LA STORIA DI VITO







-di Pasquale Gravante

Da un gruppo di giovani, un grande progetto per la raccolta fondi per la Ricerca









Pasquale Gravante


La storia di Vito

            

 
ai miei nipotini Giuseppe, Gianluca, Andrea, portatori di felicità impensata

at my grandchildren Joseph,Johnluke, Andrew, bearers of unexpected happiness



INDICE

-Presentazione  di  Vito
-I giochi di Vito
-L’ aquilone
-La Maestra
-Racconto “i nemici invisibili”
-Racconto “i bambini e il latte”
-Il sogno di Vito
-Il giro tondo
-Adotta Vito


CONTENTS

-presentation of Vito
-Vito’s plays
-the kite
-the Teacher
-story "invisible enemies"
-story "Children and milk"
-Vito’s dream
-lap round
-adopts Vito


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PRESENTAZIONE DI VITO



"Help Research"


Vito è un vitellino speciale, grande amico dei bambini, pronto sempre ad aiutarli nei  momenti difficili.
Il suo gioco preferito è l’aquilone con il quale spesso cattura l’arcobaleno.
I suoi compagni di gioco sono il pony, che si  chiama “Vento”, ed il cagnolino “Oliver”, un bassotto tutto nero, simpaticissimo, che gli tiene sempre compagnia.
L’argomento che gli piacerebbe approfondire è il vento, il fenomeno della natura che lo affascina, e ha trovato la persona giusta che gli spiegherà tutto su di esso, una brava  Maestra che tra poco ci presenterà.
Vito è incantato dal vento, e quando osserva gli alberi che si piegano quando soffia forte, egli immagina un gigante misterioso e invisibile capace di soffiare in un modo incredibile, così incredibile che è in grado di mettere in agitazione anche il mare, gli oceani.




I GIOCHI DI VITO

il pony


Vento (Wind )



Vito ha un cavalluccio vero di colore bianco, che ha imparato a cavalcare anche senza sella, e quando lo monta si sente un piccolo cow-boy; il suo nome è “Wind”. Non poteva chiamarsi altrimenti, data la passione di Vito per il vento. Wind è un instancabile trottatore e quando decide di andare forte è proprio come il vento.


il  cane


Oliver

L’altro compagno di gioco di Vito è il cane, un bassotto simpaticissimo tutto nero che non lo lascia mai. Il suo nome è Oliver, e la festa che  fa quando il suo  padroncino ritorna a casa è qualcosa  di indescrivibile. La cosa più bella di Oliver è lo sguardo, quando incroci i suoi occhi senti che ti parlano.


l’aquilone


Ma il  gioco più amato da Vito è l’aquilone; con esso, quando c’è il vento, va alla esplorazione del cielo, delle nuvole. E quando, poi, ha la fortuna di incrociare un arcobaleno, il  viaggio diventa di mille colori. In queste occasioni, se il vento spinge l’aquilone verso l’arco colorato, egli immagina di catturare l’arcobaleno, avvolgendolo con il filo e pian piano lo posa sugli alberi.





LA MAESTRA
una persona speciale

Il giorno in cui Vito incontra la Maestra, la sua vita cambia completamente; egli trova la persona che, oltre ad insegnargli a leggere e scrivere, ha la risposta per tutte le sue  domande. Quello che lo affascina di più, di lei, è il modo di spiegare, semplice, chiaro, pacato. La cosa più complicata illustrata da lei diventa comprensibile. Sempre disposta ad ascoltare le osservazioni degli alunni. E quando li rende felici raccontando una delle  tante storie, il suo modo di parlare va direttamente al cuore dei bambini, i quali si sentono partecipi e fanno continue domande sui personaggi della vicenda.
Tra i tanti racconti ascoltati, Vito vuole illustrarcene due che gli sono rimasti particolarmente impressi.


