Non è stato un bel consiglio...


Ordine del giorno lavorato a metà. Dopo aver approvato le nuove tariffe Tares, Imu e addizionale Irpef, la maggioranza ha abbandonato l'aula. La stessa cosa era già successa in questa consiliatura, due anni fa, quando ad andare via fu l'opposizione mentre si discuteva del riequilibrio. Ora si attende la diffida della prefettura per riconvocare il consiglio sul bilancio. Il clima non sereno che si respira tra tutte le forze politiche penalizza soprattutto i cittadini.


Tutt’altro che prenatalizio il clima respirato nel consiglio comunale di martedi 3 dicembre, interamente imperniato su argomenti di natura tributaria e finanziaria.
All’ordine del giorno la determinazione delle tariffe ed aliquote per il 2013 relative alle acque reflue e consumi idrici, rimaste praticamente invariate (da 0,40 a 0,41), nuova imposta Tares, Imu (aumentata da 0,76 a 0,96%), addizionale Irpef (aumentata da 0,6 a 0,8%), eccetera eccetera, e per finire, se si fosse finito, il bilancio preventivo 2013 diventato per forza di cose consuntivo.
Non una sola virgola delle spiegazioni esposte dal sindaco è stata condivisa dall’opposizione, né un solo apostrofo proposto dall’opposizione è stato accolto dalla maggioranza (anzi, in un’occasione neanche da tutta l’opposizione stessa).

La seduta è cominciata con un doveroso minuto di silenzio in ricordo di Andrea Letizia, già sindaco di San Nicola la Strada e longevo amministratore scomparso un mese fa.

A seguire, la modifica dell’ordine di alcuni argomenti in programma.

Tutte approvate, con nove voti a favore (maggioranza più sindaco) e otto contro, le delibere riguardanti il “servizio di trasporto e depurazione delle acque reflue”, le tariffe ed aliquote idriche, il “piano finanziario per la determinazione dei costi del servizio di gestione dei rifiuti urbani e per la determinazione della tariffa della Tares”, aliquota Imu, addizionale Irpef. Il relatore è stato il sindaco, che ha esposto le motivazioni che hanno portato agli aumenti, evidenziando, per la tassa sui Rsu, la notevole incidenza dei contributi destinati alla Provincia per la costruzione del termovalorizzatore, i costi sostenuti per la rimozione dei rifiuti “selvaggi”, il costo inserito in bilancio per la realizzazione della futura isola ecologica.
Nel mezzo, vari ed articolati interventi dei consiglieri della minoranza, una infelice battuta del prof. Megaro sul video realizzato dal Corriere di San Nicola (non ha capito, o ha fatto finta di non capire, che il gesto del sindaco che sversa carta e cartone raccolti in una busta è stato semplicemente un atto simbolico per lanciare ai cittadini un messaggio dagli altissimi contenuti di civiltà, di educazione e di rispetto), nonché tantissime precise ed apprezzate osservazioni del consigliere di opposizione Gennaro Mona, che ha spaziato con arguzia ed intelligenza su tutti gli argomenti discussi, recuperando in una sola mezza serata due anni di silenzio (consumati quando era in maggioranza e a parlare per l’Udc era il capogruppo Schiavo).

A questo punto, tutti i membri della maggioranza hanno raccolto carte e cartelle e hanno abbandonato l’aula consiliare senza fornire spiegazioni.

Mancando, quindi, il numero legale dei presenti, la seduta non ha potuto proseguire. Per regolamento, il segretario comunale d.ssa Maciariello ha chiamato al tavolo della presidenza il consigliere anziano Megaro il quale, fatto il primo appello, ha constatato il mancato raggiungimento del numero legale dei presenti. Rifatta la conta, sempre per regolamento, dopo quindici minuti, e riconstatato che i consiglieri presenti (non c’era più neanche Panico) non erano in numero sufficiente per assicurare la validità dei lavori, si è dovuto necessariamente prendere atto della chiusura della seduta.
A questo punto, a rispondere al pubblico che giustamente chiedeva cosa fosse nella sostanza successo, ci ha pensato il consigliere Nuzzi, dopo essersi comunque scusato per un pugno inferto al tavolo al quale era assiso.

