Mons. Giovanni D’Alise nuovo Vescovo della Diocesi di Caserta





Lascia la Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia, che ha guidato per sette anni.
Si insedierà ufficialmente domenica 18 maggio.
Raccoglie l’eredità del compianto S.E. Pietro Farina, scomparso lo scorso settembre.








S.E.Mons. Giovanni D’Alise è il nuovo vescovo della Diocesi di Caserta.
Succede al compianto S.E.Mons.Pietro Farina, scomparso a settembre del 2013.
E' nato a Napoli il 14 gennaio 1948 da Giuseppe e Teresa Savino, persone semplici e di sani principi morali e cristiani, il cui
esempio lascia sicuramente un’impronta profonda nella sua anima.
Già in tenera età sente la chiamata al sacerdozio, frequenta le scuole nei seminari di Acerra, Capua, Benevento e Posillipo (Napoli).
Viene ordinato sacerdote il 23.09.1972.
Dopo due anni di permanenza al Seminario minore di Acerra come prefetto di disciplina, esercita il suo ministero, come vice parroco prima (1974-1993) e come parroco poi (1993-2004) nella Parrocchia Sant’Alfonso Maria de’ Liguori in Cancello Scalo in Diocesi di Acerra.
Sensibile alle problematiche dell’evangelizzazione nel nostro tempo, cerca sempre di calare l’annuncio della Parola nella realtà sociale e culturale della parrocchia.
Negli anni del suo sacerdozio incoraggia tutti a vivere il cristianesimo mettendosi a servizio della Chiesa e cercando di costruire una Comunità viva e missionaria.
Ricopre nella Diocesi di Acerra incarichi di responsabilità: formatore e direttore della Scuola di Formazione per Operatori Pastorali, direttore dell’Ufficio Scuola Insegnanti di Religione, responsabile per la Catechesi e l’Evangelizzazione, vicario foraniale.
Dà, inoltre, prova di grandi capacità organizzative nella preparazione di 23 Convegni Diocesani ed è Docente di Religione nelle scuole medie fino alla sua nomina a Vescovo.
Nel 2003 la Diocesi di Nocera Inferiore – Sarno lo incarica della formazione dei propri diaconi permanenti.
Se c’è un aspetto che, più di ogni altro, Mons. D’Alise ha avuto a cuore, è stato la Pastorale Familiare. Animato da fede, energia, speranza e fantasia indicibili, ha riversato un amore particolare e fecondo su tantissime coppie e famiglie della Diocesi, e non solo.
Il Santo Padre il 05 giugno 2004 ha nominato don Giovanni D’Alise, Vescovo di Ariano Irpino-Lacedonia.
Il 17 luglio 2004 è stato ordinato Vescovo nella Cattedrale di Acerra da S. E. Mons. Paolo Romeo, Nunzio apostolico in Italia.
Il 12 settembre 2004 Mons. D’Alise, accolto da una folla enorme ed entusiasta, ha iniziato il suo ministero pastorale nella Diocesi di Ariano-Lacedonia.
Nell’omelia di inizio ministero mons. D’Alise ha esposto il suo programma pastorale consistente nell’attuare, ad ogni livello ecclesiale, una svolta pastorale di taglio missionario ossia una nuova evangelizzazione.
In questi primi di anni di ministero episcopale ha cominciato a realizzare,con miriadi di iniziative concrete, questo impegnativo e necessario programma pastorale.
A partire dal 2005 ha promosso la Missione diocesana al Popolo in quattro tappe (2006 in Ariano, 2007 nella zona Fortore, nel 2008 nelle zone Ufita e Baronia). La suddetta missione, affidata ai frati francescani dell’Umbria, ha comportato un risveglio della fede e la promozione di percorsi formativi e spirituali destinati ai giovani e alle famiglie.
Nel maggio 2005 ha indetto l’anno di San Liberatore per ricordare il XVII centenario del martirio del protovescovo della Chiesa Arianese. Questo evento è culminato con la visita in Ariano del Cardinale Raffale Renato Martino quale Inviato Speciale del Papa Benedetto XVI e con una lettera da questi indirizzata al Vescovo e ai fedeli della Diocesi. Dal 2005 Mons. D’Alise, svolge una catechesi settimanale rivolta agli adulti e alle famiglie che vede una partecipazione molto numerosa.
L’amore profondissimo per il Signore e il desiderio di annunciarlo a tutti lo ha spinto a cercare di sfruttare adeguatamente i mezzi di comunicazione di massa; infatti il giornale diocesano In cammino è stato completamente rinnovato assumendo cadenza mensile e raggiungendo notevolissima diffusione tra la gente quale voce autorevole della chiesa locale. Da circa cinque anni, inoltre, mons. D’Alise cura una rubrica televisiva settimanale di catechesi sul vangelo della domenica, dal titolo “l’appuntamento con il vescovo”, trasmessa da una emittente locale a carattere provinciale. Questo programma è molto seguito dai telespettatori.
Cosciente che la nuova evangelizzazione passa attraverso la formazione e la cura pastorale dei laici, nel 2007 ha fondato la Scuola Diocesana di Formazione per i laici e gli operatori pastorali che ha avuto, nel suo primo anno di funzionamento, oltre duecento iscritti.
Dal 2006 Mons. D’Alise, ha avviato un progetto diocesano di preparazione alla Cresima di taglio catecumenale per aiutare i giovani a maturare una scelta di fede consapevole.
Nel 2007 la Conferenza Episcopale Campana ha scelto mons. D’Alise quale vescovo delegato del settore di pastorale sociale e del lavoro.

