Lo chef Bartolo celebrato in campo nazionale


Il bravissimo cuoco sannicolese, esponente del Centro Giovani, inserito nella rivista  specializzata del settore.


In Italia ci sono delle riviste specializzate nei più svariati campi, che sono delle vere e proprie “bibbie”, a cui tutti, addetti e non, guardano e si uniformano perché fatte dai migliori critici ed esperti. Questo vale anche per il mensile di economia e cultura del cibo, della ristorazione e dell’accoglienza per eccellenza, “La Madia Travelfood”. Organo di informazione ufficiale dell’Accademia Nazionale Italicuochi, dell’Orpi, dell’Unione Europea, dei Gourmets e dell’Associazione enogastronomica Alta Irpinia, la Madia, che quest’anno ha compiuto vent’anni, ha celebrato, con il suo massimo esperto del settore, Luigi Cremona, sul numero del mese scorso, uno degli chef di casa nostra più conosciuti ed affermati, Errico Bartolo, patron del ristorante “La Cucinotta” di via Pollio a Caserta.

Esponente di spicco del Centro Giovani comunale di San Nicola la Strada, di cui è presidente Pietro Schettino, il simpaticissimo Bartolo, che recentemente è stato anche ospite della rubrica radiofonica “L’Occhio su San Nicola” condotta da Nicola Ciaramella, si è visto presentare all’improvviso nel suo locale il “guru” della ristorazione nazionale, appunto Luigi Cremona, il quale ne ha tracciato un profilo altamente lusinghiero che rispecchia il suo essere uomo del Sud, ma allo stesso tempo uomo del mondo.

La sua cucina, infatti, pur risentendo delle note della sua terra d’origine, è internazionale. Lo chef, diplomato presso l’Istituto alberghiero di Piedimonte Matese, ha girato nei migliori alberghi e ristoranti d’Europa ed è stato anche lo chef di Casa Savoia. Errico è attualmente ospite anche in un altro programma dal titolo “Gradite un caffè”, presentato dalla bravissima conduttrice Serena Bernardo. “In ogni puntata televisiva ho sempre parlato dei prodotti della nostra terra, ed ogni volta ho preparato dei piatti in diretta, come ad esempio il cenone della vigilia di Natale e della vigilia di Capodanno, facendo anche degli abbinamenti con i vini, logicamente di Terra di Lavoro. Praticamente il mio lavoro, o per meglio dire, la mia passione, mi spinge sempre alla ricerca o alla riscoperta dei nostri prodotti”.

Nunzio De Pinto