Certo, non è stata una bella serata quella del 3 dicembre 2013. La maggioranza, se si può dire, ha praticamente restituito per filo e per segno lo smacco subito il 29 settembre 2011, quando fu l’opposizione ad abbandonare l’aula, impedendo la continuazione del  consiglio comunale sul riequilibrio del bilancio.
Oggi a me, domani a te: no, signori cari tutti di tutti i partiti della maggioranza e dell’opposizione! Così non va. Perché ad essere penalizzati sono sempre quei poveracci dei cittadini. Quelli che vi hanno votato in cambio della promessa di vivere in una San Nicola sempre più “serena”.

Ora si attende una diffida del prefetto, che darà venti giorni di tempo all’amministrazione per riconvocare il consiglio al fine di approvare il bilancio.

Nicola Ciaramella


Questi i comunicati, che pubblichiamo integralmente così come ci sono giunti, delle varie forze politiche.

Dal sindaco Pasquale Delli Paoli: «Con riferimento alla seduta di consiglio dello scorso 3 dicembre, si precisa che la maggioranza ha proceduto all’approvazione degli argomenti riguardanti le aliquote, acque reflue, Tares, Imu, Irpef, tutte propedeutiche all’approvazione del bilancio di previsione del 2013, della relazione programmatica e revisionale. Gli argomenti di cui sopra sono stati votati dalla maggioranza compatta; sono rimasti da votare gli argomenti relativi al  programma triennale dei lavoro pubblici, l’approvazione del piano triennale di utilizzo delle dotazioni strumentali, delle autovetture e degli immobili ad uso abitativo e di servizio ed il bilancio di previsione. Questi ultimi argomenti saranno discussi nella prossima seduta di consiglio comunale che sarà concordata nella conferenza dei capigruppo che il presidente del consiglio comunale Luca Paradiso, convocherà a stretto giro. In merito all’abbandono dell’aula consiliare da parte della maggioranza, oltre le strumentalizzazioni dei gruppi di minoranza, resta il vero malore che aveva colpito già durante la seduta di consiglio il capogruppo del Pdl, Domenico Sortino, rimasto al suo posto, stoicamente, per consentire lo svolgimento dei lavori e l’approvazione degli argomenti sopra citati, ritenuti indifferibili ed urgenti, la cui approvazione era anche stata sollecitata direttamente dal ministero dell’Economia. Se tali argomenti non fossero stati approvati, lo stesso bilancio non poteva  poi essere discusso e votato. L’uscita dalla sala consiliare non è stata assolutamente una “fuga”,  una mancata assunzione di responsabilità, trattandosi dell’approvazione del documento contabile, ma solo una forma di solidarietà nei confronti del capogruppo di maggioranza. Tutto ciò che scriveranno e diranno le forze di opposizione lascia il tempo che trova. Chiudo con una semplice considerazione: quante volte loro, i gruppi di opposizione, hanno abbandonato l’aula anche quando c’erano da discutere argomenti che loro stessi avevano proposto e sollecitato all’ordine del giorno?»