-il primo  racconto                                      


LA LOTTA CONTRO I NEMICI INVISIBILI




“il microscopio“, la potente arma con cui combattono i Ricercatori


“Oggi, la maestra ci ha spiegato il mondo dei nemici invisibili che sta intorno a noi, e noi bambini dobbiamo stare molto attenti, perché se questi ci assalgono, corriamo  rischi seri”.

Ci ha detto:

“Nell’ambiente in cui viviamo ci sono i nemici visibili ad occhio nudo e quelli che non sono visibili. Per avere un' idea di questi ultimi pensate ad una zanzara, uno dei nemici dell’uomo; essa può essere grande quanto un grillo oppure piccola come un moscerino; provate ad immaginare una zanzarina piccolissima e dividetela per 100, 1000 e poi per un milione: non sarà più visibile ad occhio nudo; per poterla osservare c’è bisogno di una lente di ingrandimento potente che si chiama microscopio. Esistono innumerevoli nemici dell’uomo così piccoli, essi si annidano negli alimenti non cotti, sulle nostre mani, quando non sono lavate bene, nell’aria che respiriamo, ed essendo così piccoli non ci accorgiamo quando li ingeriamo; e in tali casi possono provocare febbre e malattie.
Il nostro organismo possiede molte difese contro tali nemici, ma quando queste non riescono a fermare l' invasione, allora, c’è bisogno dell’aiuto del medico oppure di “scuole speciali ” dove si aiutano i bimbi a sconfiggere questi nemici invisibili”.

Un giorno  Vito mangiò dei cibi non lavati bene e respirò dell’aria inquinata; gli venne la febbre, perché ingerì queste zanzarine invisibili cattive e per cacciarle via fu portato alla “scuola speciale ”, dove bravi soldati in camice bianco lo aiutarono a guarire.
In questa scuola fece amicizia con tutti i soldati che lo aiutarono amorevolmente e con i bimbi che si trovavano là per lo stesso motivo, e prima di  partire promise a tutti che, ogni giorno, sarebbe venuto a giocare con loro.

La maestra ha, poi, ancora spiegato:

“Accanto a questi soldati di prima linea che come super eroi soccorrono subito i bambini, vi è un altro esercito di soldati-eroi che, da sempre, studia e lavora in un’altra caserma per  scoprire nuove armi capaci di sconfiggere altri cattivi nemici invisibili: è  questo l’esercito dei Ricercatori. Senza le loro scoperte tutte le lotte si sarebbero perse".


“Dobbiamo aiutare i Ricercatori sempre”


Un valoroso combattente dell’esercito dei Ricercatori che amava i bambini si chiamava Albert Sabin. Inventò una miracolosa zolletta di zucchero, che, una volta ingerita, guariva da una pericolosissima malattia.
Il grande Albert per la sua prodigiosa caramella non volle mai alcun compenso, e diceva: il mio regalo a tutti i bambini del mondo”.
Più Ricercatori lavorano, più lotte si vincono contro i nemici dei bambini.
Per questo Vito ha deciso di dare il suo piccolo aiuto ad essi.
Egli ha promesso che da ogni suo lavoro darà un aiuto a questi autentici super-eroi.
E Vito le  promesse le mantiene.
Si, perché dovete sapere che Vito svolge un lavoro, la  promozione dei prodotti di alta  qualità.
Il suo  motto: “alta qualità semper vincit





-il secondo racconto


I BAMBINI E IL LATTE 


Oggi la Maestra ci ha spiegato che, fino a sei mesi di età, i bambini mangiano solo latte.
Il latte contiene tutto, acqua, zucchero, proteine, vitamine, ecc. ecc.
È un alimento indispensabile alla vita dei neonati, non deve mancare mai alla loro nutrizione e tutti i bambini ne hanno diritto.
La maestra ci ha detto anche che nel mondo, purtroppo, accade un fatto gravissimo, vi sono moltissimi bambini ai quali manca il latte, e  piangono perché hanno fame.
Questo è un fatto assurdo.
Vito è rimasto sconvolto dalle parole della maestra.
Egli non avrebbe mai immaginato che ci sono bambini che non hanno il latte per sfamarsi, non riesce a capacitarsi e continua a domandare alla maestra:
“ma sei sicura di quello che dici?“
“come è possibile che accade questo fatto orribile?“
“ho sempre saputo che ogni cucciolo che nasce viene sempre allattato dalla sua mamma”.

