“RISPETTO A CHI CI RISPETTA”

Comunicato del Comitato Città Partecipata

 

  


Dopo l’ appello del nostro precedente comunicato, rivolto a settori ben precisi della vita sannicolese, al solo fine di coinvolgere omogeneamente la maggior marte della cittadinanza su temi veramente drammatici che ogni giorno la stampa nazionale ci propone, temi suffragati da storie tristissime che viviamo nella nostra quotidianità, dobbiamo dire che, purtroppo, l’apatia è sempre più radicata tra le nostre genti. Si è sempre più arroccati nelle proprie case in attesa degli eventi nefasti e si è sempre più lontani dal prendere delle iniziative in comune per combattere o quanto meno per fronteggiare l’emergenza che ci sta colpendo. Veramente non si capisce qual è l’evento che possa scuotere; qual è lo stimolo che possa far trasalire tutti per iniziare a risalire la china. Quando si denuncia l’insalubrità dei luoghi in cui si vive e che è causa principale di molte morti innocenti, quando si cerca di limitare i danni dicendo di spostare in luoghi meno frequentati le industrie pericolose, non crediamo si faccia becero allarmismo , come detto da qualche parte, e quando qualche volta si riesce a coalizzare anche poca gente e si riesce ad evitare ulteriori danni, non pensiamo che si possa dire che si fa del trionfalismo. Signori cari, stiamo parlando di un bene insostituibile qual è la vita umana. E su questo argomento non è consentito che si speculi in nessun modo e per nessun motivo né tanto meno è possibile essere leggeri o proditoriamente bugiardi per salvare la poltrona. Molto spesso si gioca, come si è giocato molto in passato, proprio sulla mancanza di “attenzione” da parte della popolazione su argomenti, invece, importantissimi per la salute pubblica e per l’economia del singolo. Sono bastati, infatti, due “approfondimenti” da parte del nostro comitato per ottenere un’”attenzione” sulla dilazione del pagamento della tares e per evitare l’insediamento di una ennesima vera e propria discarica a pochi metri dal centro abitato cittadino. C’è stato il tentativo in entrambi i casi di far passare silenziosamente qualcosa a sfavore della comunità, ma la pronta reazione di pochi ha impedito il completamento dell’opera. Questo dovrebbe fare testo se non scuola. Abbiamo chiesto la collaborazione dei medici di famiglia, dei farmacisti, degli insegnanti, degli imprenditori edili della zona, dei sacerdoti , dei giornalisti nostrani, ma fino ad ora nulla, il silenzio più completo, anzi c’è stata la divulgazione di notizie/smentite, false e tendenziose che pur devono essere pubblicate, ma con le dovute note di redazione (ndr) per chiarire a chi leggecome stanno veramente le cose; questa è una giusta informazione. Non basta solo divulgare. In questi casi ci deve essere una presa di posizione diretta e coerente con l’azione sociale che si dice di voler svolgere. La “
qualità molto rara che si chiama rispetto,a cui devono attenersi soprattuttogli incaricati della comunicazione” di tutte le testate giornalisticheesistenti sul territorio, deve essere esercitata fino in fondo a prescindere da vincoli preesistenti o da timori reverenziali. Solo così si potrà rendere un servigio a questa nostra San Nicola, martoriata da ogni sorta di malanni. Auspicavamo, da parte di quei soggetti che abbiamo chiamato in causa, delle tavole rotonde, delle iniziative pubbliche, delle pressioni sulle autorità preposte a favore dell’allontanamento a distanza di sicurezza delle 26 industrie insalubri esistenti sul nostro territorio cittadino, ed invece abbiamo rischiato di farne aggiungere addirittura altre tre con il consenso tacito di qualcuno. Ed intanto la gente muore, si ammala o si aggrappa a tenui speranze di guarigione senza la solidarietà di nessuno e senza che il proprio sacrificio valga a sensibilizzare i più su questi temi davvero tragici. Forse solo chi ci è passato o ci è dentro può avere un’idea chiara della sofferenza, del rispetto e della trasparenza dei fatti e delle persone. E’ veramente un mondo strano quello in cui viviamo: se si parla si rischia di essere tacciati di allarmismo e/o trionfalismo; ma se non si parla........... si rischia davvero tantissimo.
Non possiamo accettare, in nome di un “distorto senso di democrazia” che si possa mentire, sapendo di mentire, a fronte di fatti documentati ed inconfutabili.

 

COMUNICATO STAMPA Comitato Città Partecipata

 

Leggi pure



Condividiamo pienamente il comunicato stampa di Lamarca, che, come il precedente, crediamo sia frutto principalmente della sua personale volontà di comunicazione.
Si, è vero, c’è apatia generale.
Quasi nessuno dei soggetti sollecitati (medici di famiglia, farmacisti, sacerdoti, costruttori edili, insegnanti, amministratori, giornalisti), ai quali doverosamente ci permettiamo di aggiungere -in quanto non citati per evidente sbadataggine- i partiti politici di tutte le sponde e gli enti associativi che sorgono proprio allo scopo, si muove a San Nicola la Strada per organizzare tavole rotonde, iniziative pubbliche, manifestazioni di interesse collettivo, promozione della cultura ed altro per affrontare le sconvolgenti tematiche che si hanno sotto gli occhi.
Si preferisce starsene comodamente in casa e, solo quando si ha un po’ di tempo, senza mai toglierlo a se stessi e alla famiglia, mettersi al pc, scrivere le proprie lamentele e mandarle alla stampa.
In nessuna parte del mondo  -ho scritto recentemente e credo sia questo anche il parere di Lamarca-  c'è tanta gente che critica tutto e non partecipa a niente.

La stampa... Sì, è vero, c’è necessità che venga sempre più affermato il principio di divulgare correttamente le notizie. Sì, perché il compito della stampa, a cui comunque nessuno mai dice grazie per l’enorme disponibilità che ogni giorno dimostra, è proprio quello di informare.
Come c’è necessità che la correttezza sia patrimonio morale anche di chi redige i comunicati. Nei quali non dovrebbero mai esserci tracce di tendenziosità. I quali non dovrebbero mai generare confusione nei cittadini che leggono.
Questa sì che sarebbe giusta e completa informazione. Sì, perché ormai sono proprio i comunicati stampa (dei partiti, delle realtà associative, ecc.) a ...fare notizia. Molti giornali campano solo di quelli, o perché così hanno scelto o perché non hanno altro da dire. E’ obbligo morale, quindi, da parte dei soggetti che li redigono e li inviano alla stampa, di essere rispettosi, corretti e non tendenziosi. Affinché, appunto, sia giusta l’informazione.
Nicola Ciaramella