Dal consigliere comunale Raffaele Della Peruta: « I Consiglieri Comunali di opposizione di San Nicola la Strada trasmettono copia dell'istanza presentata a S.E. il Prefetto di Caserta.
Alla c.a. di S.E. il Prefetto di Caserta
Dott.ssa Carmela Pagano
Oggetto: richiesta immediata udienza.
I sottoscritti consiglieri comunali della Città di San Nicola la Strada
CHIEDONO
Immediata udienza alla S.V. Ill.ma per illustrare i seguenti episodi avvenuti nel corso del Consiglio Comunale di San Nicola la Strada tenutosi il giorno 3 dicembre 2013: 1.              In corso di seduta di consiglio, giunti al settimo punto all’ordine del giorno, i sette Consiglieri Comunali di maggioranza, il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale non adducendo alcuna motivazione improvvisamente abbandonavano l’aula consiliare facendo venir meno il numero legale, impedendo in tal modo la prosecuzione del consiglio stesso;
2.              Le delibere inerenti il bilancio di previsione 2013 approvate dalla Giunta Comunale e poste all’O.d.G. del C.C. stesso contenevano già l’immediata esecutività senza aver avuto ancora l’indispensabile approvazione del Consiglio Comunale;
3.              In merito alla delibera concernente il piano triennale delle opere pubbliche si rileva che la stessa non ha avuto la prevista pubblicazione di 60 (sessanta) giorni all’albo pretorio comunale come previsto dal TUEL, bensì la pubblicazione è avvenuta solo per 15 (quindici) giorni. Detta mancata pubblicazione per giorni 60 inficia la legittimità dell’atto che è parte integrante del Bilancio di Previsione 2013;
4.              A tutt’ora non abbiamo ricevuto ulteriore convocazione di Consiglio Comunale. Ulteriori argomentazioni  saranno esposte alla S.V. Ill.ma al momento dell’udienza.
Non sfugge alla Sua sensibilità che tale situazione venutasi a creare nel Comune di San Nicola la Strada rappresenta una vera e propria emergenza democratica.
Certi di un sollecito riscontro porgiamo distinti saluti.
I consiglieri comunali:
Mona Gennaro (UDC)
Della Peruta Raffaele (Movimento Strada Nuova)
Megaro Antonio (Movimento Strada Nuova)
Narducci Raffaele (Capogruppo Partito Democratico)
Nuzzi Enrico (Indipendente)
San Nicola la Strada, 04/12/2013».


Da La Sinistra di San Nicola la Strada
: «NELLA SEDUTA DI CONSIGLIO COMUNALE  PER L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO DI PREVISIONE 2013 SONO STATI APPROVATI TUTTI GLI AUMENTI DELLE ALIQUOTE TRIBUTARIE QUALI LA TARES-L'IRPEF E L'IMU SULLE SECONDE CASE.
IN DISCUSSIONE  AL PUNTO  QUINTO ALL'ORDINE DEL GIORNO C'ERA UN EMENDANENTO PRESENTATO DAL CONSIGLIERE PASQUALE PANICO : L'EMENDAMENTO PREVEDEVA  DI ISTITUIRE UN  FONDO PER  UN REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA PER I GIOVANI I DISOCCUPATI PER CHI PERDE IL LAVORO E PER I CITTADINI CON SFRATTI ESECUTIVI.
LA COPERTURA PER TALE FONDO E' DATA DALL'AUMENTO DELL'IMU SULLA SECONDA  CASA SI PARLA DI UNA CIFRA VICINA AI 300MILA EURO CHE POTEVANO IN VIA SPERIMENTALE DARE  UNA MANO A CHI NON RIESCE PIU' AD ANDARE AVANTI ECONOMICAMENTE E VIENE ESCLUSO DAL TESSUTO SOCIALE.
AL MOMENTO DELLA VOTAZIONE LA MAGGIORANZA TUTTA INSIEME AI CONSIGLIERI DI STRADA NUOVA  HANNO BOCCIATO L'EMENDAMENTO MENTRE IL PARTITO DEMOCRATICO E L'UDC INSIEME AL CONSIGLIERE NUZZI SI ASTENEVANO (TUTTI SANNO CHE L'ASTENSIONE VIENE CONSIDERATA VOTO CONTRARIO IN CONSIGLIO COMUNALE), UNICO VOTO FAVOREVOLE  E' STATO QUELLO DEL CONSIGLIERE PANICO.
LA SINISTRA ESPRIME IL TOTALE DISPREZZO DELLA VOTAZIONE ESPRESSA DA I CONSIGLIERI SOPRACITATI CHE QUANDO  VEDONO TOCCATI I LORO INTERESSI PERDONO  LA RETTA VIA  DELLA POLITICA AL SERVIZIO  DEI CITTADINI PIU' MERITEVOLI DI ATTENZIONI E  PROVVEDIMENTI SOCIALI DA PARTE DELL'AMMINISTRAZIONE.
DOPO QUESTA VOTAZIONE  MENTRE SI ASPETTAVA DI DISCUTERE L'APPROVAZIONE DEL BILANCIO LA MAGGIORANZA ABBANDONAVA L'AULA  DANDO VITA AD UNO SCEMPIO ISTITUZIONALE».

 


Alcune fasi della riunione fotografate da Ubaldo Di Leva