Dieci anni senza farsi male



La campagna “A FARSI MALE A CAPODANNO I RAGAZZI NON CI STANNO” celebra i dieci anni di vita. Alle prime ore del nuovo anno, come sempre, una squadra di volontari della protezione civile di San Nicola la Strada, guidati da Ciro De Maio, setaccerà l’intero territorio della città per rimuovere eventuali botti inesplosi. Nessun incidente da quando l’iniziativa è stata istituita!

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21 aprile 2005: il coordinatore del Nucleo della Protezione civile di San Nicola la Strada, Ciro De Maio, ospite della trasmissione "L'Occhio su San Nicola" condotta da Nicola Ciaramella su Radio Prima Rete Stereo, spiega il significato della campagna "A farsi male a capodanno i ragazzi non ci stanno".


«Ore 11 del primo gennaio 2001. Sono ancora frastornato dai festeggiamenti appena terminati. Ho sonno, ma non posso mancare di ascoltare la radio. Sono le prime notizie che mi  interessano, quelle sul rapporto dei feriti a seguito dell’uso inadeguato dei fuochi d'artificio. Ogni anno la stessa storia; decine di persone, adulti e bambini, iniziano il nuovo anno con qualche arto in meno; c’è chi diventa cieco per le ferite provocate da veri e propri ordigni. L'elenco è lungo: Roma, Torino, Palermo, ma il triste primato rimane alla Campania, purtroppo, come sempre. All'improvviso mi prende un sussulto: sento chiaramente che in un paese in provincia di Caserta due ragazzi sono gravemente feriti. Presto più attenzione... dicono che a San Nicola la Strada due ragazzi di 10 e 12 anni sono ricoverati in gravi condizioni... uno  ha perso una mano, l'altro è ferito gravemente agli occhi...stavano armeggiando con dei fuochi inesplosi... li avevano ammucchiati e fatti esplodere tutti insieme. Sono rimasto senza respiro. Pensavo che mentre io brindavo con i miei familiari qualcuno inconsapevolmente si rovinava la vita. Ma non potevo stare lì a pensare : decisi, tutto d’un fiato,  che da volontario della Protezione Civile avrei tentato con tutte le mie forze di fare qualcosa affinchè mai più si dovessero ascoltare quelle notizie tragiche, quel triste, drammatico bollettino di guerra».

Il racconto di Ciro De Maio è semplicemente emozionante. Incalzante...

Fu così che “A FARSI MALE A CAPODANNO I RAGAZZI NON CI STANNO” divenne nella sua mente non tanto uno slogan ben costruito e di per sé esplicativo, bensì un vero e proprio grido di battaglia contro i pericoli di uno stupidissimo gioco consistente nel cercare, raccogliere e far esplodere i botti di capodanno che per mano di altri stupidi sono stati lanciati e sono rimasti inesplosi...

Il passo dalla mente all’azione fu relativamente breve: giusto il tempo di attendere che nascesse il Nucleo della Protezione Civile di San Nicola (delibera di giunta n.205 del 5/9/2002, presentazione ufficiale il 20 novembre 2002 nel salone borbonico), ed ecco subito all’opera Ciro De Maio e i suoi primi amici volontari della neonata struttura.

A farsi male a Capodanno i ragazzi non ci stanno” nata, quindi, ufficialmente nel dicembre 2002 come campagna finalizzata a prevenire gli incidenti da fuochi d’artificio, compie quest’anno praticamente il primo decennio!
In tutti questi anni si è via via perfezionata, coinvolgendo un numero sempre maggiore di destinatari, dalla scuola alla società civile, diventando ormai una campagna rivolta all’intera popolazione di San Nicola.
L'iniziativa, promossa e realizzata dal Nucleo della Protezione Civile di San Nicola la Strada strettamente collaborato da Prefettura, Questura, Vigili del Fuoco, Polizia, Carabinieri, Artificieri dell’Esercito, Croce Rossa, docenti, vigili urbani e operatori sanitari, parte nel mese di ottobre di ciascun anno e si snoda attraverso una serie di moduli didattici e dimostrativi somministrati agli studenti di tutte le scuole sannicolesi: un programma di visite fatte da specialisti che spiegano ai ragazzi quanto siano pericolosi i fuochi d'artificio e il loro uso inadeguato.
La campagna si conclude, poi, il primo di gennaio, dopo la mezzanotte, appena conclusi i ...festeggiamenti pirotecnici, e fino alle prime ore dell’alba, con una perlustrazione del territorio fatta da una squadra di volontari della Protezione Civile (che rinuncia al tradizionale veglione di capodanno) per individuare e segnalare agli artificieri botti inesplosi.
Nella sostanza, viene attivata una procedura di allerta presso la sede della protezione civile di San Nicola con apposito numero telefonico di emergenza ed una rete di collegamenti via radio tra squadre di volontari che setacciano metro quadrato per metro quadrato l’intero territorio alla ricerca di botti inesplosi e, quindi, pericolosissimi.
Nel caso in cui venga ritrovato qualche “ordigno”, scatta l’avvertimento alla questura di Caserta e ai vigili del fuoco per il disinnesco dei petardi.

Infine, alle ore 6 del mattino, orario diventato una inflessibile tradizione, il brindisi al nuovo anno.
Uno scambio di abbracci per sancire  -è questa la speranza di tutti-  che anche quest’anno, come in tutti gli anni da quando è organizzata questa iniziativa, “INCIDENTI ZERO”: sì, perché a Capodanno soprattutto i ragazzi sannicolesi non ci stanno proprio a farsi male. Glielo ripetono sempre Ciro De Maio e i suoi valorosi volontari. Fino alla noia! Tutti animati dalla speranza, diventata ormai certezza, che tra le notizie della radio del primo gennaio di tutti gli anni continuino a non starci più, per i nostri ragazzi a anche per i nostri adulti, quelle tragiche notizie del primo gennaio 2001...

Nicolaciaramella