(fonte: www2.diocesiarianolacedonia.it)


Il suo saluto alla nuova diocesi di Caserta

«AI SACERDOTI, AI DIACONI, AI RELIGIOSI, ALLE RELIGIOSE, AI FRATELLI LAICI, ALLE AUTORITÀ CIVILI E MILITARI E AGLI UOMINI DI BUONA VOLONTÀ PRESENTI ED OPERANTI SUL TERRITORIO DELLA DIOCESI DI CASERTA

Carissimi,
forse non vi aspettavate me come vostro Pastore. Neanche io me lo aspettavo!
Questi sono i piani di Dio ed anche i suoi “giochi” d’amore per noi.
Ciò però è bellissimo nella fede e nell’obbedienza ai progetti di Dio.
Non ci siamo scelti per simpatia, né per calcoli di capacità e per doti particolari ma un Altro ci ha messo insieme attraverso la chiamata del Santo Padre Francesco che, in questa decisione, ha voluto bene a voi, con immensa attenzione e tenerezza, e ha voluto bene a me, con profondo amore e tanta misericordia.
Siamo chiamati dall’Amore per amare e per amarci tra noi con lo stile di Cristo: “Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici se farete ciò che io vi comando”. (Gv 15, 13 – 14). È questo per noi il momento di un rinnovo di impegno nella più grande libertà. Infatti, se il Santo Padre ci ha scelti e ci ha donato gli uni agli altri e viceversa, siamo liberi, niente ci ha condizionato a stare insieme, ad intrecciare le nostre vite, le nostre storie, siamo solo chiamati a rendere la Chiesa più bella e liberante e a rendere la vita di tutti: “buona”, secondo Cristo, “migliore”, seguendo le strade indicate dallo Sposo Unico dell’umanità e della Chiesa credendo al Vangelo e facendo spazio, in noi, “alla gioia di vivere il Vangelo” nell’oggi della nostra Diocesi. Così, certamente, daremo tanta gioia fraterna al Santo Padre Francesco mostrando i frutti del Vangelo vissuto, come conferma che il rinnovamento della Chiesa è possibile. E noi lo desideriamo! Insieme con voi, perciò, sento vivamente e con affetto, di ringraziare innanzitutto il Santo Padre per il dono che ha voluto fare alla Chiesa di Caserta dando un Pastore da seguire e da amare. Ed io ora anche pubblicamente dico il mio grazie sentito al Santo Padre per avermi donato una Chiesa da amare e da servire con dedizione di “sposo fedele”, spendendo per essa tutti gli anni e la forza che ancora il Signore vorrà donarmi.
Con affetto fraterno, con simpatia e riconoscenza, ricordo tutti i Vescovi che mi hanno preceduto sulla cattedra della Chiesa di Caserta. Ricordo e saluto particolarmente Mons. Raffaele Nogaro che è presente in Diocesi, nel territorio e tra il popolo che tanto ha amato ed ama; il mio fratello Vescovo Mons. Pietro Farina che ha immesso nella Chiesa di Caserta tanti progetti pastorali e, soprattutto per essa, ha dato la vita. Progetti che non ha avuto il tempo di seguire e veder crescere. E un ultimo pensiero e un saluto grato va a Sua Eccellenza Mons. Angelo Spinillo, Vescovo di Aversa, vice presidente della CEI, e Amministratore Apostolico di Caserta. A lui il ringraziamento vivo e concreto perché, pur ricoprendo tanti incarichi, non ha fatto mancare la sua presenza nella Diocesi amministrata ed ha guidato fin qui la Speranza Operosa della Diocesi casertana. Lo ringrazio in anticipo anche per l’impegno che ancora profonderà fino al giorno del mio ingresso.
Entro in Diocesi con umiltà e rispetto, in punta di piedi, rispettando il lavoro di tutti i Vescovi, i Sacerdoti, i Religiosi, le Religiose e i laici che lungo i tempi hanno profuso e profondono il loro impegno per servire il popolo di Dio in un territorio bello e ferito, amato e temuto, ricco di fede, spesso guardato con sospetto.