La maestra, imbarazzata, cerca di spiegare che tra gli umani spesso accade anche questo.

E subito Vito di rimando:

“e sono i bambini che pagano?“
“ ...ma che  mondo è  questo?“
“e cosa fanno i grandi per questo problema?“

La  maestra rimane in silenzio.

Vito ha pensato:
“La sola volta che non ha risposto ad una domanda, ma sono sicuro che la risposta ce l’ha, non ha voluto dirmela, anzi,... non ha avuto il coraggio di dirmela”.


IL SOGNO DI VITO

Tuttavia, Vito conosce bene il mondo del latte, la sua mamma è una mucca, e ha deciso di fare qualche cosa per i bambini cui manca il prezioso alimento.
Egli vorrebbe inviare un appello a tutte le mucche del mondo: ognuna deve regalare un litro di latte per mandarlo a questi piccoli.
La maestra gli ha spiegato che è una impresa impossibile, ma lui è ostinato, lotterà  giorno e notte, pur di riuscire in questa impresa, e chiede il suo aiuto, pregandola di  scrivere una bella letterina a tre persone importanti:

-il Presidente della Repubblica
-il Presidente degli Allevatori di mucche
-il Presidente degli Industriali del latte

per realizzare il suo sogno.

La Maestra lo accontenta e scrive:

                                                                                                   
Ill.mi  Sigg. Presidenti,

spero che questa mia lettera sia presa in seria considerazione.

Voi tutti sapete che ci sono parti del mondo dove tanti bambini muoiono di fame;  dobbiamo impegnarci senza indugio, per fare arrivare loro il latte di cui hanno bisogno.

Sono certo che tutte le mucche del mondo, unitamente ai loro allevatori, non si       tireranno indietro e regaleranno un litro di latte a testa.

Gli industriali regaleranno l’imbottigliamento.

I governi degli Stati provvederanno al trasporto.

Ma bisogna fare presto.

Aspetto con fiducia la risposta.

Saluti affettuosi.

Vito

AD  2012                                                                                        

 

Ma Vito sa che i Presidenti hanno sempre tante cose da fare, ha sentito dire che il “ritmo del mercato” e la “macchina della ricerca del consenso” (due cose che ancora non ha capito cosa diavolo sono) li costringono a vivere freneticamente e così dimenticano i problemi dei bambini che soffrono la fame, specie se questi abitano lontano dalle loro città.
E allora, per ricordare puntualmente ad essi di non dimenticare l’impegno di realizzare questo sogno, ha  deciso di organizzare un grande  giro-tondo, una volta l’anno, un determinato giorno, in tutte le piazze del mondo.

Ogni bambino con un palloncino colorato in mano con la  scritta :


“Latte gratis a tutti i bambini”

                       

                                                                                                                                              

ADOTTA  VITO  IL  VITELLINO

                                                

Se condividete le lotte che Vito sta conducendo e fate pensiero di dargli una mano, potete decidere di adottare Vito. Basta inoltrare una semplice richiesta con il modulo curriculum-vitae e specificare l’oggetto dell’invio (richiesta di adozione). Con l’accettazione, il  tutor di Vito invierà un pro memoria delle raccomandazioni da osservare per la tutela dell'immagine unitamente a tutte le informazioni relative alla social-mission.
Tutti i tutor di Vito possono partecipare alle attività della social-mission e particolarmente graditi saranno i suggerimenti per arricchire di contenuti sociali 
detta missione.
Superfluo ricordare che nessun onere comporta tale partecipazione.

CASERTA  lì 15/08/2012


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   Il mondo di Vito