LUIGI D'ANDREA SEMPRE NELLA NOSTRA MEMORIA


Il 7 febbraio a Bergamo sarà assegnato per la settima volta il Premio "Maresciallo di Pubblica Sicurezza Luigi D’Andrea" istituito da Gabriella Vitali, vedova del compianto poliziotto nato e vissuto in gioventù a San Nicola la Strada e barbaramente ucciso a Dalmine, il 6 febbraio 1977, nell’adempimento del proprio dovere.


Venerdi 7 febbraio, in occasione del “Giorno della memoria” istituito dalla Regione Lombardia per onorare i Caduti delle Forze dell’Ordine, si terrà a Bergamo, presso il Centro Congressi Giovanni XXIII, la cerimonia di conferimento del “Premio Maresciallo di Pubblica Sicurezza Luigi D’Andrea” 2014.
Il Premio, assegnato dalla “Associazione Maresciallo di P.S. Luigi D’Andrea Caduto nell’adempimento del Dovere – M.O.V.C.” a operatori delle Forze dell’Ordine che si sono distinti in gesti di altruismo e d’amore grazie ai quali è stato possibile salvare vite umane, è
giunto alla sua settima edizione. L’evento, infatti, fu fondato nel 2008 dalla signora Gabriella Vitali, presidente della “Associazione”, vedova del compianto sottufficiale di Polizia, Luigi D’Andrea (nella foto), nato e vissuto in gioventù a San Nicola la Strada, prima di entrare in carriera militare ed essere barbaramente ucciso, la notte del 6 febbraio 1977, insieme con un suo collega, per mano del criminale Renato Vallanzasca mentre era in servizio di pattuglia a Dalmine (BG).
Il Premio è rappresentato da una medaglia del Capo dello Stato e gode dei prestigiosi patrocini del Senato della Repubblica, Ministero dell’Interno, Provincia di Bergamo, Comune di Bergamo, Croce Rossa Italiana-Infermiere Volontarie Ispettorato di Bergamo, Questura di Bergamo e Liceo Aeronautico “Antonio Locatelli”.
Sarà, immancabile, l’ennesima occasione per ricordare un eroe da tutti amato, al quale sono state assegnate onorificenze e intitolate caserme e strade in Italia e nella città natìa di San Nicola la Strada.
Al “nostro” Luigi D’Andrea è stato dedicato un nuovo libro, “Sbirro Morto Eroe. Le verità giudiziarie” scritto da Maurizio Lorenzi.
Dalmine 06 febbraio 1977. Per distinguere gli eroi dagli impostori”: così recita la prefazione al volume edito da Conti Editore ed uscito lo scorso dicembre. Un racconto che riproduce, atti giudiziari alla mano, l’eccidio di Dalmine del ’77, uno dei momenti più atroci della storia italiana.
Manca una manciata di secondi alle dieci di una fredda mattina di inverno. Sull’asfalto dell’autostrada A4, nei pressi del casello di Dalmine, scoppia una sparatoria tra due pattuglie della Polizia Stradale e tre individui a bordo di una Fiat 132. A terra, senza vita, restano due poliziotti e un bandito. Che cos’è successo esattamente in quel maledetto 6 febbraio 1977?”.
Lo spiega l’autore del libro, ma non se lo spiegano ancora, prede di un dolore infinito, tutti coloro che Luigi D’Andrea hanno amato e a Luigi D’Andrea continuano a dedicare lacrime, emozioni e ricordi. Come ad un figlio che mai si accetterà di aver perso.

Nicola Ciaramella


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La Signora Gabriella Vitali, vedova del M.llo D’Andrea, presidente della “Associazione Maresciallo di P.S. Luigi D’Andrea Caduto nell’adempimento del Dovere – M.O.V.C.”.






Immagine del tragico eccidio di Dalmine



















Luigi D’Andrea




















La copertina del nuovo libro sull’uccisione di Luigi D’Andrea