“Le Rondinella”, arte e delizia per gli spettatori del Plauto



Eccezionale recital d'autore al teatro comunale con "Canti di Napoli in scena", la storia musicale di una metropoli del paradiso


Un affascinante viaggio tra le magie della canzone napoletana dagli albori della sua storia sino ad oggi, volando sulle ali della nostalgia di un tempo che mai si perderà nella memoria. Specialmente quando a rafforzarne il ricordo ci pensano artiste come Francesca ed Amelia Rondinella. Testimoni di poesie musicali scritte dai padri della tradizione canora partenopea, le due figlie del grande Luciano hanno deliziato gli appassionati accorsi al PlautoTeatroStudio di San Nicola la Strada, interpretando un repertorio scelto a misura di incanto, ad immagine di fantasia, ad impronta di sentimento. Con Francesca maestosa attrice-cantante e Amelia imperiosa cantante-attrice, un’altra Rondinella dietro le quinte: Clelia, direttrice artistica di uno spettacolo dai mille e luminosi colori sapientemente miscelati per raccontare una storia che ha lasciato gli spettatori senza fiato, inconsapevoli partecipi di un’atmosfera musicale che riesce spesso ad inumidire gli occhi.
A completare un sontuoso concerto d’autore, il pianista Fabrizio Soprano, accompagnatore d’eccezione di una coppia di artiste inimitabili, orgogliose eredi di una famiglia che da cinque progenie si ciba di passione per il teatro e la musica, rappresentandone con genuinità e sublime talento l’ineguagliabile capacità di trasformare in arte ogni sussulto della quotidianità.
Il recital de Le Rondinella, dal titolo “Canti di Napoli in scena” è stato il secondo appuntamento della rassegna di teatro contemporaneo e danza “Experience Theatre” realizzata dalle associazioni Il Colibri e Itinerarte ed ha impresso un ulteriore marchio di qualità al cartellone 2014 programmato dal PlautoTeatroStudio.
Ad aprire la serata, prima di addentrarsi nella storia della musica napoletana, Francesca ed Amelia Rondinella hanno eseguito un pezzo di propria composizione, ispirato alla “francesità” di una parte molto importante del tradizionale varietà partenopeo.
Poi, occhi chiusi e via libera alla magia. Un crescendo di emozioni da ‘O Marenariello a Marechiare, da Maria marì a Core ‘ngrato, da Reginella a Simm ’e Napule paisà, attraverso una serie incalzante di mille note e versi firmati Gambardella, Ottaviano, Di Giacomo, Russo, Di Capua, Tagliaferri, Cardillo, Fiorelli (solo per citarne alcuni) e le tanto amate tammurriate d’autore, che hanno simpaticamente coinvolto l’appassionato pubblico presente.
Un meraviglioso dipinto della Napoli delle sagliute, scese, cupe, calate, vicule ‘e coppa, vicule ‘e sotto, viculille, vicule stuorte, vicule cecate...”. 
La storia musicale di u
na metropoli del paradiso.  
Chi è stato al PlautoTeatroStudio venerdi 28 marzo non potrà mai dimenticare queste grandi emozioni vissute. Un’altra cosa spesso lo “tormenterà”: il desiderio di riviverle.

Nicola Ciaramella