In ricordo del Professore Gentile


Mercoledì 22 gennaio sarà celebrata una funzione religiosa in suffragio di Domenico Gentile, scomparso lo scorso primo dicembre all’età di 89 anni.
L’avvincente storia del Professore che lasciò la carica di sindaco nel Matese per tornare nella sua diletta San Nicola la Strada


Mercoledì 22 gennaio 2014 nella chiesa di Santa Maria degli Angeli in Piazza Parrocchia sarà celebrata una funzione religiosa in suffragio del Prof. Domenico Gentile, scomparso lo scorso primo dicembre all’età di 89 anni.

Personaggio noto e stimato da tutti, figura esemplare di cittadino legatissimo alla sua terra e ai suoi valori, era già sorta nella mia mente l’idea di tracciarne le tappe più importanti della vita. Ne parlai, pochi giorni dopo la sua scomparsa, al direttore del Corriere di San Nicola, Nicola Ciaramella. Anche lui già aveva nella mente la stessa idea. Mi rispose con grande entusiasmo, aiutandomi nel contattare le fonti da cui attingere notizie e foto. Non potevo non mettermi all’opera per lasciare alla storia il ricordo scritto di un grande sannicolese.

Profondamente innamorato di San Nicola la Strada, il compianto adorato papà dell'arch. Prospero, attuale vicesindaco di San Nicola la Strada, ha speso un grande contributo umano e culturale per la crescita della sua città.
Sannicolese puro, Domenico Gentile nasceva nel 1924 dal rag. Prospero e da Marianna Tescione. Crebbe in una famiglia agiata e frequentò regolarmente la scuola, fino a quella dell'Istituto per Geometri. Dovette interrompere gli studi nel 1943, perché chiamato alle armi, in pieno periodo di guerra. Al ritorno dal servizio militare, cambiando il corso degli studi, conseguì la Maturità Magistrale e, vincitore di concorso, ebbe il suo primo incarico di maestro di scuola elementare in una cittadina dell'alto casertano al confine con la regione Lazio, Rocca d' Evandro.
Ricordo ancora quando mi raccontava dei tempi eroici del primo insegnamento, narrava che le lezioni si svolgevano in una stalla nella quale faceva da cattedra una botte capovolta. A quei tempi viaggiava in treno e proprio durante uno dei quotidiani spostamenti conobbe una ragazza che sarebbe poi diventata la sua sposa: Eufemia Vaccaro, una fanciulla di Valle Agricola. La conoscenza con la futura moglie lo indusse a inoltrare domanda di trasferimento proprio nella cittadina della sua fidanzata, dove soggiornò negli anni 1953-55.
Sono rimasto sinceramente sorpreso quando sono venuto a conoscenza che il prof. Gentile è stato, per un breve periodo, sindaco di Valle Agricola. Rinunciò a questa carica elettiva quando ricevette l'incarico di insegnamento a San Nicola la Strada.
Nei primi anni 50 sposò la signora Eufemia dalla quale ebbe due figli, il già citato architetto Prospero e la professoressa Annamaria. Durante il suo lungo impegno scolastico fu prima fiduciario e poi vice direttore didattico della scuola elementare di Viale Europa di San Nicola. In questo periodo si dedicò anche ad altre attività culturali.

E' stato un eccellente pittore che si è avvalso della tecnica dell'olio e dell'acquarello. Con altri artisti di grido quali Bertè, Bottone, Roccatagliata, Arizzi e Di Spazio, fondò, a Caserta, il circolo d'arte "Vanvitelli". Ricordo ancora quando mi raccontava che, in occasione delle numerose mostre, i suoi quadri andavano a ruba, tanto da esaurire rapidamente le vendite.
La sua vicinanza e la sua opera di preziosa collaborazione si rivelò fondamentale, come mi ha raccontato Nicola Ciaramella, per la perfetta riuscita della prima (e poi rimasta unica) gara di pittura estemporanea che si è mai svolta a San Nicola la Strada. Erano gli inizi degli anni ’70, a San Nicola la Strada prendevano lentamente corpo i primi fermenti di associazioni culturali. Tra questi, il Circolo “Sapere & Vita”, che tra il 1968 e il 1981 vide scorrere nel suo albo dei soci tutti i giovani universitari sannicolesi dell’epoca, promotori di una lunga serie di manifestazioni finalizzate ad inaugurare un nuovo progetto, il quale, partendo dalla “scoperta” del vasto patrimonio storico-culturale locale, si prefiggeva di attivare tutti gli strumenti per valorizzarlo e diffonderlo al di fuori dei confini comunali. Una di queste occasioni fu proprio una gara di pittura estemporanea, alla quale parteciparono, grazie al prestigio arrecato all'evento dalla figura del “maestro” Domenico Gentile, numerosi artisti accorsi da molte parti della regione e d’Italia, con l’intento di cimentarsi
nella pittura di scorci o luoghi suggestivi del paese realizzando la propria opera in un giorno. 

Gentile è stato uno dei più appassionati ricercatori storici su San Nicola la Strada, attività per la quale si è prodigato anche, e di più, dopo la collocazione in pensione nel 1985. Grande è stato il suo aiuto al nipote Francesco Nigro, che tante opere ha pubblicato aventi per argomento la storia, i costumi e le tradizioni della nostra Città. Sul frontespizio del volume del Nigro "San Nicola la Strada nel secolo XVIII" si legge testualmente: "Ringrazio sentitamente mio zio Domenico Gentile per l'aiuto che mi ha dato nella raccolta e nella elaborazione dei dati dell'archivio parrocchiale, per tutte le indicazioni e la collaborazione che affettuosamente ha voluto darmi nella stesura definitiva del lavoro".

Il Professore (continuerò a chiamarlo così per riguardo e per affetto) si dedicò anche alle ricerche per la ricostruzione di parte dell'archivio di un suo prozio, il notaio Domenico Gentile suo omonimo. E' stato socio di vari sodalizi sannicolesi, quali il  Circolo Sociale, il Circolo Unione e il Circolo Operaio Umberto I, dove si è sempre fatto ben volere e stimare e dove era riconosciuta la sua bravura nel gioco del "tressette".
Spesso mi parlava di un suo antenato, il soldato che, proprio come lui, si chiamava Domenico Gentile e al quale è stata intitolata una strada della Città. Sembra che questo milite sia stato il primo eroico caduto della Grande Guerra (1915-18).

Il professore ha trascorso gli ultimi anni della sua vita in vedovanza e nel 1997, al tempo del governo Prodi, è stato insignito, per i suoi meriti, dell'onorificenza di Cavaliere della Repubblica. Nel decennio trascorso gli ho fatto spesso visita e abbiamo avuto lunghe e dotte discussioni di carattere storico e culturale Era un vero piacere godere della sua compagnia e parlare delle vicende di San Nicola la Strada, di letteratura, d'arte, ecc..

Ho scritto queste poche note per ricordare con immensa nostalgia e con grande stima questo sannicolese che tanto ha amato la sua Città. E' scomparsa, con l’amatissimo “Mimì” Gentile (così tutti i suoi amici amavano chiamarlo), una delle figure che più hanno illustrato San Nicola la Strada.
Grazie, Prof. Gentile, per la sua carica di umanità, per tutto quello che ha dato alla sua città e per i suoi preziosi insegnamenti. Il suo ricordo resterà sempre vivo nei nostri cuori.

Luigi Cirillo

 


Il Prof. Gentile è il terzo in piedi da destra