“ANCORA TROPPE LE PROMESSE INEVASE”

Lo afferma il Comitato Città Partecipata


Abbiamo vissuto in questi giorni emozioni grandissime per la partecipazione intensa a cortei, conferenze, manifestazioni di solidarietà per la terra dei fuochi e per Lo Uttaro. Possiamo dire che finalmente l’argomento “Campania” è sotto lo sguardo del mondo intero per cui chi è preposto deve assolutamente occuparsi seriamente della situazione. Ma noi come Comitato Cittadino, pur tenendo nella dovuta attenzione l’evolversi della vicenda, per impegno preso, non possiamo tralasciare il nostro programma per San Nicola. Molte sono ancora  le risposte che il  nostro Sindaco deve darci su diverse problematiche che assillano la vita quotidiana dei sannicolesi. Nulla, infatti, abbiamo saputo delle due petizioni,  consegnate da tempo, circa
l’abolizione del pedaggio autostradale al casello di Caserta Sud (nella direzione Napoli – Caserta) e la creazione di una nuova viabilità per la separazione dei flussi di traffico in uscita dal casello di CE Sud, verso Caserta e verso il centro commerciale Campania; e nulla, ancora, circa la nostra richiesta di dare priorità nel prossimo bilancio alla manutenzione delle strade, al miglioramento della mobilità pedonale per anziani e disabili, alla manutenzione del verde pubblico, alla soluzione del problema dei loculi cimiteriali pagati e non consegnati. C’era stata promessa la convocazione di una consulta dei sindaci del territorio interessato al pedaggio autostradale, ma fino ad ora il Comune tace. C’era stata promessa una comunicazione ufficiale sulla situazione dei loculi, ma anche qui, tutto tace. Ci si auspicava un progetto per il verde pubblico e per le fontane “abbandonate”, per il ripristino delle strade dissestate (qualcuna è stata riasfaltata), ma il Palazzo, tranne che dire che non ci sono soldi, non si è ancora espresso con un piano organico e relativa copertura finanziaria. Anche la promessa di dotare di una sede le varie associazioni locali che ancora ne sono prive , non è stata, diciamo, ancora mantenuta. Tarda perfino l’inserimento dell’iscrizione, dopo circa due anni dalla richiesta, nell’albo delle Associazioni sia del nostro Comitato e sia dell’Admo, il che escluderebbe scandalosamente entrambi da un eventuale ripristino della consulta delle associazioni. Tutte le indicazioni circa la destinazione del Teatro Plauto sono state in toto disattese come anche la nostra disponibilità a collaborare con l’amministrazione comunale alla elaborazione di progetti utili alla collettività. Insomma tutto tace e tutto è  fermo. Abbiamo plaudito per la gara di appalto per la raccolta dei rifiuti che pone fine al regime delle ordinanze sindacali, ma avremmo preferito che il servizio fosse stato gestito direttamente dall’ente Comune al fine di sfruttare appieno i vantaggi della raccolta differenziata, evitando intermediari tra Comune e filiere, il che avrebbe certamente contenuto il prezzo del servizio che certamente graverà più dell’anno passato sulle spalle dei contribuenti (Tares docet). La piscina comunale, tanto attesa dai cittadini, forse non è più una chimera dal momento che si è esaurito il bando (alquanto sibillino) e si attendono solo i risultati dell’asta. Speriamo solo che l’iter per la messa in funzione non sia così farraginoso come quello del teatro e che i costi per l’uso non siano impossibili per i cittadini. Insomma una situazione allo sbando per un gruppo consiliare risicato ed attaccato da tutte le parti. Eppure con un po’ di efficienza e spirito di iniziativa si potrebbero risolvere tantissime situazioni intricate. Ad esempio un “ufficio studi” dovrebbe tenere sotto osservazione tutte le direttive regionali ed europee per attingere finanziamenti agevolati previa presentazione di progetti adeguati, tipo approntamento di un sistema videosorvegliante sul territorio; oppure costruzione di isole ecologiche moderne con relativo smaltimento dei rifiuti differenziati; o ancora la dotazione per i servizi pubblici di pannelli solari. Un comune non può, oggi, farsi sfuggire queste opportunità che stanzia la comunità europea per provvedere alla costruzione di opere pubbliche e poi dire che non ci sono soldi per riparare strade, per costruire isole ecologiche, per dotare il paese di strutture importanti per la sicurezza pubblica. Infatti ad esempio,  proprio a causa di una mancata attenta lettura di queste disposizioni regionali  abbiamo rischiato di rimanere fuori dall’assegnazione di finanziamenti ai comuni delle province di Napoli e Caserta per attività di controllo e tutela ambientale atte a contrastare il fenomeno dei roghi (bando di gara per la terra dei fuochi). Solo per puro caso siamo riusciti a rientrarvi per il rotto della cuffia su segnalazione esterna e sulla scia del comune di Caserta. E’ un ricordo, questo, che facciamo a chi ci governa ed è un consiglio a chi pensa di governare in seguito. Sono finiti i tempi in cui si scriveva con la penna, ora ci sono i computer , c’è tutta una tecnologia messa a disposizione di chi governa per agevolare la popolazione. Basta essere all’altezza del compito e soprattutto averne certezza prima di candidarsi ad una prossima elezione. In tutto questo, aspettiamo, fidenti, di avere le risposte promesse.

 

 Comuicato stampa – Comitato cittadino San Nicola Città Partecipata