscontro positivo, Le porgiamo cordiali saluti. Caserta, 8 Settembre 2011. Firmato Associazione Caserta Bene Comune  (Giovanna Maietta), Associazione Civitas è di Maddaloni (Alessandro Cioffi), Comitato Per la Salute Pubblica di Maddaloni (Michele Venturino), Comitato Per la Vivibilità di Maddaloni (Antonio Cuomo), Legambiente “Calatia” di Maddaloni (Giancarlo Liccardo), Associazione “Terra Nostra” (Pasquale Costagliola), Asppi Campania (Gianfranco Tedesco), Comitato civico di San Clemente (Giovanni Murgia), Legambiente Caserta (Gianfranco Tozza), Associazione Vita e Ambiente S. Marco E. (Antonio Giglio)».
Come si nota, mancano, chissà perché, firme di associazioni di San Nicola la Strada.