“Un caffè con…” tutto da vivere


Grande partecipazione al terzo appuntamento dell’iniziativa promossa da Laura Ferrante e “La Dea Bendata”. Raffiche di domande, osservazioni e suggerimenti al primo cittadino Marotta, che ha risposto con dovizia di particolari su tutti gli argomenti proposti.

 

Innanzitutto un plauso all’iniziativa, a chi ha avuto l’idea di organizzarla, ai cittadini che l’hanno presenziata e al sindaco che si è concesso alla raffica di domande ed osservazioni lanciate da pubblico e giornalisti. E’ stata, quella di sabato pomeriggio 17 ottobre, una delle rarissime occasioni in cui, a distanza di pochissimi mesi dalla elezione, un sindaco si offre con smisurata disponibilità a colloquiare con i cittadini (quelli che sapevano dell’incontro e i passanti che si sono fermati), non sottraendosi a rispondere ad alcuna domanda, a non dare mai segni di stanchezza o di insofferenza, senza mai guardare l’orologio, che forse neanche aveva al polso.
Parliamo di “Un caffè con…”, la serie di appuntamenti con gli amministratori comunali presso il Gran Caffé-Betting Center “La Dea Bendata” in Via Milano, preziosismo dell’imprenditoria sannicolese, che ha visto, dopo gli assessori Natale e Mazzarella, la volta di Vito Marotta.
Il primo cittadino ha risposto dettagliatamente a tutti i quesiti, ha detto la sua su ogni osservazione ed ha accolto tutti i suggerimenti posti o proposti dall’attentissimo pubblico liberamente presente, tra cui il presidente del Comitato San Nicola Città Partecipata, Domenico Pennino, il responsabile nazionale dei Comitati delle Due Sicile, Fiore Marro, ed il cittadino sannicolese residente da quarantacinque anni a Udine, Arcangelo Tranquillo, sempre legatissimo alla sua città natìa e sempre in prima fila, attraverso i social, a celebrarne le tradizioni, i ricordi, le particolarità.
Per la stampa sono intervenuti i giornalisti Nicola Ciaramella del Corriere di San Nicola e Antonio Miele di Sabatononsolosport, oltre alla organizzatrice Laura Ferrante di Radio Caserta Nuova. Presenti anche Serena Li Calzi, all’inizio, e Enzo Di Nuzzo, alla fine.
Per l’amministrazione, oltre a Marotta, il vicesindaco Antonio Megaro, l’assessore Vincenzo Mazzarella, i consiglieri comunali Eligia Santucci, Tullio Vaccari, Alessia Tiscione e Giovanni Motta.
Due ore praticamente a parlare di tutto. A cominciare dalla questione, fortunatamente in risoluzione, concernente lo smantellamento dell’amianto al Ciapi al “disastro” delle difficoltà finanziarie conseguenti alla dichiarazione di dissesto; dalle possibilità di ottenere finanziamenti dalla comunità europea per grandi progetti al gemellaggio culturale con un comune dell’Europa orientale in corso di perfezionamento; dal Piano Urbanistico Comunale, che limiterà al massimo gli interventi residenziali espansivi privilegiando il recupero del centro storico, alla pulizia delle caditoie che non si faceva da anni; dalla sicurezza e ordine pubblico, per le quali sono stati richiesti rafforzamenti, al controllo dei rumori nell’ambiente e della potabilità dell’acqua; dalle strutture scolastiche bisognevoli di ripristino e di manutenzione all’altro “disastro”, quello della piscina comunale, tutt’altro, purtroppo, che vicinissima alla tanto desiderata apertura.
Su questo argomento il sindaco si è soffermato qualche minuto in più, esponendo tutte le notevoli difficoltà esistenti, elencando la miriade di cose che ancora mancano alla piscina, per le quali tutto si sarebbe potuto fare, all’epoca, tranne che inaugurarla. Una struttura, insomma, monca di tantissime opere obbligatorie (per la mancanza delle quali non può essere assolutamente omologata dagli enti competenti) e bisognevole di ulteriori sopraggiunti interventi (a causa sia dei noti atti di vandalismo ai suoi danni perpetrati che delle conseguenze del lungo stato di chiusura), la cui futura sistemazione pende dalla speranza di instaurare rapporti di fattiva collaborazione tra il Comune e la società che ha vinto l’appalto per la sua gestione. “Praticamente non abbiamo una piscina, ma soltanto un mutuo da pagare”: duro e crudo il commento finale di Marotta, che ha rassicurato la cittadinanza sulla costante attenzione che l’amministrazione dedica quotidianamente alla problematica per far sì che si riducano al minimo i tempi ancora da aspettare per …il primo tuffo.
Ma non è finita qui. Mentre la luce pian piano se ne andava (l’incontro si è svolto all’aperto, nella zona esterna del Bar sistemata a tavolini), si è anche parlato del potenziamento della pubblica illuminazione, dei contratti con i privati da rivedere (in primis quello relativo alla gestione del teatro comunale), di associazionismo e sinergia Comune-Parrocchie, di una “città con moltissime anime ma senza anima” (come ha osservato chi scrive, riferendosi alla necessità di creare strutture aggregative), della zona da individuare per la costruzione della nuova chiesa della Rotonda, della sorveglianza su chi sporca la città costringendo il Comune ad ingenti spese per la pulizia straordinaria, di acquisti pubblici “verdi”, di volontariato a trecentosessanta gradi (sia in campo strettamente sociale che in tema di contributo dei cittadini ad impegnarsi, per quanto a loro possibile, nel tenere pulita e funzionante la città), di lotta all’evasione fiscale.
Forse dimentichiamo qualcosa. Ma non di ribadire la grandissima utilità di questa iniziativa. Aperta a tutti. Tutta da vivere. Gli organizzatori sono già all’opera per il quarto appuntamento.

Nicola Ciaramella


 

 



(tutte le foto sono tratte da https://www.facebook.com/ladeabendata.cesarano?fref=ts)