LE "FALSE VERITA' " DELL'ASSESSORE...


I Comitati rispondono al ministro campano dell’ambiente: “Preferisce adottare il metodo dello scaricabarile, incolpando la Provincia e Zinzi come se si fossero sostituiti al suo Ente ai suoi dirigenti regionali”...


«Siamo veramente meravigliati del dietrofront della Regione che finalmente esprime attraverso l’assessore all’ambiente Giovanni Romano un’opinione politica contraria ai pareri illegittimi dei tecnici regionali e allo sversamento e stoccaggio di rifiuti sul territorio casertano. L’assessore regionale nel dire la sua  avrebbe dovuto dirla tutta sulle responsabilità della Regione che ha decretato il sito di stoccaggio di 87.000 tonnellate di rifiuti a Lo Uttaro. Ma, come al solito e da buon politico, quello delle chiacchiere, preferisce adottare il metodo dello scaricabarile, incolpando la Provincia e Zinzi come se si fossero sostituiti al suo Ente ai suoi dirigenti regionali. A ognuno le sue responsabilità e se da un lato vi è un parere tecnico favorevole di competenza della Provincia, Romano non può far finta di non conoscere le procedure autorizzative che si sono adottate. Cosi con l’equivoco ad hoc, omettendo di riportare la verità, quella vera, il buon assessore cancella le responsabilità della Regione. Il sito di rifiuti a Lo Uttaro è stato proposto da un privato, la società New Ecology srl, che ha fatto istanza al settore ambiente della Regione (settore che rientra nell’assessorato di Romano) il quale previa valutazione della fattibilità del progetto, e dopo averlo ritenuto fattibile, ha indetto una conferenza di servizi convocando, per i pareri di competenza, ARPAC (settore regionale), ASL (settore regionale), Provincia e Comune, trasmettendone la documentazione. Il 21 Luglio nella riunione della conferenza di servizi per l’espressione dei pareri solo il Comune di Caserta ha dato parere negativo, non tenuto, tra l’altro, in considerazione dal dirigente regionale Maria Flora Fragassi che ha emesso il decreto di autorizzazione n.193 nonostante mancasse la classificazione di industria insalubre che rilascia il Comune e le autorizzazioni alle emissione in atmosfera. Ma queste sono solo due delle tante lacune che vi sono in una procedura svoltasi in quindici giorni e a porte chiuse. Ci spieghi l’assessore come ha fatto l’Arpac a dare un parere seppur con prescrizioni, su un sito di interesse nazionale per il quale è obbligatorio lo studio di caratterizzazione e la ASL come può consentire lo sversamento di rifiuti infetti di cui non è accertata la sterilizzazione, laddove tra l’altro vi è un serio problema igienico sanitario con due discariche ancora sotto sequestro. Siamo lieti che vi sia una forte volontà politica di evitare l’ennesimo danno che la Regione sta facendo al nostro territorio ma non possiamo consentire la cattiva informazione pur ritenendo che ognuno ha le sue responsabilità. Responsabilità che la Regione da un lato possa riconoscere con l’annullamento del decreto a prescindere da se e da chi glielo chiede e la Provincia cosi come già ha fatto il Presidente andando oltre un mero parere tecnico di competenza».  

Associazione Caserta Bene Comune Giovanna Maietta
Associazione Civitas è Alessandro Cioffi
Associazione “Terra Nostra” Pasquale Costagliola
Comitato civico di San Clemente Giovanni Murgia
Comitato per la Salute Pubblica di Maddaloni Michele Venturino