Carissimi, vengo senza programmi e sto attento a scacciare come tentazione qualunque intenzione di programma elaborato senza ascoltarvi, specialmente senza ascoltare voi Sacerdoti.
Carissimi, vengo a voi da padre e con un atteggiamento di fondo, fraterno. Voi siete i miei fratelli più intimi e co – pastori con me. Vi voglio bene! Vogliatemi bene anche voi, così come siete e come sono, con tutta la vostra umanità e sincerità.
La Lumen Gentium parlando del popolo di Dio, sottolinea in modo particolare il compito fondamentale degli ordinati in sacris, dei religiosi, delle religiose e dei fedeli laici, carissimi e amati in modo speciale. Da voi laici e, soprattutto, da quanti appartenenti ad associazioni e movimenti, mi aspetto tanto. A voi tutti insieme, rivolgo la mia invocazione di aiuto perché ciò che fate e farete per far risplendere sempre di più la Chiesa, lo farete a Cristo Gesù che ci ama, è la nostra Speranza e sarà il fondamento e l’autore del nostro grande e “divino” presente. Per questo presente di Dio vorremmo lavorare insieme, perché se dovesse mancare uno solo di queste tre “componenti” del popolo di Dio, esso si snaturerebbe.
Permettetemi che conservi un angoletto del mio cuore, l’angolo del ricordo e della
riconoscenza, alla mia prima Diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia, Diocesi che ho tanto amato e dalla quale tantissimo sono stato amato ed ho ricevuto. Lì in quell’angoletto ho già posto la Parrocchia di S. Alfonso in Cancello Scalo che ho servito per più di trenta anni. Gioie, dolori, fratelli nel sacerdozio, diaconi, seminaristi, amici e splendidi operatori, tutti sigillo, in questo momento, in questo angoletto e a Dio affido tutti, che mi intima ancora una volta: “Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso il paese che io ti indicherò.” (Gen 12, 1).
Tutto il cuore, ora, è aperto alla bella Chiesa di Caserta.
Saluto cordialmente tutte le autorità civili e militari operanti sul territorio della Diocesi, impegnate a promuovere sicurezza, legalità, a far crescere sempre di più il bene comune ed anche il lavoro, importante come l’aria per i nostri giovani che hanno il diritto di sperare e di sognare. A loro il mio saluto e l’augurio più forte e sentito nonché una stretta di mano fraterna.
Guardando al volto di Gesù, il Pastore buono e bello delle pecore, vi affido ai Santi Patroni della Chiesa di Caserta, S. Michele Arcangelo, San Sebastiano e Sant’Anna. In modo particolare mi affido e vi affido alla “Vergine dei nodi”, alla quale non chiedo di sciogliere nessun nodo che mi appartiene, ma chiedo di legare strettamente il nodo che terrà unito la Chiesa di Caserta ed il suo Vescovo Giovanni che ad essa già si affida e che fin da ora tutti vi accoglie e abbraccia.
La benedizione di Dio sia su di voi con abbondanza di vita.

(fonte: www.diocesicaserta.it)

 (Nelle foto, S.E.Mons. Giovanni D'Alise. Fonte: www.diocesiarianolacedonia.it)


I vescovi di Caserta negli ultimi cento anni:











-
Mario Palladino (2 giugno
1913 - 17 ottobre 1921, deceduto);
-Natale Gabriele Moriondo, O.P. (19 maggio 1922 - 5 gennaio 1945,
dimesso);
-Bartolomeo Mangino (18 febbraio 1946 - 26 maggio 1965,
deceduto);
-Vito Roberti (15 agosto 1965 - 6 giugno 1987,
ritirato);
-Francesco Cuccarese (a sinistra nella foto) (6 giugno 1987 - 21 aprile 1990, nominato arcivescovo di Pescara-Penne
);
-Raffaele Nogaro (al centro nella foto) (20 ottobre 1990 - 25 aprile 2009,
ritirato);
-Pietro Farina (a destra nella foto)  (25 aprile 2009 - 24 settembre 2013, deceduto).