RIFLESSIONI SU INTERVENTO DEL SINDACO

Nuzzi: “Se c’è o può esserci un dissesto lo comprenderemo solo con il consuntivo 2014”

 

«Caro Dott. Ciaramella, leggo, sul suo giornale online, Corriere di San Nicola, un intervento giurisprudenziale richiamando gli articoli del Codice Civile e Decreti Legislativi, che danno una visione generale e le conseguenze di un dissesto finanziario per un Ente.

Io non ho voluto, forse non mi andava, ribattere colpo su colpo, l’intervento del Responsabile dell’Ufficio finanziario perché, credo, che al punto in cui siamo arrivati, è solo tempo sprecato.

Lei dice e riporta bene ogni notizia ma, c’è sempre un ma, il Consiglio di ieri si parlava di aliquote da applicarsi al massimo per definire il preventivo!

Ora mi chiedo, non da tecnico, non ne vale più la pena, come si possa parlare di dissesto finanziario in un preventivo?

Il preventivo è l’ipotesi di un esercizio contabile in cui vengono inserite le entrate e le uscite. Come per i condomini, l’amministratore sottopone, all’assemblea dei condomini, un preventivo in cui presume le entrate e per le stesse contabilizza le spese.

Semplice per un condominio e, le garantisco, semplice anche per un Ente!

Le P.O. recapitano al Ragioniere Capo le varie spese da fare e lo stesso in base agli incassi previsti, con o senza aumento delle aliquote, propone alla POLITICA, qualora esistente, le priorità da considerare!

Fatto ciò la PO dei servizi finanziari, quale sua prerogativa, inserisce o meno, l’avanzo dell’anno precedente scaturito dal consuntivo approvato.

Orbene, trattandosi di preventivo, la PO, analizzato le richieste avanzate da tutti i servizi, e valutato le entrate, anche senza gli aumenti, chiede alla politica quali interventi hanno la priorità. Cosa che ancora ieri, questo, non è accaduto e, per quanto mi riguarda, sono stato costretto a sollevare un polverone per sapere come mai il preventivo, ad oggi, già conta uno sbilancio di € 1.500.000,00 e, dichiarato dalla PO ai servizi, pur elevando al massimo le aliquote, si devono cercare ancora circa € 200.000,00.

Come si fa ad affermare ciò?

Possibile che il programma 2014 di questa amministrazione attiva è già stato valutato e per la sua applicazione servono più entrate di quanto preventivabili senza gli aumenti?

In riequilibrio di bilancio o in consuntivo di bilancio non avrei battuto ciglio ed avrei sicuramente visto con maggiore attenzione il tutto ma, parlando di preventivo, il fatto non mi è chiaro!

La PO ai servizi finanziari può, chiaramente, dire quel che vuole, ma se le entrate sono inferiori al previsto egli è tenuto a stilare un bilancio preventivo tagliando e limando le spese che, con le entrate calcolate, possono essere coperte e, quindi, bilanciare, il tutto, chiaramente, concordandolo con la politica!

Il compito della “politica” e della deludente maggioranza, era proprio questo, cercare, con le entrare definite, un programma spese da affrontare!

Ma io credo che il problema oggi è solo finanziario.

Si sono accorti, solo ora, sia i politici attivi che i tecnici, la disattenzione applicata nell’ incassare le somme richieste o che devono ancora essere richieste.

Andavano avviate subito tutte le procedure possibili, dataci dalla legge, per incassare il dovuto, cercando, anche con rateizzi personalizzati, di incassare tutto.

Andavano tagliati i costi della NU, perché onerosa e poco funzionante, rivisitato il bilancio, così come da me già enunciato nel novembre 2012.

Il dire che senza l’approvazione delle aliquote il Comune rischia un dissesto significa solo che, ad oggi, per quanto questa maggioranza ha programmato, senza questi aumenti, non si riesce a portare a termine!

Il richiamo al dissesto da parte del sindaco non è più credibile!

Se c’è o può esserci un dissesto lo comprenderemo solo con il consuntivo 2014 e, a questo punto mi auguro, con il commissario prefettizio.»

(da Enrico Nuzzi, consigliere comunale)