Momenti intensi di emozioni nella terza puntata di “UbiTv Music Talk Show”, andata in scena, il 9 febbraio, dal teatro Pirandello di San Nicola la Strada ed in diretta tv web su UbiTv e Streamit.
Sul palco, a catturare l’attenzione degli spettatori presenti, ma soprattutto delle migliaia di navigatori collegati, un eccezionale affermato cantautore, di cui è noto l’impegno incessante anche nel campo sociale.
Parliamo di Felice Romano. Impossibile separare in lui l’artista sopraffino dall’instancabile volontario della solidarietà.
Vice presidente dell’associazione onlus Dona Speranza (www.donasperanza.it), che raccoglie fondi per persone disagiate che si trovino in difficoltà per malattia, handicap, emarginazione, Romano ha composto nella sua vita oltre duecento canzoni, nelle quali ben si coniuga, come incanto, la nota con il verso, la melodia con il messaggio. Comunicatore di sensazioni coinvolgenti al confine tra l’umano ed il "divino", Felice Romano ha la capacità naturale di trasformare in gocce di meraviglia ogni gesto della sua normalità.
Come quando è chiamato da Ubaldo Di Leva a parlare del perché di “Tutto ha un senso per Fabio”, la sua ultima iniziativa in cui, al pari di tutte le tantissime altre, riesce con saggezza e spontaneità a creare un infallibile connubio tra l’arte e la solidarietà. Due espressioni del suo essere semplice, due aspetti della sua radicata perseveranza, due modi di rimanere sempre se stesso.
Animato da puri sentimenti cristiani, avvolto da splendore poetico, ispirato dal profondo dell’animo, prima di deliziare il pubblico con alcune delle sue più belle composizioni Felice Romano ha raccontato la toccante storia di un giovane poliziotto, vittima di un gravissimo incidente stradale accaduto lo scorso settembre.
Fabio, 32 anni, era appena uscito dal lavoro e, a bordo di uno scooter, stava tranquillamente rientrando a casa. Improvvisamente, un furgone che procedeva contromano a forte velocità lo ha investito. Trasportato in ospedale in gravissime condizioni, gli è stata diagnosticata la morte cerebrale e, quale “consiglio” medico finale, la donazione degli organi. 
Sentenza mai accettata dalla sua compagna Paola. Donna forte, indomita, colma di fede e d’amore. Paola pochi minuti prima aveva scambiato le ultime parole con Fabio; Paola era certa, sentiva dentro che “Fabio è vivo, ritornerà da me!”
Fabio, dopo alcuni giorni di coma farmacologico, passa in stato di coma vigile. L’ inarrendevole fidanzata, i familiari, gli amici decidono di trasferirlo a San Giovanni Rotondo presso la Fondazione Casa Sollievo della Sofferenza. Da questo momento inizia tutto un percorso improntato alla fervida speranza di riportare Fabio alla vita. Navigando su internet, Paola scopre che in Austria, a Innsbruck, c’è una clinica neuroriabilitativa specializzata sul coma, dove Fabio può risvegliarsi. Ma ci vogliono molti soldi. Duecentocinquantamila euro, tutt’altro che una sciocchezza. Paola e gli amici non disperano e si mettono all’opera. Nel giro di pochi mesi, attraverso appelli sui social network, catene di solidarietà, collette promosse dai colleghi di Fabio di tutta la penisola, si raccolgono i primi centocinquantamila euro. Paola è pronta anche a mettere in vendita un pezzo del suo corpo, un rene (“senza di esso, si può vivere, senza l’aria no, e Fabio è la mia aria”). I medici austriaci vengono in Italia al capezzale dell’ammalato e confermano: "si, Fabio si può risvegliare”. Ma mancano centomila euro.
Ed ecco, a questo punto, la grande svolta.
Il racconto di Felice Romano, pregevole artista, uomo impregnato di alti ideali, è incalzante:“Tutto nasce in un modo molto particolare. Un giorno, mentre navigo in un social network, mi giunge una mail da un collega di Fabio il quale mi propone di musicare alcuni versi che aveva scritto per Fabio, prendendo spunto dalle parole continuamente pronunciate da Paola e che trovano spazio anche in un video inserito su youtube”.
“Tutto ha un senso”: così recitano quei versi, che trovano nella musica di Felice Romano la degna sublimazione per assurgere ad opera d’arte, dettata dal cuore: “Ho letto subito la storia, il testo della canzone e mi sono messo al pianoforte”.
Qualcuno dall’alto gli ha trasmesso quelle note...
”Dopo due ore -continua visibilmente emozionato Felice Romano- c’era la canzone. Ho chiamato il collega di Fabio, ha voluto venire subito a casa mia con altri colleghi, ho suonato questa canzone in un silenzio assoluto. Quando, alla fine, ho alzato lo sguardo, ho visto le lacrime negli occhi delle persone che mi stavano ascoltando. La magia che quel momento ha trasferito a tutti non poteva essere persa. Abbiamo deciso, così, di fare uno spettacolo al fine di raccogliere la somma che mancava per curare Fabio”.
La scelta si è subito indirizzata al Teatro Tenda Palapartenope. La risposta di tanti artisti, personaggi dello spettacolo e dello sport contattati da Felice Romano è stata fantastica. Ci saranno, tra gli altri, Peppino Di Capri, Enzo Gragnaniello, Nello Iorio, Gigi e Ross di Made in Sud, e poi ancora Barbara De Rossi, Patrizio Oliva, Massimiliano Rosolino, e poi tanti altri ancora. Un cast eccezionale.
Tutto è pronto, dunque, per “TUTTO HA UN SENSO PER FABIO”: il titolo della bellissima canzone musicata da Romano è anche l’emblema dei due spettacoli in programma il 5 e 6 marzo al Palapartenope per raccogliere i soldi che mancano per riportare Fabio a quella vita momentaneamente lasciata e che prestissimo ritornerà più ricca d’amore. Grazie a tutti coloro che per lui stanno costruendo speranza, da Paola ai suoi cari, dai suoi amici a Felice Romano, agli artisti che non ci saranno ma che hanno offerto il loro contributo alla causa, dal primo all’ultimo di chi ha voluto e vorrà contribuire alla guarigione di Fabio.
Ma bisogna far presto. Il risveglio di Fabio, hanno detto i medici, potrà avvenire solo se non passerà ancora altro tempo. E poi, riportato Fabio all’affetto di Paola, Felice Romano si dedicherà, insieme a lui, a costituire una fondazione per costruire in Italia, visto che non c’è, una clinica del risveglio.
Chitarra in mano e poi mani sul pianoforte, il bravissimo cantautore ha quindi offerto al pubblico pezzi di autentica qualità artistica, intrisi di congenita capacità di trasferire emozioni al di fuori del comune.
Chi scrive, dopo aver assistito con commozione a cotanta delizia, ha voluto così salutare un valente uomo e artista: "Grazie, Felice, di averci dato la gioia di conoscerti". Parole sentite, parole semplici.
Sentimento e semplicità danno senso magico alla vita.
Per questo Fabio tornerà presto tra noi.

Nicola Ciaramella