Mazzarella, rifugio in “madre terra”



L’acclamato commediografo sannicolese è l’autore del monologo “Dal Sottosuolo”, dai grandi contenuti paesaggistici ed ambientali, in scena a Maddaloni nell’ambito dell’ evento-mostra “Contaminazioni”


L’insigne commediografo/attore/regista teatrale sannicolese Vincenzo MAZZARELLA, noto per la sua vastissima produzione artistica che gli è valsa riconoscimenti ottenuti in numerosi palcoscenici della Campania (Vico Equense, San Giorgio a Cremano e Airola su tutti), è l’autore del monologo “Dal Sottosuolo” che, interpretato da Paolo Mazzarella con musiche originali di Saverio D’Andrea, violino di Vittorio Sbordone e racconto cinematografico di Simone Disegni, sarà rappresentato a Maddaloni nello splendido Casino dei duchi Carafa (sede del Museo Archeologico di Calatia) venerdì 26 luglio alle ore 20.30, nell’ambito della manifestazione “CONTAMINAZIONI. Teatro musica arte contemporanea” (ingresso libero) organizzata dalla Soprintendenza per i beni archeologici delle province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta.

Immagina di sentirti deluso dalla vita di superficie. Immagina di essere stanco della corruzione, degli scempi al paesaggio, della violenza che attenta alla bellezza. Immagina di preferire a tutto questo la più assoluta solitudine e di cercare una sorta di uscita d’emergenza dalla vita ritirandoti nel ventre materno della terra”: questo il “sogno” da cui si genera l’opera, grandiosa nella sua suggestione, mirabile nella fantasia creativa di un genio del teatro.


Il suggestivo Palazzo che farà da cornice all’evento -così racconta il comunicato di presentazione dell’evento- fu una delle residenze principali dei Carafa della Stadera, feudatari dell’intero territorio di Maddaloni. Da masseria fortificata fu trasformato alla fine del Seicento in elegante casino di caccia, con annessa azienda agricola e cappella dedicata a Santa Maria del Carmine. Fu completato intorno al 1710 da Carlo I Carafa, come attesta la data impressa nello stemma della volta dell’androne, e durante il regno di Carlo di Borbone ospitò spesso il sovrano durante le sue battute di caccia. Rimasto di proprietà dei Carafa fino a metà dell’Ottocento, attualmente è sede del Museo Archeologico di Calatia.

Il sito accoglierà per l’evento le personali di due artisti del territorio, da tempo rifugiati nel sottosuolo della loro anima: Teresa Condito
, originaria di Torre del Greco e già autrice di raffinata gioielleria, e Gerardo Del Prete, beneventano classe ’46 ma sannicolese d’adozione. La Condito, che ha già meritato premi prestigiosi e pubblicazioni su riviste internazionali, proporrà la sua attuale ricerca scultorea in cui motivo dominante è l’alternanza di forze opposte che convivono o che aspirano all’unità. Straordinarie le sue opere in plexiglass, una delle quali è esposta dal 2012 al Museo d’Arte Contemporanea di Caserta. Gerardo Del Prete proporrà alcune opere del suo repertorio, caratterizzato da un astrattismo gradevolissimo e materico con esiti poetici e tonali che talvolta ricordano Marc Chagall. Completeranno il suo intervento alcune specifiche istallazioni dedicate al viaggio, tema dominante e filo conduttore di una manifestazione in cui storia, mito, letteratura, arte, musica, teatro, gastronomia si esprimeranno ciascuno nel proprio linguaggio fino a mescolarsi, svelando le affinità e le trame che celebrano l’umanità, il suo senso, il suo movimento.

L'evento, sponsorizzato da Confartigianato Caserta, Angelica Banqueting, Castello di Limatola, azienda vinicola Tixon Maddaloni, Ora City Caserta Hotel, Arzillo Global Color Santa Maria C.V., si concluderà con la degustazione di vini e prodotti della gastronomia campana.


(nella foto, Vincenzo Mazzarella. L'autore, tra l'altro, è stato candidato due volte al Sannicolese d'Oro e ha inaugurato con un proprio spettacolo il nuovo teatro comunale Plauto)

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